Cast stellare per un film a suo modo geniale, onestamente non so quanto possa bastare per far breccia tra il pubblico (sembrerebbe comunque di si) ma la scelta del filone catastrofico utilizzato come metafora per porre l'indice sulle meschinità del genere umano a me personalmente è parsa intelligente e originale.
Un'astronoma sconclusionata e decisamente sui generis interpretata da Jennifer Lawrence scopre una cometa piuttosto corpulenta che si sta pericolosamente avvicinando alla terra ed anche con discreta velocità.
Secondo i suoi calcoli, e quelli del professor Mindy (omaggio presumibile alla serie cult Mork e Mindy), un Leonardo DiCaprio alle prese con gli attacchi d'ansia, la cometa entro pochi mesi dovrebbe impattare la terra distruggendo ogni forma di vita.
I due riescono ad ottenere udienza presso la Casa Bianca (Meryl Streep è la Presidente) convinti che la notizia di cui sono portatori metterà in allarme l'amministrazione statunitense.
In realtà la donna è in tutt'altre faccende affaccendata e dopo averli costretti ad una lunga anticamera non li prenderà troppo sul serio.
I due a quel punto decidono di ripiegare su una popolare trasmissione televisiva dove proveranno ad illustrare la loro scoperta alla conduttrice (Kate Blanchett) ma perplessi per il taglio leggero dato dalla donna alla notizia reagiranno dando di matto (la Lawrence) e cercando di cambiare atteggiamento (DiCaprio) provando a modificare dall'interno un sistema che proprio non vuole saperne di comprendere la gravità della situazione.
Questa, molto a grandi linee, la trama che avrà diversi sviluppi di volta in volta prevedibili o inattesi.
Don't look up è una satira per molti aspetti feroce che utilizza l'arma della metafora (la cometa è fin troppo palesemente la pandemia) per fare tabula rasa di tutte le categorie che negli ultimi due anni sono salite alla ribalta grazie all'evento pandemico.
Abbiamo quindi il sensazionalismo televisivo che ribalta in continuazione i concetti alimentando gli scontri e favorendo il becerume, gli scienziati in disaccordo fra loro, i politici opportunisti, i no vax di turno che reputano la cometa uno strumento di controllo degli stati per indirizzare la vita delle persone, le multinazionali che vedono nella cometa la possibilità di aggiungere profitti a profitti.
Personalmente pur non amando il genere alla follia l'ho apprezzato parecchio, in qualche modo e fatti i dovuti distinguo mi ha ricordato Mars Attacks! di Tim Burton.
Da vedere decisamente direi.