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Cosa rimane, di ciò che leggiamo?

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Captain Trips
view post Posted on 28/10/2015, 23:33




Personalmente a me delle letture resta poco a livello di trama. Forse è perché non ho una buona memoria, però ho notato che tendo a dimenticare le storie e le concatenazioni degli eventi dei romanzi che ho letto. Per fare un esempio, del ciclo di Shannara che ho letto anni fa ricordo pochissimo, e non riuscirei a ricostruire la trama dei libri neanche per linee generali, nonostante mi sia piaciuto molto.
Però, a livello di sensazioni e di emozioni, mentre molti libri, pur essendomi piaciuti, mi lasciano praticamente indifferente, ce ne sono altri, come per esempio "La coscienza di Zeno" o "Il fu Mattia Pascal", che continuano ancora a esercitare una certa influenza su di me, nonostante li abbia letti solo una volta e a distanza di qualche anno. Questo perché, secondo me, se un libro ci arricchisce veramente e ci lascia qualcosa di sé o dell'autore, non si potrà mai dimenticarlo, ma continuerà ad agire su di noi, anche se non ce ne rendiamo conto.
 
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view post Posted on 29/10/2015, 00:09
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Bomba d'acqua

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Concordo, sono quei libri di cui si usa dire "che ti hanno cambiato la vita", anche se non sono necessariamente dei capolavori come quelli che hai citato.

Credo però che si tratti di un effetto catalizzatore, che ciò che "ci ha cambiato la vita" non sia il contenuto del libro in sé ma il fatto che quel libro, che quelle riflessioni (ma anche emozioni) che dalla lettura sono scaturite sono arrivate in un omento particolare, un momento in cui eravamo particolarmente ricettivi a quel genere di emozioni e riflessioni.
 
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view post Posted on 25/6/2018, 11:48
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Tsunami spaventoso

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Di un libro ricordo alcune immagini, la trama a GRANDI, GRANDISSIME linee (e a volte toppo su alcuni dettagli), le emozioni che mi sono rimaste ed anche il periodo in cui leggevo quel particolare libro, con alcuni pensieri connessi al momento.

In generale mi rimane se mi è piaciuto o meno, devo aggiungere però che non sono una grande lettrice, quindi non ho molti libri da ricordare e anche se non ho una gran memoria li ricordo discretamente per i miei standard, soprattutto quelli che ho letto più volte, di cui ricordo diversi dettagli e scene.
Non ricordo molto quelli che non mi sono piaciuti, quasi tutti quelli letti per la scuola cioè.

Questione diversa per quanto riguarda i film, che ho divorato in gran quantità: ultimamente scrivo dei commenti a quelli che ho visto ed aiuta a fissarli meglio nella memoria anche per quanto riguarda lo sviluppo della trama e non solo per le sensazioni.

Anche io come Sasha credo che però in fondo non dimentichiamo nulla, anche se a volte i ricordi sono inconsci.
 
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view post Posted on 14/7/2020, 09:02
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Hat designer

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Condivido qui questa bella storia a riguardo:

“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.

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view post Posted on 22/7/2020, 22:46

Giornata di sole

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Personalmente a me rimangono alcune immagini, sensazioni e se mi e' veramente piaciuto i sentimenti misti che era finito.
 
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Spring80
view post Posted on 28/7/2020, 05:27




Ogni libro è una storia che si intreccia nelle nostra memoria...mica ricordiamo tutti i gesti che portiamo a compimento, ma la nostra memoria più profonda in qualche cassetto li incanala. Così avviene per i libri, o meglio, per storie, personaggi frasi o parole che troviamo nei libri
 
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view post Posted on 28/7/2020, 09:12
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ariano geta

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Ovviamente dipende dal tipo di lettura e anche dal momento in cui viene fatta. Certi romanzi, letti in determinati momenti della mia vita, sono stati dei pugni nello stomaco, mi hanno spinto a cercare la risposta a delle domande che evitavo di pormi... Altri romanzi sono stati delle letture salvifiche, mi hanno ridato la gioia di vivere in frangenti in cui l'avevo persa.
 
