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Poesie

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Popinga75
view post Posted on 3/9/2015, 10:22




Il testo di oggi è di Erich Fried:

Quando ti bacio
non è solo la tua bocca
non è solo il tuo ombellico
… non è solo il tuo grembo
che bacio
Io bacio anche le tue domande
e i tuoi desideri
bacio il tuo riflettere
i tuoi dubbi
e il tuo coraggio

il tuo amore per me
e la tua libertà da me
il tuo piede
che è giunto qui
e che di nuovo se ne va
io bacio te
così come sei
e come sarai
domani e oltre
e quando il mio tempo sarà trascorso
 
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Popinga75
view post Posted on 4/9/2015, 09:30




Vi auguro buon we con Franco Marcoaldi!

Si tratta di tornare da luoghi
dove mai siamo arrivati.
Di pensare
pensieri cos’ a lungo sopiti
da essersi ormai inabissati
Si tratta di cogliere con grata
sorpresa minuscoli fiori di campo,
di estrarre essenze infinite
da specie ordinarie lasciate
stupidamente a languire davanti
alla porta. Di cominciare a vivere,
ecco di cosa si tratta
 
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Popinga75
view post Posted on 7/9/2015, 10:29




Buon lunedi con Wislawa Szymborska!

Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.

Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l'amore non può darlo,
nè riesce a toglierlo.

Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come un orologio solare,
capisco
ciò che l'amore non capisce,
perdono
ciò che l'amore non perdonerebbe mai.

Da un incontro a una lettera
passa non un'eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.

I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.

E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che si trovano in ogni atlante.

E' merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perchè mobile.

Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.

Non devo loro nulla
direbbe l'amore
su questa questione aperta.
 
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feisty
view post Posted on 7/9/2015, 11:16




Bellissima questa conversazione. Amo molto la poesia, da sempre che mi ricordi. Purtroppo sono di corsa e non posso contribuire, lo farò presto.
Intanto ho conosciuto nuove autrici...e riascoltato alcune voci familiari.
C'era una sezione apposita per la poesia qualche tempo fa, si potrebbe rivitalizzare! ;)
 
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view post Posted on 7/9/2015, 11:52
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Frinfrunfràn

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Contribuisco attingendo ancora al repertorio di mia madre, che era davvero immenso e variegato, come testimonia questa poesia di Olindo Guerrini, che a casa nostra andava per la maggiore godeva dell'apprezzamento di tutti noi (soprattutto nell'interpetazione di mia madre)


Il Canto dell'odio

Quando tu dormirai dimenticata
sotto la terra grassa
E la croce di Dio sarà piantata
ritta sulla tua cassa

Quando ti coleran marce le gote
entro i denti malfermi
E nelle occhiaie tue fetenti e vuote
brulicheranno i vermi

Per te quel sonno che per altri è pace
sarà strazio novello
E un rimorso verrà freddo, tenace,
a morderti il cervello.

Un rimorso acutissimo ed atroce
verrà nella tua fossa
A dispetto di Dio, della sua croce,
a rosicchiarti l'ossa.

Io sarò quel rimorso. Io te cercando
entro la notte cupa,
Lamia che fugge il dì, verrò latrando
come latra una lupa;

Io con quest'ugne scaverò la terra
per te fatta letame
E il turpe legno schioderò che serra
la tua carogna infame.

Oh, come nel tuo core ancor vermiglio
sazierò l'odio antico,
Oh, con che gioia affonderò l'artiglio
nel tuo ventre impudico!

Sul tuo putrido ventre accoccolato
io poserò in eterno,
Spettro della vendetta e del peccato,
spavento dell'inferno:

Ed all'orecchio tuo che fu sì bello
sussurrerò implacato
Detti che bruceranno il tuo cervello
come un ferro infocato.

Quando tu mi dirai: perché mi mordi
e di velen m'imbevi?
Io ti risponderò: non ti ricordi
che bei capelli avevi?

