Facendo un certo sforzo, tornando alle letture pre-adolescenziali, credo di essere stato affascinato dal personaggio di Milady de Winter (I tre moschettieri), personaggio negativo, femme fatale ante litteram, ma cosi diversa dalle ragazzine che potevo conoscere di persona.
Più tardi fui attratto dal personaggio della allora mia coetanea Lolita (
coetanea, non vorrei che si pensasse troppo male...
) chissà perché non mi disturbava l'idea che diventasse l'amante di un adulto ed anche in questo caso deve avermi attratto l' indipendenza e l'intraprendenza di un personaggio ambivalente, che solo oggi percepisco come vittima di un adulto ma che allora mi sconcertava per la carica seduttiva.
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Ho riletto il mio diario di letture degli ultimi anni, mi hanno affascinato...
Margherita (da Il maestro e Margherita): la donna-strega benevola, un po' musa, un po' salvatrice...
Marina (sfortunata moglie di Rocco Schiavone): la donna italiana moderna, indipendente ma che si sa innamorare, anche lei sembra catalizzare ciò che c'é di meglio nell' uomo che ha accanto
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