CITAZIONE (Mivara @ 24/8/2020, 01:21)
Scusatemi ma io non filosofeggerei cosi' appassionatamente giacché potrebbe soltanto essere un vezzo. Sia quello di accumularli sconsideratamente e sia quello di dar poi una spiegazione più' o meno articolata condendola poi con coloriti epiteti contro chi spinto da una magari infantile curiosità, dettata dallo stupore, chieda " li hai letti tutti?".
E se lo stesso cretino avesse chiesto: ah, interessante questo.L'hai letto?" Si sarebbe preso ancora del cretino?
Insomma, in una biblioteca cosi' affollata, bisogna essere fortunati a beccare il volume giusto. Quello che l'Eco di turno ha letto ed evitare cosi' gentili epiteti .
Eppoi, questa storia de: li hai letti tutti.......è vecchia...... ma se la riflessione è di Eco ....beh, ha un'altro peso.
PS- per me l' anti-biblioteca è una raccolta di titoli che non vorresti mai avere, che non leggeresti mai .
La domanda "Li hai letti tutti?" in effetti è vecchia quanto il mondo.
Ricordo un film degli anni 70, o forse primi anni 80, in cui a Gassman (padre, manco figlio, quindi ci troviamo in pieno mesozoico) veniva posta la suddetta domanda e lui replicava " Alla mia età non si legge più, si rilegge soltanto".
Negli anni ho maturato la convinzione (poi caduta decisamente in prescrizione con l'avvento degli e-book) che si leggesse in proporzione ai libri posseduti. ..voglio dire hai 1000 libri? Beh allora almeno un duecento devi averli letti altrimenti stai un po' come quello col videoregistratore rotto da 10 anni che però ha ancora centinaia di vhs che girano per casa.
Viceversa hai 10 libri? Mi stupirebbe se ne avessi letti più di 2, è palese che se uno ha 10 (o magari meno) volumi in casa questi ci sono entrati a forza o di nascosto.
È pur vero che una biblioteca ben fornita può essere un vezzo, un modo per mostrarsi, ma del resto ogni forma di collezionismo in fondo lo è, perfino chi accumula tappi di bottiglia mi piace pensare lo faccia per passione ma anche perché desideroso di attenzioni.
Un attore, o forse era un regista, non ricordo bene, soleva raccontare di aver posizionato strategicamente in bagni tutti i premi vinti; a chi lo elogiava per la professione di modestia replicava candidamente come la motivazione fosse esattamente opposta, il bagno era il luogo dove ogni suo ospite si sarebbe prima o poi recato e avrebbe potuto osservare i premi in un'atmosfera di massima rilassatezza e riservatezza.