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Le città invisibili, Domanda e (spero) discussione

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view post Posted on 1/8/2023, 11:28

Giornata di sole

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Buongiorno.

Ho letto vari articoli recensioni in merito al capolavoro di Calvino. Tutti più o meno descrivono la struttura del testo, ma nessuno ne tenta un'interpretazione convincente. Mi potete suggerire qualcosa in merito?
 
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view post Posted on 1/8/2023, 15:41
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Frinfrunfràn

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Vorrei poterti essere d'aiuto ma purtroppo la lettura di questo libro ha costituito per me un ostacolo insormontabile!
E' stato proposto nel gruppo di lettura della mia biblioteca e io mi ci sono applicata con impegno, ma con scarsissimi risultati. Chi l'ha proposto ha detto di averlo letto andando al lavoro in treno: rileggeva la stessa descrizione all'andata e al ritorno, dopo averla lasciata sedimentare durante la giornata. Questo approccio mi ricordava più un lavoro che un piacere.
Qualcuno ha affrontato questo libro come un libro di poesie, ma io non leggo poesie.
Per il poco che ho letto, ho trovato delle analogie con La vita, istruzioni per l'uso di Perec e qualche ricerca in rete ha confermato la mia impressione: sia Calvino sia Perec, infatti, facevano parte dell'OuLiPo, un gruppo di scrittori che usavano la tecnica della scrittura vincolata. Quindi la mia personale interpretazione è che non sia tanto importante il cosa ma il come è scritto.
Potrai facilmente trovare informazioni molto più chiare di quelle che potrei darti io.
Ma...tu l'hai letto?
Aspetto il tuo parere.
 
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view post Posted on 1/8/2023, 15:41
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Bomba d'acqua

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Nella cosiddetta metaletteratura la struttura si fa contenuto, l' analisi della struttura è l' unica interpretazione possibile.

Non ho difficoltà ad ammettere che, proprio per questo motivo, sono poco interessato alla meta letteratura.

Trovo interessante leggere un romanzo, trovo interessante leggere un saggio sulla struttura del romanzo, leggere invece sperimentazione delle potenzialità del testo scritto è al di fuori dei miei interessi.

Nel mondo "100% analogico" di Calvino non c'erano ipertesti, non c' era I.A. (se non come pura definizione filosofica) produrre un testo che potesse essere "navigato" nei modi più vari (più o meno come oggi noi navighiamo nelle pagine web) poteva essere (sembrare, oserei dire se non sembrasse blasfemo) un modo per esplorare le potenzialità della scrittura per lanciarsi verso un futuro possibile.

Tutto questo a mio avviso non ha più alcun senso, è stato un cul-de-sac letterario che non ha portato a niente. Pronto a ricredermi se qualcuno mi cita una qualche produzione letteraria che nei successivi 50 anni abbia tratto linfa da questa esperienza.

p..s. alla prima googlata trovo una analisi decisamente appagante del testo di Calvino: link
 
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view post Posted on 1/8/2023, 16:24

Giornata di sole

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La persona di cui parla Gocciadir, che ha letto Le città invisibili in treno probabilmente sono io.
Era, credo la quarta lettura di questo libro.
Interessante il parallelo che Sacha71 fa con un ipertesto.
Per me Calvino è stato il più grande scrittore del nostro Novecento. Triste per me che il centenario della sua nascita sia passato così in sordina, spero che in un futuro prossimo venga riscoperto.
 
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view post Posted on 1/8/2023, 20:08
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Bomba d'acqua

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Credo che molti condividerebbero il tuo punto di vista su Calvino, per quanto mi riguardo proprio il suo essere (o voler essere) avanguardia lo rende oggi più datato di altri suoi contemporanei.

E' a mio avviso fuori discussione che oggi più che mai vince la letteratura che racconta storie comprensibili e riesce ad affrontare temi etici, sociali, umani importanti. Il libro (difficile in molti casi parlare di "romanzo") come sfida all' intelligenza del lettore (per intrattenerlo, certo, ma con un gioco puramente intellettuale) è più cosa del secolo scorso.

Non dimentichiamo poi che il '900 è il secolo di Pirandello, Svevo, Morante e molti altri, tra i grandi di quel periodo aggiungerei anche Ferrante se non fosse più giusto considerarla nel secolo in corso piuttosto che nel precedente. Insomma dire "Il più grande" è piuttosto impegnativo.
 
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view post Posted on 2/8/2023, 00:29
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Frinfrunfràn

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CITAZIONE (Falstaff @ 1/8/2023, 17:24) 
La persona di cui parla Gocciadir, che ha letto Le città invisibili in treno probabilmente sono io.

Ma dai?!?
 
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view post Posted on 8/8/2023, 07:26
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Oui, c'est moi

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L'ho letto anni fa (ne avevamo fatto un GdL qui sul forum) e sono andata a vedere se ne avevo fatta la recensione. Purtroppo no, ho trovato quelle di altri Libridinosi.
Che ricordo ho a distanza di parecchi anni? Quello di un viaggio onirico, a volte affascinante, a volte ostico; finchè ho cercato, durante la lettura, di trovare un filo logico, ho arrancato, poi ho deciso di farmi trascinare dal suono delle parole, dall'evocazione dei paesaggi, dalle suggestioni e da quel momento la lettura è scivolata via liscia. Una lettura critica, non mi sarebbe dispiaciuta, ma faccio sempre in tempo a recuperarla.
Allargo il discorso. Di Calvino non ho letto molto (Il barone rampante, Lezioni americane, le Fiabe italiane e Le città invisibili), oltre ad un paio di saggi su di lui, ma ho sempre trovato attrattiva la sua scrittura perchè la trovo non categorizzabile, eclettica, capace di parlare di tutto.
Sulle celebrazioni per il centenario mi pare invece ci siano state iniziative e ci saranno ancora (il 15 ottobre è la data di nascita) tra i luoghi dove ha vissuto e al Salone del libro; finora per lo meno sui profili social che si occupano di cultura, sono mesi che Calvino è tra gli argomenti più affrontati. A Roma alle Scuderie del Quirinale da ottobre a febbraio 2024 ci sarà una mostra a lui dedicata, a Sanremo e Castiglion della Pescaia viene o verrà celebrato. La Mondadori ha iniziato la riedizione di alcune sue opere e dei Meridiani a lui dedicati, insomma non mi pare poco.
Poi se qui sul forum vogliamo farci un nuovo GdL io sono più che contenta :ok:
 
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6 replies since 1/8/2023, 11:28   89 views
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