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Cos'è, per voi, un classico?

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pasiphae
view post Posted on 15/3/2020, 10:00




Mi scuso se esistono già discussioni simili a questa! Non ne ho viste dando una veloce occhiata al forum, ma può essere che mi siano sfuggite.

Quest'anno uno dei miei obiettivi è quello di leggere almeno dodici classici mai affrontati in precedenza. Questo mi ha portata a riflettere sul significato stesso del termine "classico" e sarei curiosa di sapere quali siano i vostri criteri per considerare un libro come tale. Vi basate unicamente sull'età del libro stesso? Ad esempio, un libro scritto nel 1700 è automaticamente un classico, per voi? Oppure dipende esclusivamente dalla ricezione del libro e dalla sua diffusione? Mi vengono in mente libri di autori come Eco e Silone, relativamente recenti, ma che mi sono sempre stati presentati come dei classici della letteratura italiana, anche durante il mio percorso scolastico. Sarei curiosa di sapere che ne pensate voi!
 
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view post Posted on 15/3/2020, 21:17
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la Prof ♥

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Calvino credo ci abbia scritto parecchio.
Sicuramente un libro scritto l'anno scorso non può essere un classico, perché senz'altro dipende, come suggerisci, dalla ricezione (meno automaticamente dalla diffusione, altrimenti saremmo messi male se ogni best seller fosse considerato o considerabile un classico; ma sicuramente non si può del tutto escludere dalle caratteristiche del classico).

Per me personalmente un classico è un libro che ha sempre qualcosa da dire, in qualunque momento della vita individuale (e magari dice cose diverse se lo leggi a 15, 35, 55 anni) e in qualunque momento storico. Un libro che veicola sensazioni, pensieri, comportamenti, sentimenti, riflessioni, etc. valide sempre e comunque a dispetto dell'epoca in cui sono stati scritti. Un classico è un libro in cui autore e lettore comunicano attraverso il filo rosso dell'humanitas, quello che ci rende sempre gli stessi attraverso lo spazio e il tempo.
 
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view post Posted on 15/3/2020, 23:50
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Frinfrunfràn

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Concordo. Un classico è un libro senza tempo, che è attuale oggi come lo era nel momento in cui è stato scritto.
Io purtroppo non ho un feeling particolare con i classici.
Per fortuna in questa categoria rientrano non solo Tolstoj o Verga, giusto per citarne due, ma anche Steinbeck, Buzzati ma anche Jerome, che sono pietre miliari nella mia vita di lettrice.
Prima o poi colmerò anche (parzialmente) questa lacuna, ma credo che ora non sia il momento giusto.
 
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pasiphae
view post Posted on 16/3/2020, 09:59




CITAZIONE (-Bobbi- @ 15/3/2020, 21:17) 
Per me personalmente un classico è un libro che ha sempre qualcosa da dire, in qualunque momento della vita individuale (e magari dice cose diverse se lo leggi a 15, 35, 55 anni) e in qualunque momento storico. Un libro che veicola sensazioni, pensieri, comportamenti, sentimenti, riflessioni, etc. valide sempre e comunque a dispetto dell'epoca in cui sono stati scritti. Un classico è un libro in cui autore e lettore comunicano attraverso il filo rosso dell'humanitas, quello che ci rende sempre gli stessi attraverso lo spazio e il tempo.

Bellissima riflessione, mi trovo pienamente d'accordo! Soprattutto per quanto riguarda il cambiamento di prospettiva rispetto all'età, anche se a volte non serve nemmeno che passino dieci o venti anni tra una lettura e l'altra e scopro significati e sensazioni diverse in libri letti ad appena qualche anno di distanza.
 
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view post Posted on 16/3/2020, 12:31
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Bomba d'acqua

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Come suggerito da Bobbi puoi trovare interessanti risposte leggendo Calvino.
Qui un breve stralcio:
https://ilmestierediscrivere.com/2012/06/2...ere-i-classici/
 
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pasiphae
view post Posted on 16/3/2020, 21:17




CITAZIONE (Donleavy @ 16/3/2020, 12:31) 
Come suggerito da Bobbi puoi trovare interessanti risposte leggendo Calvino.
Qui un breve stralcio:
https://ilmestierediscrivere.com/2012/06/2...ere-i-classici/

Grazie per il link, leggerò sicuramente! ^_^
 
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view post Posted on 17/3/2020, 06:14
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Bomba d'acqua

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Il classico dovrebbe andare oltre le mode del momento, caratterizzarsi per l'intelligenza - se non il puro genio - dell' autore, prescindere da un genere letterario - anche se ci sono classici "di genere" - prestarsi ad un livello di lettura "colta", purché questo non sia l' unico livello di lettura possibile (*)

il primo criterio (essere oltre le mode) presuppone che il libro sia in circolazione da un po' di tempo, credo che più si va indietro nel tempo più si possa parlare di classici "consolidati" o "indiscussi" mentre libri più recenti già con fama di "classici" sono forse solo dei candidati a diventarlo...




(*) mio criterio personalissimo, in base al quale il Finnegan's wake di Joyce non sarebbe un classico in quanto non fruibile se non ad un ivello di cultura superiore
 
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view post Posted on 18/3/2020, 12:43
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Oui, c'est moi

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Un classico non ha età, ha sempre qualcosa da dire a qualsiasi età tu lo legga e in qualsiasi momento storico tu lo legga: ha qualità che gli permettono di rimanere "moderno" anche se leggi ora un testo del 1500. Certo non puoi definire classico ora un libro scritto 20 gg fa. Credo che un minimo di anni siano necessari a riconoscere in un testo le qualità per essere considerato un classico
 
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7 replies since 15/3/2020, 10:00   149 views
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