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Verne, Jules - Viaggio al centro della Terra

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Book.G
view post Posted on 5/6/2013, 17:52




viaggio+al+centro+della+terra

Trama:
Il professor Otto Lidenbrock, per caso, si ritrova tra le mani un biglietto crittografato di un alchimista cinquecentesco di nome Arne Sacknussem. Con l'aiuto di suo nipote Axel riesce a decifrare lo scritto, ed i due scoprono che il contenuto di quest'ultimo è un messaggio lasciato ai posteri per condurli al centro della Terra.
Sfidando, così, la teoria di un nucleo incandescente al centro del nostro pianeta, Axel e suo zio si incamminano verso il centro della Terra, passando attraverso un vulcano islandese, lo Sneffels.
Aiutati da Hans, una guida impassibile, riescono a raggiungere la loro meta, tra mille difficoltà, non sapendo, però, che il loro viaggio è appena cominciato, e che le difficoltà li aspettano proprio dietro l'angolo.

Un romanzo fantastico!
Rappresenta la fantascienza del Novecento: Jules Verne non poteva sapere, dato il poco sviluppo della scienza, come fosse fatto l'interno della Terra... era un po' come l'universo per noi: vi erano diverse teorie e tra queste quella della Terra cava.
Verne fa, così, percorrere ad Axel ed a suo zio un incredibile viaggio che li condurrà verso il centro del nostro pianeta; ma il bello è che l'autore non si accontenta di narrare il fatterello, per così dire, ma descrive in modo a dir poco eccellente, tutte le prove della teoria ai giorni nostri screditata.
Le descrizioni sono fantastiche, e fanno quasi credere che il viaggio ci sia stato per davvero:
l'immagine del Mare Lidenbrock, o della loro ascesa verso la superficie della Terra
sono fantastiche e ricche di dettagli che fanno immergere completamente il lettore nel romanzo, quasi le stesse vivendo egli stesso le avventure.
Un romanzo spettacolare!
Lo consiglio veramente a tutti!
 
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Mara_z
view post Posted on 6/6/2013, 09:33




aggiunto indice
 
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view post Posted on 20/6/2013, 20:51
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.

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Credo sia il mio preferito... e non l'ho mai letto nella versione integrale, solo in una riduzione per ragazzi.
 
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view post Posted on 25/4/2018, 18:55
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Tutto ciò che è tuo spetta a me di diritto, e mio dovrà essere.

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Dal lato oscuro della mia anima.

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Un buon libro da leggere, anche se non mi ha trattenuto come Ventimila leghe sotto i mari. A dir la verità, me lo ero immaginato un po' più eccitante; invece l'ho letto molto più come "buon passatempo" senza infamia e senza gloria. Giusto verso la fine l'azione si è fatta sentire, ravvivando un po' il racconto.

Edited by _DarkPrince_ - 26/4/2018, 09:18
 
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view post Posted on 25/4/2018, 22:10
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Bomba d'acqua

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Se Verne fosse vivo ai nostri tempi sarebbe un quasi anonimo co-autore di serie televisive o magari di fumetti, chissà. Per sua fortuna è nato nell' epoca in cui imperava la forma-romanzo e la figura dell' autore unico, ed è passato alla storia con qualcosa che avrà pure inventato lui ma che nei decenni successivi è stata confinata nelle cultura pop.

Anche io, come molti altri, sono stato vittima di spoiler plurimi (dalle infami "riduzioni per ragazzi", già citate, ai film) che mi impediscono di usufruire dell' originale come forse meriterebbe.
 
