Grandinata estiva
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| Facendo un po' di ordine ho ritrovato per caso le mie impressioni su "Coppie" di John Updike, te le copio.
Finito uno dei testi più rappresentativi scritti da Updike, devo essere sincera? Non l'ho letto, l'ho trascinato perché non mi piace lasciare i libri a metà. È abbastanza chiaro, quindi, che non mi è piaciuto granché. Tutta la pseudotrama ruota attorno ad una piccola cittadina vicino Boston, abitata da famiglie medio-borghesi, nei pieni anni '60. Siamo in pieno boom economico e la loro vita prosegue tra party, partite a tennis e accoppiamenti vari. Sì perché il benessere toglie i problemi di natura esistenziale che avevano affrontato le generazioni precedenti. Queste famiglie non devono preoccuparsi di come portare a casa la pagnotta e cercano di riempire la noia dandosi e prendendosi, sessualmente parlando. Il tradimento non viene neanche vissuto come qualcosa di sbagliato e non si tradisce per amore, ma semplicemente per divertimento. Tutti (o quasi) tradiscono il proprio partner e quando il cornuto/la cornuta di turno scopre l'adulterio, invece di dare in escandescenze, rende pan per focaccia o, più salomonicamente, decide per gli scambi incrociati con il benestare di tutti. I personaggi vengono presentati tutti insieme nel primo capitolo e, personalmente, ho fatto talmente confusione nel collocare le varie coppie e i rispettivi amanti che ho dovuto ricominciare a leggere appuntandomi tutto meticolosamente, con nomi e rapporti tra tutti. Ne è venuta fuori una mappa con tanti di quegli incroci da far strabuzzare gli occhi. Tra tutti, 10 coppie ufficiali e ho perso il conto di quante di fatto, non emerge nessuna vera storia d'amore. Un personaggio un po' più presente degli altri è Piet, ma solo perché ha storie praticamente con tutte le donne della città. Ama tutte e non ama nessuna. Neanche sa cosa sia l'amore, l'unica cosa a cui tiene è salvare le apparenze, il suo matrimonio, la sua fede... Ah già! La fede! Altra nota dolente! Perché sottolineare tante volte che Piet è un credente che frequenta la Chiesa? È come voler evidenziare che i cristiani in realtà sono solo degli ipocriti che predicano bene e razzolano male, che dietro la facciata di perbenismo si nascondono esseri abietti. In conclusione la lettura di questo libro non mi ha entusiasmata, non vi ho vista una storia lineare, ma tanti pezzi di una quotidianità corrotta.
E adesso che l'ho trovata quasi quasi la inserisco anche in PB. 😎
Edited by Amore&Psiche - 10/8/2022, 19:31
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