Non ti ricordi dei capelli biondi
che ti coprian le spalle
e degli occhi nerissimi, profondi,
pieni di fiamme gialle?

E delle audacie del tuo busto e della
opulenza dell'anca?
Non ti ricordi più com'eri bella,
provocatrice e bianca?

Ma non sei dunque tu che nudo il petto
agli occhi altrui porgesti
E, spumante Liscisca, entro al tuo letto
passar la via facesti?

Ma non sei tu che agli ebbri ed ai soldati
spalancasti le braccia,
Che discendesti a baci innominati
e a me ridesti in faccia?

Ed io t'amavo, ed io ti son caduto
pregando innanzi e, vedi,
quando tu mi guardavi, avrei voluto
morir sotto a' tuoi piedi.

Perché negare - a me che pur t' amavo -
uno sguardo gentile,
quando per te mi sarei fatto schiavo,
mi sarei fatto vile?

Perché m'hai detto no quando carponi
misericordia chiesi,
e sulla strada intanto i tuoi lenoni
aspettavan gl'Inglesi?

Hai riso? Senti! Dal sepolcro cavo
questa tua rea carogna,
nuda la carne tua che tanto amavo
l'inchiodo sulla gogna,

E son la gogna i versi ov'io ti danno
al vituperio eterno,
a pene che rimpianger ti faranno
le pene dell'inferno.

Qui rimorir ti faccio, o maledetta,
piano a colpi di spillo,
e la vergogna tua, la mia vendetta
tra gli occhi ti sigillo.
 
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Popinga75
view post Posted on 8/9/2015, 08:31




questa mattina un verso tratto da una poesia di Tess Gallagher, moglie di Raymond Carver. Un verso che mi sembra si addica a chi fugge, argomento attuale...

"Nell'orlo di un cappotto ti cuci un urlo/
da dispiegare poi in un paese libero"
 
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view post Posted on 8/9/2015, 14:49
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Frinfrunfràn

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Bellissima.
Grazie!!
 
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Popinga75
view post Posted on 9/9/2015, 09:18




oggi una breve poesia di Saba. Buona giornata!

Commiato

Voi lo sapete, amici, ed io lo so.
Anche i versi somigliano alle bolle
di sapone; una sale e l'altra no.
 
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Lizzy*
view post Posted on 9/9/2015, 09:44




Di solito non leggo poesie, anche se ultimamente ho la tentazione di sperimentarmi in questo tipo di lettura. Per il momento sono in quella fase un po' di caos in cui mi guardo in giro in caccia di suggerimenti ... vado in libreria prendo un volume un po' a caso e poi ... presa da mille dubbi lo rimetto sullo scaffale. Ebbene sì, mi manca un po' di coraggio.
Per adesso leggo le poesie che lasciate qui , come è logico qualcuna mi colpisce diritta al cuore, altre mi lasciano più perplessa, ma mai indifferente.
Tempo fa mi sono imbattutta in questi versi che mi sono piaciuti tantissimo e quindi anch'io, nel mio piccolo, cerco di lasciare un piccolo contributo ...

C'é una frattura

C’è una frattura
Dalla quale emerge ciò che è intatto.

Una distruzione
Da cui emerge qualcosa di indistruttibile

C’è un dolore al di là di ogni dolore
Che conduce alla gioia
E una fragilità dalle cui profondità
Emerge la forza

C’è uno spazio vuoto troppo ampio per le parole
Uno spazio che attraversiamo con ogni perdita
Al di fuori di questa oscurità siamo benedetti

C’è un grido più forte di qualunque suono
I cui bordi seghettati tagliano il cuore
E mentre rompiamo ciò che è indistruttibile
Impariamo a cantare

Rashani Rea
 
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Popinga75
view post Posted on 9/9/2015, 10:15




grazie e chi lascia qualche verso, così scopro qualcosa di nuovo :-)
 
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view post Posted on 9/9/2015, 12:28
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Frinfrunfràn