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view post Posted on 14/11/2018, 17:28
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Lo stimato geologo Lidenbrock scopre un antico messaggio cifrato scritto da un intellettuale islandese del XVI secolo nel quale costui afferma di aver raggiunto il centro della terra passando per un vulcano vicino a Reykjavik. Il baldo geologo non ci pensa su due volte e trascina con sé il nipote, scettico e poco incline a credere a quell'Arne Saknussemm (nome che maledirà più volte), fino in Islanda dove, assoldata una silenziosa quanto efficiente guida locale, Hans, si incammineranno verso e poi dentro il vulcano per poi sbucare in tutt'altro luogo...
Un bel romanzo avventuroso e avvincente, scritto con un'elegante e sobria prosa ottocentesca che io apprezzo tantissimo e che avevo già notato in altri libri di Verne. Ecco, una cosa che mi ha stupito molto è la profonda conoscenza da parte dello scrittore francese della botanica e della geologia e anche dela geografia: non accade mai che ci venga detto qualcosa alla quale dobbiamo credere sulla fiducia, ma c'è una spiegazione scientifica - corredata dai nomi dei più svariati animali, piante, rocce e ere geologiche - per qualunque cosa, anche per qualcosa di praticamente impossibile come un viaggio al centro della terra, cosa che invoglia alla lettura del romanzo. In realtà le imprese e le scoperte dei viaggiatori vengono raccontati in maniera piuttosto sbrigativa, però ci sono scene davvero ironiche (la maggior parte sono dialoghi tra Lidenbrock e il nipote) e personaggi singolari e divertenti.
PS. Non so quale sia l'indice di gradimento di questo libro per i lettori islandesi, ma certo è che l'Islanda non ci fa una bella figura al suo interno!

CITAZIONE (sacha71 @ 25/4/2018, 22:10) 
Se Verne fosse vivo ai nostri tempi sarebbe un quasi anonimo co-autore di serie televisive o magari di fumetti, chissà. Per sua fortuna è nato nell' epoca in cui imperava la forma-romanzo e la figura dell' autore unico, ed è passato alla storia con qualcosa che avrà pure inventato lui ma che nei decenni successivi è stata confinata nelle cultura pop.

Anche io, come molti altri, sono stato vittima di spoiler plurimi (dalle infami "riduzioni per ragazzi", già citate, ai film) che mi impediscono di usufruire dell' originale come forse meriterebbe.

A mio parere, se Verne non fosse vissuto nell'Ottocento ma al giorno d'oggi, avrebbe dovuto inventare tutte le elucubrazioni fantastiche e fantascientifiche di cui saremmo stati privati, perché difficilmente qualcun altro avrebbe potuto concepire siffatte avventure e mondi estranei e parlarne con tanta eleganza (quest'ultima cosa manca a praticamente tutto le opere di science-fiction contemporanee): non so quale sia oggettivamente il suo ruolo dell'evoluzione dei romanzo fantascientifico, ma l'ho sempre immaginato come una sorta di "padre fondatore".
 
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view post Posted on 15/11/2018, 15:42
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Bomba d'acqua

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CITAZIONE (sacha71 @ 25/4/2018, 22:10) 
Se Verne fosse vivo ai nostri tempi sarebbe un quasi anonimo co-autore di serie televisive o magari di fumetti, chissà. Per sua fortuna è nato nell' epoca in cui imperava la forma-romanzo e la figura dell' autore unico, ed è passato alla storia con qualcosa che avrà pure inventato lui ma che nei decenni successivi è stata confinata nelle cultura pop.

Anche io, come molti altri, sono stato vittima di spoiler plurimi (dalle infami "riduzioni per ragazzi", già citate, ai film) che mi impediscono di usufruire dell' originale come forse meriterebbe.

Una "fortuna" meritata la sua, come oggi sarebbe invece delittuosa l'indifferenza che subirebbe.
 
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view post Posted on 28/12/2018, 19:11
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Tifone apocalittico

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Il merito di Verne penso sia quello di aver cercato di guardare al futuro, sfruttando le conoscenze scientifiche del tempo di cui è figlio e infatti nel testo spesso ci sono riferimenti scientifici e nozioni in voga dell'epoca. Si nota l'aspetto ancora colonialistico del tempo, con la guida islandese "fedele al suo padrone" e il rinvenimento di corpi risalenti agli albori dell'umanità caratterizzati dalla pelle chiara, gli zigomi poco pronunciati e l'assenza di prognatismo, praticamente non gli andava giù il fatto che potessimo discendere dagli africani. Ovviamente non commento la storia, è un'avventura ma mi piace pensare alla capacità ideativa di Verne e al modo in cui è riuscito a rendere verosimile tale viaggio.
 
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view post Posted on 29/12/2018, 07:21
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Bomba d'acqua

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CITAZIONE (aserio82 @ 28/12/2018, 19:11) 
...non gli andava giù il fatto che potessimo discendere dagli africani.

