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C'è ancora domani

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view post Posted on 1/4/2024, 19:21
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Oui, c'est moi

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Grazie ad un'offerta di Sky, lo abbiamo visto ieri sera.
E' il primo film a regia di Paola Cortellesi (anche coautrice della sceneggiatura), ambientato poco dopo la Seconda Guerra Mondiale. Girato in un bianco e nero efficacissimo per tornare indietro di tanti anni.
Delia (Paola Cortellesi) è la mamma di 3 figli, sposata con il violento Ivano (un Valerio Mastandrea da brivido): la storia segue alcuni giorni di questa famiglia, tra i lavori di Delia, il mondo umile di una Roma post bellica, con le file per la pasta, i soldati americani per le strade, le chiacchiere in cortile e il fidanzamento della figlia grande di Delia. Non oso raccontarvi molto altro della trama, per non lasciarmi sfuggire spoiler.
E' un film che a me ha messo addosso una grande rabbia al pensiero di come tante donne dovevano sopportare violenze fisiche e psicologiche, ma anche una grande carica di rivalsa positiva.
Mi hanno un po' spiazzato alcune scene delle percosse di Ivano su Delia, che sono state girate come se fossero una danza; ci ho visto il sentimento che forse una volta c'è stato fra loro due, ma che poi ha deviato verso altri tipi di strette.
E' un bel film, che non solo nella denuncia della violenza domestica ha il suo fulcro, ma anche nella sorellanza fra donne.
Azzeccata la scelta delle musiche, che sono moderne a totale contrasto con l'epoca in cui si svolge il film.

Non amo dire che un libro o un film sono DA VEDERE per il messaggio che portano, ma ecco, non sarebbe male, che questo film fosse visto da più persone possibili. :ok:
 
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view post Posted on 2/4/2024, 06:41
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Bomba d'acqua

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Scopo di certe fiction sembra proprio quello di inoculare rabbia nel genere femminile e, di recente, di suggerire reazioni violente, basti pensare a "True detective: night country" in cui la violenza di genere, che si coniuga con l' oppressione delle multinazionali e con la mentalità anche di insospettabili pur sempre "vecchi maschi bianchi"...

che culmina con il linciaggio di una attivista ambientalista da parte di un gruppo di scienziati per diferndere a tutti i costi la loro ignobile complicità con una multinazionale


...e la "inevitabile" (in realtà auspicata dagli autori) reazione di solidarietà femminile...

...preannunciato dalla "esecuzione" a sangue freddo di un violento che aveva massacrato la propria compagna da parte di una (donna) agente di polizia, arriva poi il gran finale: le "invisibili" donne del locale popolo dei nativi - per lo più impiegate come donne delle pulizie nei laboratori della missione di ricerca scientifica - "fanno giustizia" per la attivista uccisa massacrando a loro volta gli scienziati colpevoli dell' assassinio, con la silenziosa complicità della detective della locale stazione di polizia.
 
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view post Posted on 2/4/2024, 08:30
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Oui, c'est moi

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oddio, non mi pare sia il caso di questo film :uh:. Nel senso: non è l'istigazione alla rabbia il messaggio, che anzi a fine film è positivo, ma una riflessione sulla condizione femminile.
Poi, se il tuo era un discorso generale, ok, ci sta :ok:
 
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view post Posted on 2/4/2024, 14:35
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Bomba d'acqua

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Sì, parlo in generale, il film di Cortellesi si rifà alla storia italiana, non c'é alcuna una affinità con fiction americane estreme come quella citata o "la storia dell' Ancella". Se vogliamo come ambientazione può ricordare la fiction RAI L' amica geniale, in entrambi i casi giustamente si ricorda come quell' Italia non fosse solo "Pane amore e fantasia", come a voler aggiungere un tassello mancante alle storie di Pasolini sulle borgate romane di quell' epoca.
 
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3 replies since 1/4/2024, 19:21   50 views
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