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Pur essendo una sfegatata fan di Francesco Guccini e pur conoscendo la canzone, non sapevo che L'isola non trovata prendesse spunto da una poesia di Gozzano, poeta da me misconosciuto e del quale non avrei saputo citare nient'altro oltre L'amica di Nonna Speranza
L'ho scoperto quest'estate ascoltando una trasmissione radiofonica, ho letto la poesia e mi è piaciuta, in particolare l'ultimo verso.
Eccovela:


LA PIU' BELLA

Ma bella più di tutte l'Isola Non-Trovata:
quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino
il Re di Portogallo con firma suggellata
e bulla del Pontefice in gotico latino.

L'Infante fece vela pel regno favoloso
trovò le Fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera
e il Mare di Sargasso e il Mare Tenebroso
quell'isola cercando... Ma l'isola non c'era.

Invano le galee panciute a vele tonde,
le caravelle invano armarono la prora:
con pace del Pontefice l'isola si nasconde,
e Portogallo e Spagna la cercano tuttora.

L'isola esiste. Appare talora di lontano
tra Teneriffe e Palma, soffusa di mistero:
"... l'Isola Non-Trovata!" il buon Canariano
dal Picco alto di Teyde l'addita al forestiero.

La segnano le carte antiche dei corsari.
... Hifola da-trovarfi? ... Hifola pellegrina?...
E l'isola fatata che scivola sui mari;
talora i naviganti la vedono vicina...

Radono con le prore quella beata riva:
tra fiori mai veduti svettano palme somme,
odora la divina foresta spessa e viva,
lagrima il cardamomo, trasudano le gomme...

S'annuncia col profumo come una cortigiana,
l'Isola Non-Trovata... Ma se il piloto avanza,
rapida si dilegua come parvenza vana,
si tinge dell'azzurro color di lontananza...
 
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Popinga75
view post Posted on 10/9/2015, 12:56




Sai la parola mai?

Quel dato gesto
Quell’abitudine
Di stare un po’ avanti sulla sedia
E uno un po’ più indietro
O un’altra
Di mangiare ma non quella verdura
Quel rito a quell’ora
O un poco dopo
Quel libro chiuso per sonno
A spegnere la luce
Quella frase ripetuta per vizio
Sai il male continui di non vederli mai?
(Sai la parola mai? Fino in fondo?)

Vivian Lamarque
 
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Captain Trips
view post Posted on 10/9/2015, 12:58




Io mi sono avvicinato di recente alla poesia, e uno dei poeti che mi ha colpito maggiormente è Dino Campana, per chi non lo conoscesse personaggio molto particolare. Questa, per me, è uno dei suoi capolavori.

L'invetriata

La sera fumosa d'estate

Dall'alta invetriata mesce chiarori nell'ombra

E mi lascia nel cuore un suggello ardente.

Ma chi ha (sul terrazzo sul fiume si accende una lampada) chi ha

A la Madonnina del Ponte chi è chi è che ha acceso la lampada? C'è

Nella stanza un odor di putredine: c'è

Nella stanza una piaga rossa languente.

Le stelle sono bottoni di madreperla e la sera si veste di velluto:

E tremola la sera fatua: è fatua la sera e tremola ma c'è,

Nel cuore della sera c'è,

Sempre una piaga rossa languente.
 
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Popinga75
view post Posted on 10/9/2015, 16:50




Dino Campana è stato oggetto del bellissimo libro di Sebastiano Vassalli "La notte della cometa". Da leggere per conoscere Campana, personaggio a dir poco complesso
 
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Popinga75
view post Posted on 11/9/2015, 08:40




Buongiorno con Annalisa Teodorani

Precipizio

E’ come cambiarsi d’abito senza uscire
prendere le misure a un dispiacere.
Questa vita che per precipizio
ha la sponda di un letto
o la riva di un pensiero
 
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423 replies since 27/8/2015, 17:06   5883 views
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