Giudicare le convinzioni (magari supposte) di un uomo vissuto nel passato con i valori del presente è un esercizio abbastanza inutile, non possiamo sapere chi fossero i nostri antenati ma possiamo essere certi che praticavano la guerra di predazione, lo stupro di massa, l' eccidio, il saccheggio ecc ecc e che per millenni si sono scambiati questi servizi tra loro, nel ruolo oggi di vittima domani di carnefice... in fondo perché lo scrittore di una potenza coloniale come la Francia non avrebbe dovuto essere razzista?
 
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view post Posted on 29/12/2018, 14:27
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Tifone apocalittico

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CITAZIONE (sacha71 @ 29/12/2018, 07:21) 
CITAZIONE (aserio82 @ 28/12/2018, 19:11) 
...non gli andava giù il fatto che potessimo discendere dagli africani.

Giudicare le convinzioni (magari supposte) di un uomo vissuto nel passato con i valori del presente è un esercizio abbastanza inutile, non possiamo sapere chi fossero i nostri antenati ma possiamo essere certi che praticavano la guerra di predazione, lo stupro di massa, l' eccidio, il saccheggio ecc ecc e che per millenni si sono scambiati questi servizi tra loro, nel ruolo oggi di vittima domani di carnefice... in fondo perché lo scrittore di una potenza coloniale come la Francia non avrebbe dovuto essere razzista?

Sono poco d accordo con te per diversi motivi: le convinzioni di Verne in merito al colonialismo francese non sono supposte ma documentate soprattutto per quanto concerne la conquista dell'Algeria. E posso anche accettare che un cittadino medio di una potenza coloniale come la Francia di metà ottocento accettasse e reputasse causa ignoranza una supremazia del francese rispetto ad altro popolo. E qui viene il nocciolo del problema: il primo punto è che Verne era colto e aveva molte nozioni scientifiche che in quel periodo erano in continua ascesa vedasi Darwin e la teoria evoluzionistica ;Il secondo punto è che Verne condannava il colonialismo inglese e belga definendoli non propriamente umani per cui era conscio delle efferatezze dei colonialisti pur essendo figlio del suo tempo. Aveva perciò tutti gli argomenti e le informazioni per prendere una posizione diciamo cosi "sociale". Non sono d'accordo neanche sulla differenza di valori tra presente e passato se consideri come passato il 1860 e non il medio evo. Comunque il mio era un giudizio della forma e non della sostanZa, ovvero: "guarda come si nota il colonialista Verne" e non "chissa se Verne era colonialista" perché lo era. Se m chiedi se poteva avere invece le competenze per discernere il giusto dall'ingiusto ti rispondo che sì... poteva... nonostante le influenZe del suo tempo e proprio perché da un intellettuale si richiede un esercizio in più quale il ben dell'intelletto😊
 
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view post Posted on 29/12/2018, 21:25
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Incredibile che giudicasse male il colonialismo inglese, visto che almeno ha lasciato una classe dirigente decentemente formata, al contrario dei francesi che hanno lasciato ovunque il deserto, oltre che di mezzi, come del resto ogni potenza coloniale, anche di uomini e cultura. Gli inglesi spesso e volentieri si associavano al potere le classi dirigenti locali, e questa differenza si vede negli esiti che le ex colonie hanno avuto nel tempo. Questo basta a far capire che neanche un intellettuale ha, necessariamente, i mezzi per prendere le distanze dalla propria epoca e valutarla con correttezza. Non siamo in grado di farlo neanche noi, nonostante l'indubbia potenziale qualità di informazioni e conoscenze di cui disponiamo. Non è una cosa così automatica. L'opera di Darwin fu clamorsamente sbeffeggiata all'inizio, e mica solo in ambiente cristiano, e non è per niente raro incontrare personaggi intelligenti e acculturati che hanno preso cantonate enormi, anzi è la norma. E comunque la metà dell'800 è culturalmente assai lontana per molti aspetti, nonostante la relativa vicinanza nel tempo. La morale era diversissima, la scienza non dava risultati univoci anche a chi la seguisse (Lombroso era considerato scientifico: che cosa avrebbero potuto di buono dedurne i suoi contemporanei?) E' vero che non si possono giudicare al 100% gli uomini del passato con idee moderne, persino quelli di appena 50 anni fa. E' vero che in un certo senso lo si può fare, ma dal punto di vista più specificamente umano, sentimentale e antropologico. Quello che ricade sotto la sfera della cultura generale del tempo direi proprio di no, tranne eccezioni. Comunque interessante dibattito, vorrei ce ne fossero di più sui libri che leggiamo.
 
