TRAMA: John Smith, insegnante nel liceo di una piccola città del Maine, rimane gravemente infortunato in un incidente stradale che lo lascia in coma per quasi 5 anni. Quando si risveglia, scopre che il mondo (e la vita) sono cambiati senza di lui: la sua fidanzata Sarah ha sposato un altro uomo ed ha un bambino, sua madre è diventata una fanatica religiosa e soprattutto Johnny ha l’incredibile potere psichico, toccando persone ed oggetti, di avere visioni di passato, presente e futuro ad essi legati, nonché dei più reconditi segreti dell’animo umano. A causa della sua "zona morta" (una porzione non attiva del cervello, in qualche modo collegata alla visualizzazione), alcune parti delle visioni restano oscure a Johnny, obbligandolo ad immaginarsi alcune cose partendo da quello che succede nella realtà.
RECENSIONE: Nonostante nel 2012 un tema simile non appaia poi tanto originale(anche a causa dei vari film e telefilm che ne sono venuti fuori), questo King trentaduenne non mi ha affatto delusa, i suoi consueti ingredienti base ci sono tutti, più o meno acerbi, più o meno sviluppati: un protagonista “uomo qualunque” perfettamente riconoscibile in ognuno di noi, un inspiegabile e schiacciante potere che in qualche maniera lo condanna, la scoperta di qualcosa di orribile che si verificherà, un cattivo di quelli che solo il Re può concepire(sebbene più sottotono di altri) e, ovviamente, l’indecisione sul da farsi. Non è difficile addentrarsi nella storia e diventare tutt’uno col protagonista, i cui pensieri sono continuamente esposti; a un certo punto lo stesso autore, che forse in uno dei romanzi “maturi” non sarebbe mai stato tanto esplicito, quasi direttamente chiede al lettore: “Avendo una macchina del tempo, fermereste Hitler?”.
Ho “bevuto” questo romanzo, mi sono piaciuti i personaggi, l’intreccio, forse il finale
è stato un po’ affrettato(ma d’altra parte ogni ulteriore fronzolo sarebbe stato inutile) e
mi è tanto sembrato il “nonno” di 22/11/63, in cui il suddetto quesito, qui appena accennato, è la chiave fondante di tutta la storia. La preparazione all’omicidio è molto somigliante seppure meno sviluppata, i motivi sono esattamente i medesimi anche se con differenti conseguenze. Non so se il fatto di averli letti a breve distanza l’uno dall’altro mi renda queste somiglianze più marcate del necessario ma il parallelismo al momento mi pare lampante.
In ogni caso un romanzo assolutamente da leggere in quanto secondo me emblematico dell’opera kinghiana, sono contenta di aver colmato la lacuna!
Fanciulli, so che il GDL non è ancora iniziato, ma avendolo letto adesso e visto che nella Biblioteca non c’era, ho pensato di trasgredire e aggiungerlo, dispiace? :meraviglia:
Edited by Lulysa - 11/2/2024, 12:58