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Bomba d'acqua
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| Mie riflessioni sul raccontoLa citazione nel film "...distruggere fa parte del processo creativo..." (da Mymovies; nel testo: "destruction after all is a form of creation") non vorrebbe essere in Greene [imho] un aforisma né tanto meno avere un valore etico ma una mera constatazione di fatto, chiunque abbia visto in Tv la demolizione del ponte di Genova capirà cosa si intende.
Il tema del racconto è appunto la distruzione, con un abbozzo della psicologia degli adolescenti che vi si dedicano con tanta "creatività", psicologia in cui emerge, a mio avviso, la voglia di "lasciare un segno".
Anche questa è una sorta di constatazione di fatto: chi erige un busto ad un semi-sconosciuto sul Pincio a Roma (dove ne è installata una certa quantità) vuole, più che onorare il soggetto, lasciare un segno del suo passaggio nell' arredo urbano di una grande città, e l'adolescente che stacca la testa al busto fa né più né meno la stessa cosa, salvo il fatto che il suo segno è effimero perché quanto prima la statua sarà riparata: maggior successo avrebbe avuto lanciando delle scarpe da ginnastica legate per i lacci a cavallo di un qualche cavo teso tra due edifici, dove il segno potrebbe restare anche per anni ed anni, fin quando l'adolescente diventasse maggiorenne ed oltre.
Il resto (la questione educativa, in particolare) non sembra interessare - almeno in termini espliciti - l'autore che anzi attribuisce all' unico testimone dell' avvennuta demolizione della casa di un povero diavolo un commento condiscendente (rivolto alla vittima) che suona più o meno "niente di personale, ma devi ammettere che è divertente".
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