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view post Posted on 31/7/2020, 14:37
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Grandinata estiva

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Anche a me capita di dimenticare cio' che ho letto. Leggere di meno per ricordare di piu' puo' aiutare, ma non credo che sia la soluzione a tutti, c'e' chi ha una memoria di ferro e ricorda tutto, e chi leggera' un solo libro er magari non ricordera'.
 
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view post Posted on 31/7/2020, 14:57
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Bomba d'acqua

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Sicuramente rimane una meravigliosa acquisizione di parole desuete, di verbi e aggettivi elusivi ecc ed il tutto si coniuga in una piacevolissima proprietà di linguaggio.
 
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view post Posted on 14/8/2020, 13:42
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Parzialmente nuvoloso

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Leggo tanto, circa 40 libri all'anno, leggo un libro dopo l'altro, leggo di tutto ma non ricordo quasi nulla. Spesso quando guardo la mia libreria e lo sguardo corre sui dorsi dei volumi archiviati mi rendo conto di non ricordare praticamente nulla, a volte ricollego al titolo solo una vaga idea della trama, un concetto o immagine.
Ho provato a leggere meno, cioè a dedicare piu' tempo ad ogni libro rallentano il ritmo, le cose migliorano in effetti.
 
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view post Posted on 14/8/2020, 14:39
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Tsunami spaventoso

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Confermo. Un libro devo almeno leggerlo due volte perché mi entri dentro.
 
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Spring80
view post Posted on 14/8/2020, 14:54




Secondo me dipende molto dal libro. Vero è che rileggendolo in altra "epoca" della vita o in altra fase emotiva può mutare radicalmente. Io con "Delitto e castigo" ho notato un substrato diversissimo rispetto alla prima lettura più meccanica, tanto per citare un esempio
 
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view post Posted on 14/8/2020, 15:33
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Bomba d'acqua

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CITAZIONE (Smiths77 @ 14/8/2020, 14:42) 
... leggo di tutto ma non ricordo quasi nulla. ...

La cosa è molto soggettiva, ed ha a che fare con i collegamenti stimolati dalla lettura, in particolare riguardo al nostro vissuto, le nostre curiosità culturali, la nostra sensibilità politica, i nostri problemi irrisolti, il nostro stesso modo di usufruire della lettura...


...ultimamente ho letto dei romanzi di Murakami, si tratta di libri "di evasione", della trama non mi è rimasto praticamente nulla, però l'autore vi ha inserito frammenti di racconto sulla occupazione giapponese in Manciuria dai contenuti molto "forti", pur trattandosi di episodi immaginari il riferimento ad un contesto generale di estrema violenza mi ha colpito molto e credo che si sia andato a sendimentare in quella zona della mia mente dove risiedono le mie convinzioni e le mie capacità di giudizio in modo indelebile per cui pur non sapendo nulla della occupazione giapponese in Manciuria automaticamente di riflesso vi associo l'idea di una violenza estrema, ovviamente un minimo di "filtro" credo di averlo applicato (ad esempio ritengo che l'autore non sia del tutto incompetente in materia).

Tutto questo può essere pericoloso perché alimenta la massa delle cose che "crediamo di sapere" ma che in realtà non sono state confermate da un autentico approfondimento da fonti più attendibili di un romanzo.

Ad esempio in "Mattatoio n.5" Vonnegut dice che il bombardamento di Dresda è stato l'atto bellico che ha causato più vittime in assoluto nella storia dell' umanità e ne indica il numero in 400.000... questa informazione è finita tra le cose che "credo di sapere" poi ho letto (banalmente su wikipedia) che la cifra è ampiamente contestata e che le stime - tutte comunque molto alte - variano molto a seconda delle fonti...

...se poi mi chiedi la trama del romanzo ti saprei riferire poche cose confuse ma di cosa parlasse veramente non ricordo più di tanto...
 
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27 replies since 30/4/2015, 16:02   900 views
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