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view post Posted on 29/12/2018, 21:51
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Tifone apocalittico

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È sempre bello discorrere insieme in effetti😊come ho fatto a domenticare Lombroso e le sue teste? 😂
 
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view post Posted on 30/12/2018, 13:36
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Bomba d'acqua

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Il tema in discussione a mio avviso è la applicazione della sospensione di giudizio etico alle civiltà del passato in base al principio del relativismo culturale.

Quest' ultimo punto è fondamentale: se non lo si accetta, ritenendo che alcuni valori etici siano assoluti (in base a proprie convinzioni filosofiche o religiose), la discussione è senza sbocco. Lasciamo per un attimo Verne e parliamo di Omero (supponiamo per comodità che sia veramente esistito un Omero) e delle sue opere, ad esempio l' Iliade.

Achille uccide il marito di Briseide, la prende come schiava e concubina, e nell' Iliade di cosa ci si preoccupa?

Lo sappiamo: della "ingiustizia" subita da Achille a causa della pretesa di Agamennone di un suo diritto di prelazione nella spartizione del bottino, o magari che del fatto che il padre di Briseide era sacerdote di Apollo, e far arrabbiare un Dio non era ritenuta cosa da niente.

Applicando la nostra etica, Achille ed Agamennone sono guerrafondai stupratori, il loro litigio una questione di spartizione del bottino tra malfattori, unica vera giustizia sarebbe processarli per crimini di guerra ed incarcerarli per sempre. L' Iliade? Se non mandata al rogo andrebbe almeno riempita di sottolineature in rosso sulle continue violazioni dei diritti umani che vi sono perpetrate.

===

Sia chiaro tutto questo ha senso perché gli antichi son tutti morti e quel che han fatto han fatto, non si può disfare. Mostrare condiscendenza nei loro confronti, nel dire "vabbé Cesare era un assassino schiavista e sterminatore, ma che ci vuoi fare erano antichi erano fatti così" non significa certo prenderlo a modello come han sempre fatto fascisti (nel senso comportamentale, pre-politico) di ogni genere e di ogni epoca.
 
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view post Posted on 30/12/2018, 23:35
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Tifone apocalittico

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Si la discussione è senza sbocco perche alcuni valori etici per me sono assoluti. Se mi parli di relativismo culturale cadiamo a fagiolo allora proprio perche mi pare che imporre ad una società un modello culturale in base ai propri canoni per poi ritenere i loro arretrati è sbagliato indipendentemente dal periodo storico (aiutiamoli a casa loro et similia per poi andare a rovistare materie prime a casa loro e portarle a casa nostra è una storia vecchia ma questo è un altro discorso e ne conosco anche altri di discorsi in cui le materie prime che si esoortano sono i cervelli ma anche questo è un altro discorso). E comunque nn stavo dando un giudizio morale su Verne ma sottolineare un passaggio del libro nel quale avevo notato questa tendenza tipica di un paese coloniale quale la Francia di metà Ottocento. Tutto qui.e peace and love 😊
 
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view post Posted on 31/12/2018, 09:26
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Bomba d'acqua

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Concordo che Verne non volesse "aiutare a casa loro" gli africani ;) In questa felice occasione di discussione ho scoperto la pagina di Wikipedia (che "non fa testo" ma è sempre un bel leggere ;) ) dedicata alla storia del razzismo.
Se ne indica la nascita (salvo importanti precedenti) a metà '800 come teoria pseudo-scientifica e la esplosione come fenomeno politico solo nel 20.o secolo.
Va da sé che per noi moderni capire fenomeni come lo sterminio dei nativi americani, la schiavitù degli africani, la guerra dell' oppio in Cina ecc ecc senza attribuirgli quanto meno un sentimento razzista è difficile, ma credo che l'anacronismo faccia parte del nostro DNA. :)
 
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14 replies since 5/6/2013, 17:52   258 views
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