Finito anch'io
E anche se inizialmente ho cercato di centellinarlo per non finirlo troppo presto, devo dire che a storia ingranata mi è riuscito molto meno
Ci ho messo cmq quasi una settimana a leggerlo, e se si considera che la prima volta che lessi L'ombra dello scorpione ne fui talmente catturata, che non riuscendomi a staccare da lui, lo finii in due giorni.... beh qualcosa vorrà ben dire, credo.
Si, ci ha messo di più a prendermi, e ci sono pure state delle cose che mi hanno fatto storcere il naso
una su tutte l'ingenuità dei "buoni", la vedova Perkins (così come il reverendo) che vanno nella tana del cattivo soli e senza che nessuno lo sappia, come dire "ammazzami e fa sparire il mio cadavere", la faccenda della busta, consegnata in modo diverso dal pattuito e poi andata persa, ritrovata e alla fin fine "inutile", visto la fine che fa (si, avrei preferito che Big Jim venisse pubblicamente sputtanato, s'è capito?)
Ma anche l'origine della cupola stessa, a dirla proprio tutta, e il "come" essa alla fine scompaia non mi ha entusiasmato.
ma nell'insieme è un testo-capolavoro ricco di luoghi, personaggi, sentimenti e sensazioni che si intrecciano in modo perfetto, e senza cali di ritmo.
C'è il cattivo che si fa odiare oltre misura, a cui si augura ogni male
molto di più di quello che in realtà gli capita
con tutti i tirapiedi che un potente politico non può non avere, fra "pecoroni ciechi" e sordidi opportunisti, sia che il personaggio sia ispirato a qualcuno o no; ovviamente io credo proprio di no, ma mi ha cmq spesso fatto pensare a qualcuno
E' c'è il buono e la sua gang, una su tutte Julia, il personaggio che mi è piaciuto di più in assoluto (se incontrassi le farei la ola, non solo per la sua intelligenza, la sua dirittura morale, il suo cuore ecc ecc ma soprattutto per essersi fatta il giovane "belloccio" in tempo di crisi
)
Devo ammettere che non ho capito una cosa nella recensione di Laura Palmer, quando fa riferimento all'essere nel frutteto piuttosto che alla cupola a vedere i parenti sembra voglia intendere (ma forse ho frainteso io) a una divisione fra i buoni e i cattivi, inoltre non è vero che sono tutti lì perché un sacco di persone sono rimaste in città a seguire l'evento in tv.
E' probabile che se qualcuno di quelli del frutteto avesse avuto un familiare stretto al di fuori avrebbe lasciato scegliere il cuore piuttosto che lo spirito eroico, ma evidentemente non è così, almeno per molti di loro
c'erano interi gruppi familiari in effetti al frutteto
altri magari si erano troppo esposti nella lotta per cui hanno pensato "meglio sparire"
Julia, Barbie, e la famiglia Everett (per fare qualche nome
altri sono solo al mondo... insomma non ci ho visto niente di strano in questo, in quelle situazioni anche noi saremmo al frutteto invece che alla cupola, senza tentennamenti, pur senza essere eroi senza amore per i parenti
Ma a parte tutto, è un libro che mi è piaciuto tantissimo, lo stile di scrittura di King ormai (è inutile ripeterlo forse) mi aggancia sempre, mi fa sorridere in certi punti e rabbrividire in altri, cmq mi porta sempre con sè....
THE DOME finisce in modo netto e stavolta nessuno, credo, potrà dire che non sa scrivere i finali (magari li fa "strani" apposta, non ci ha pensato nessuno? O è normale pensare che uno che scrive 1000 pagine meravigliose si inceppi nelle ultime?) magari potrà dire che avrebbe voluto una fine un po' più dettagliata, o magari proprio un finale diverso, e qui mi accodo, ma quello che volevo evidenziare è che alcuni dei suoi finali di capitolo a volte sono spettacolari.... stroncano un piano ben orchestrato, levano tutte le speranze ecc ecc con una frase laconica e sibillina tipo "la prossima volta che lo vide fu dentro una bara" oppure "ma non adò proprio così", per poi cambiare radicalmente discorso al capitolo dopo, lasciando il lettore cosi
Concludo dicendo che, sebbene altri suoi libri rimangano per me più profondamente radicati nel cuore, questo THE DOME è sicuramente stato una meravigliosa compagnia per la mia ultima settimana, una lettura che consiglierei agli amici più amati