Trama:
Anno Domini 476. Nella pianura fra Pavia e Piacenza, una coltre di nebbia ricopre il paesaggio. Ad un tratto un'orda di cavalieri barbari emerge dalla foschia e si abbatte sul campo della Legio Nova Invicta, leggendario baluardo della romanità a difesa di Romolo Augustolo, un ragazzo di tredici anni, l'ultimo imperatore romano d'Occidente. Ma non tutti muoiono nel massacro. Dal campo risorge un gruppo di legionari che paiono immortali. A loro si aggiunge Livia Prisca, formidabile guerriera. La loro disperata missione è liberare Romolo Augustolo insieme a Meridius Ambrosinus, il suo enigmatico precettore, anche a costo della vita.
Recensione:
Libro carino e molto avventuroso. Ho apprezzato la ricostruzione dell'ambientazione storica, e le descrizioni dei paeaggi e degli ambienti in cui si muovono i personaggi.
Il testo a volte risulta scorrevole, come nelle parti dedicate ai dialoghi tra i protagonisti, in altri momenti, invece, come nelle narrazioni delle battaglia (molto crude e realistiche secondo me) la narrazione si fà molto più lenta.
Il libro nel complesso risulta leggibile, in alcune parti il lettore è invogliato a proseguire, in altre invece lo è meno. Ho apprezzato il finale,
con annesso colpo di scena
Lo consiglio a chi vuole rivivere un grande periodo storico con personaggi che sanno catturare l'attenzione e la partecipazione del lettore.
voto: 7/10