- La cosa che più odio in un libro sono i finali incoerenti, per dirla in maniera più volgare, attaccati con lo sputo, magari per strappare la lacrimuccia al lettore, a costo di risultare forzati.
- L'uomo disturbato, tenebroso, che viene spacciato per figura affascinante, tipo mister Grigio, e le figure femminili sottomesse che invece di denunciarlo lo assecondano e si innamorano
- I non finali, quelli che non sembrano veri finali, ma sono buttati lì giusto perché l'autore si è stufato di andare avanti e scrive "fine", forse pensando ad un seguito. Esempio:
La solitudine dei numeri primi
- Le saghe infinite, tant'è vero che anche se amo i fantasy evito le saghe finché non esce il librone che raccoglie tutti i libri
- Gli autori con poca fantasia, che sfruttano sempre gli stessi personaggi, scrivendo un'infinità di romanzi, anche se autoconclusivi. Ma soprattutto quelli che parlano sempre dello stesso argomento, tipo Saviano, che parla sempre e solo di camorra a Napoli e non sa fare altro.