CITAZIONE (lola92 @ 3/1/2019, 11:20)
... uno spaccato di Giappone differente, gretto (anche troppo) e disperato.
...proprio partendo dalla letteratura giapponese ho assunto consapevolezza di come spesso si metta in scena non ciò che abbiamo ma ciò che ci manca (mi riferisco ovviamente alle atmosfere romantiche ed ai personaggi sensibili di Murakami ad altri)...
...eppure credo che si possa conoscere almeno un po' un popolo dai suoi
sogni purché, leggendo, non ci si chieda "ma i giapponesi sono veramente così?" invece di chiedersi "
perché i giapponesi amano leggere storie come questa?"
...anche tra noi può capitare (per fare un esempio) che chi sceglie film o romanzi che parlano di giovani che vivono storie d' amore e progettano il loro futuro sia qualcuno che non è né giovane, né innamorato e forse sente di non avere nemmeno un futuro...
...questo è tanto più importante in una letteratura che non sembra farsi carico di un impegno sociale, di raccontare una realtà per denunciarne le storture e convinta che il ruolo dell' intellettuale sia quello di
"impegnarsi a migliorare il mondo"...
...il che non vuol dire che queste tematiche non siano trattate, magari per caso "si inciampa" in un autore che ha qualcosa di rilevanza sociale da raccontare...
...anche se paradossalmente non è proprio ciò che si cerca (o che almeno
io cerco) dalla letteratura (o finzione in senso lato) giapponese, della quale mi intriga quel suo essere così intimista, stampata sull' io di personaggi "presi" dalle proprie storie, dalla propria strada e che forse per questo sentiamo così vicini anche se immaginati dall' altra parte del mondo...
Edited by sacha71 - 3/1/2019, 19:55