| I migliori 10 del 2019 Quest’anno ho fatto meravigliose letture, ho incontrato personaggi fantastici, ho scoperto panorami mozzafiato, ho sfidato il freddo della steppa e il caldo del deserto; ma soprattutto ho riso e pianto grazie a libri talmente belli da vivere pagina per pagina fondendosi con loro. Di seguito la mia top ten:
1) La famiglia Moskat di I. Singer Primo libro dell’anno, grande epopea tutta ebrea a Varsavia, potente saga familiare che attraversa due guerre tra dolori, tragedie, malinconia a culto febbrile. Personaggi indimenticabili, bellissimi, pieni di sfaccettature in un contesto quanto mai carico di tristi presagi
2) Phineas Phinn di A. Trollope Continua il potente ciclo politico con un nuovo protagonista, Phineas Phinn. Uomo ambizioso e capace, destinato per meriti e per buona fortuna a farsi spazio nel classista mondo della politica inglese Vittoriana; ma soprattutto fantastiche le tre donne che accompagnano questa parentesi politica, anche se nessuna delle tre sarà nel destino del protagonista. Glencora del precedente capitolo (Potete perdonarla?) ancora frivola e agguerrita, un personaggio indimenticabile
3) Mentre morivo di Faulkner Che dire del Re della letteratura americana degli stati del sud? Odissea di una povera famiglia colma di rancori e dolore che trasporta il corpo della moglie/ madre defunta verso il luogo dove lei avrebbe desiderato esser sepolta. Sei vivi più una morta presente più che mai sia col suo corpo sia coi ricordi che scaturiscono dal suo trasporto. Un libro duro e crudele, angosciante quanto lo scenario di un sud afoso e indolente, dove il tempo è scandito dai colpi di martello che sigillano la bara della povera Addie.
4) Una storia russa di L. Ulitskaya Il primo delle belle letture russe di quest’anno. Storia di tre amici dal dopoguerra fino all’età matura in una Russia in pieno periodo Sovietico, la loro evoluzione, le loro interazioni col mondo, il loro inevitabile scontro col Kgb da cui usciranno comunque cambiati, ma non solo questo. Infatti pian piano il romanzo si sviluppa oltre i tre protagonisti diventando una grande storia russa, affresco di mille personaggi in qualche modo legati ai tre battipista, e ognuna di queste meteore lungo la strada splende di luce propria, lasciando un ricordo seppur fugace nel cuore del lettore. Affresco bellissimo
5) Il fantasma dell’opera di Leroux In realtà questo libro, leggendolo, non mi aveva colpita più di tanto; invece col passare del tempo, metabolizzandolo, ha fatto breccia nel mio cuore. Soprattutto il povero deforme ed intelligentissimo Erik, ingegno e dolore; genio e crudeltà sono ingredienti che, insieme alla musica immensa che sembra di sentire nella propria mente ad ogni pagina, riescono a carpire la mente del lettore. Erik è un immortale, e la storia sembra dargli ragione
6) Luna bugiarda di B. Pastor La serie di questa autrice merita un encomio perché è davvero bella. Giallo storico ben scritto, con ottima ricostruzione storica, protagonista interessante, intelligente e talmente ben descritto da sembrare vero. Esempio di virtù e morale; forza d’animo insieme a sensibilità spiccata; intelligenza e cultura, il tutto condensato in un ufficiale della Wermacht, Martin Bora. Tra i tre che ho letto ho scelto questo episodio perché è ambientato in Italia durante la Repubblica di Salò
7) La Guardia bianca di Bulgakov Secondo immenso russo della mia lista, libro bello, ben scritto e che si svolge in un tratto di storia Ucraina animata e semisconosciuta, almeno al mondo Occidentale. Storia dei Turbin, famiglia composta da due fratelli e una sorella, che vivono i giorni dell’ Apocalisse tra il governo dell’Etmano, in cui la città (Kiev) è presieduta da un’amministrazione controllata dai tedeschi; dunque l’arrivo sanguinoso di Petljura, cosacco avventuriero che tenta di prendere il potere fino alla giunta dei Rossi, i Bolscevichi di Mosca.. Rocambolesche fughe nella città in preda a rappresaglie, avventurieri e briganti e divertenti situazioni quasi assurde sono intramezzo di dolore e sconforto, di sangue e lutti; in uno strano gioco dedito allo sconfusionato “Si salvi chi può”. Bellissimo
8) Una famiglia decaduta di Leskov Ecco il terzo russo del mio ormai amato Leskov. Romanzo fondato sulle vicende della principessa Varvara, originale e razionale allo stesso tempo, religiosa e pratica ma soprattutto moderna nel suo perseguire l’intento di essere sé stessa, né più né meno. Fuori dalle etichette aristocratiche dell’epoca, capace di guardare oltre l’aspetto superficiale degli esseri umani, brava nel leggere l’animo degli altri, ma con il solito entusiasmo ingenuo di valutare ognuno per quel che è e non per quel che sembra. La principessa Varvara è una bellissima eroina moderna, nonostante la circondino servi della gleba e strani monaci asceti. Trascorrerà una vita di lutti e gioie, prenderà abbagli come tutti quanti noi e coglierà ottimi sprizzi umani; ma di sicuro rimarrà sempre una brava persona, ed ogni fallimento è solo un anello della lunga catena di questa narrazione.
9) Il maestro di scherma di Perez Reverte Quanto mi piace questo autore! Bellissima storia tra giallo e thriller storico, vicenda romantica di un uomo d’altri tempi, carico di valori e buona creanza, che, nel mezzo di una vita composta di abitudini e buone maniere, si trova vittima di un gioco sanguinario e privo di regole; che alla fine gli costerà delusioni e un cuore infranto, ma scoprirà la sue mossa perfetta, di scherma ovviamente. Il maestro è uno dei personaggi meglio descritti che abbia mai incontrato in un libro
10) Il tamburo di latta di G. Grass Dove cominciare a descrivere questo libro? Impossibile in due righe. Storia di un nano visionario e intelligente; uomo brillante e crudele, lucido e indipendente ma racchiuso in una doppia personalità ben distinta tra quel che percepisce il mondo di lui e ciò che lui è. Scritto magistralmente; la storia a far da padrona, tra l’occupazione di Danzica da parte dei nazisti, la guerra, l’arrivo dei russi e la fuga a ovest; il tutto con gli occhi di un pazzo visionario che più lucido non poteva essere. Ritmo incalzante a suon di tamburo, controparte inscindibile del protagonista Oskar; un libro infinito, potente, meraviglioso
I peggiori non ho voglia di metterli, indico solo due libri, brutti e basta
Per ultimo il cuore della Atwood è terribile, storia inutile per una vicenda assurda che sembra scritta per far passare la voglia di leggere
Memorie di Adriano della Yorceaur per me è stata una lenta tortura. In realtà dei mille temi che tocca, secondo la critica, io non ne ho carpito neanche mezzo. Non mi ricordo nemmeno di che parli, se non vedessi il titolo
Edited by Spring80 - 8/1/2020, 15:31
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