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Bomba d'acqua
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| Ferdinand, protagonista de "Viaggio al termine della notte" di Céline: imboscato, infingardo, egoista, edonista, perfino assassino... se l'autore voleva rappresentare il lato oscuro di ognuno di noi c'é riuscito ma un briciolo di luce in quell' anima ce lo poteva mettere...
Herzog, di Bellow, il coltissimo prof. malseparato da una moglie manipolatrice affetto da grafomania non fa che scrivere lettere mai spedite in cui profonde infinita cultura ed infinita incapacità di vivere. Quasi una istigazione al femminicidio.
Augie March, sempre di Bellow, se non archetipo almeno una rimarchevole implementazione dell'eroe passivo: vive sostanzialmente la vita degli altri, soprattutto donne. Come gli altri in questa lista è tanto insopportabile come personaggio di fantasia quanto onnipresente nella vita reale
Seymour Levov, "lo svedese", il papà succube della balorda rivoluzionaria di "Pastorale Americana". Ho letto l'intero romanzo mentre una voce dentro di me gridava "ma perché non la prendi a calci nel **** quella st****tta?" (A poche settimane dalla sua morte era quasi un obbligo citare un personaggio di Philiph Roth...)
Le città invisibili di Calvino (tutte): l'autore sarà pure stato un grande ma per considerare fantastiche o meravigliose quelle città senz'anima occorre aver passato l'intera vita leggendo libri di filosofia senza mai uscir di casa o, comunque, senza aver mai girato il mondo.
Menzione speciale per Emma Bovary: provinciale, egoista, arrivista, incapace di empatia... sembra che l'autore abbia detto "M.me Bovary c'est moi" intendendo - presumo - che con quel personaggio volesse dipingere il lato oscuro di ciascuno di noi... sicuramente è riuscito a preconizzare l' Homo Smartphonicus (immaginate cosa sarebbe stata Emma con in mano un Iphone?) ed altrettanto sicuramente so di non avere alcuna simpatia per quella specie.
p.s. ovviamente i nomi... chi diamine li ricorda i nomi? Li ho ritrovati uno per uno in rete, che Dio benedica chi l' ha inventata!
@Donleavy: Foma Fomic ritorna (come citazione) in Candido di Sciascia, che riesce ad inimicarsi il segretario del partito comunista che poi lo avrebbe espulso accusandolo di aver fatto un discorso "alla F.F." e quello per settimane (internet non c'era...) a lambiccarsi il cervello per capire se fosse una ingiuria e quanto grave...
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