Serie fantasy a mio parere piuttosto tiepidina e che non mi sembra minimamente in grado (poi magari sbaglio) di poter diventare qualcosa di più del semplice prodotto di genere.
Eppure l'ambizione e soprattutto le attese di Amazon riguardo questa serie sono notevoli, più d'uno ha tirato fuori la parolina magica "Trono di spade" che sempre, purtroppo, tende a ricicciare in questi casi perché, oggettivamente, è difficile non fare i conti con una delle pochissime produzioni fantasy riuscite ad andare oltre il concetto stesso di "fantasy" portandosi dietro un pubblico trasversale.
Ma torniamo alla Ruota del tempo e all'equivoco ingenerato già dal titolo stesso perché giunti ormai al quinto episodio cosa cappero sia 'sta ruota del tempo mica si è ben capito...almeno io non l'ho capito il che mi rendo conto è poco indicativo perché notoriamente io sto al fantasy come le sottilette fila e fondi alla parmigiana però dopo cinque episodi almeno un indizio me (ce?) lo potevano dare cribbio!
E veniamo a ciò che (assolutamente a grandi linee) ho capito:
Ci stanno queste sacerdotesse, o streghe, o chissà cos'altro, chiamate Aes Sedai (già il nome è una dichiarazione d'intenti) in grado di controllare il potere che governa il mondo (apperò) e tutte hanno una sorta di custode uomo la cui vita è totalmente dedita alla propria Aes Sedai (in pratica la segue pure al bagno, negli episodi non si vede ma credo di poterlo ipotizzare ragionevolmente).
Queste donne peraltro non sono tutte uguali ma hanno diverse specializzazioni e si distinguono per sette (almeno) colori: abbiamo ad esempio le verdi (di cui fa parte la protagonista Moiraine, al secolo Rosamund Pike) che devono sempre stare in prima linea, le gialle che possiedono il potere di guarire, e le rosse che non amano particolarmente gli uomini, odiano soprattutto gli Incanalatori che pure questi non è che si percepisca bene chi siano e cosa vogliano.
Ma in fondo siamo solo al quinto episodio, che sarà mai.
Ovviamente le rosse non avendo troppo in simpatia il sesso maschile non hanno nemmeno i custodi, d'altronde non è che puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Dicevamo di Moiraine, lei è naturalmente una delle Aes Sedai più potenti ed essendo verde (voglio dire per i primi tre episodi è più bianca di un lenzuolo ma sta male, poi si riprende ma non vi tolgo il gusto di scoprire come guarisce) sta sempre dove c'è da battagliare ed è anche la più dedita a cercare il cosiddetto Drago rinato ovvero colui al quale è legato il destino dell'umanità (se vi pare poco).
A tal riguardo Moiraine, ovviamente sempre seguita da un custode che sembra un incrocio fra Toshiro Mifune giovane e Goemon di Lupin III (ma più Goemon), ha individuato alcuni papabili e per i primi due episodi se li porta dietro tutti tranne poi perderseli senza un vero perché.
Ma il fantasy è cosi, tocca fá "a fidasse".
A questo punto Moiraine decide di far ritorno dalle sue sorelle ( insieme al custode che per convenzione continueremo a chiamare Goemon) e li s'incrocia con un finto Drago rinato che ha le fattezze di Alvaro Morte ovvero il Professore della Casa di carta.
In realtà si tratta di un semplice Incanalatore prontamente smascherato dalle Aes Sedai che lo imprigionano tenendolo sotto controllo h24.
Che una cosa invero l'ho capita pure io: gli Incanalatori sono una brutta razza... specie se si celano dietro le fattezze del Professore della Casa di carta, ma questa è un'altra storia.
Nel frattempo, a rendere il tutto ulteriormente, poco, comprensibile, sono entrati in scena anche i Manti bianchi (sorta di Beati Paoli senza cappuccio) che girano perennemente alla ricerca delle Aes Sedai e non certo per offrire loro il cappuccino al bar.
E in un altro ambito spuntano pure i Calderai (da non confondere con i caldarrostai, cui peraltro un pelino somigliano).
I Calderai sono i novelli gitani, nello specifico della serie hanno scelto di abbracciare la linea della non violenza ( che, voglio dire, in una storia dove ogni tre per due ammazzano, impiccano o squartano qualcuno mi sembra una scelta quantomeno azzardata).
In definitiva di carne al fuoco ce n'è tanta, non troppo ben amalgamata e di conseguenza risulta eccessivamente complesso trovare il fulcro della storia.
Ora mi rendo conto perfettamente che la serie trae origine da una quindicina di libri inclusi prequel e quant'altro per cui districarsi per gli sceneggiatori non deve esser stata una passeggiata di salute.
Però, vivaddio, presumo ci siano infiniti romanzi fantasy autoconclusivi e allora perché non pescare li, se non altro per non dare la sensazione di aver voluto semplicemente cavalcare un'onda di un genere infinito e che offre infinite opportunità di trasposizioni cinematografiche...e, soprattutto, fate capire qualcosa pure a noi non lettori fantasy incalliti.