| nella fattoria padronale gli animali, incitati dai maiali, esseri più intelligenti, danno vita alla Rivoluzione, per far valere i loro diritti di lavoratori, di esseri pensanti, autosufficienti, in grado di gestirsi, contro l'Uomo che, a parer loro, deve sparire dalla faccia della terra in quanto sfruttatore di chi realmente opera. così, sempre capeggiati dai maiali, riescono a scacciare il padrone della fattoria entrandone completamente in possesso, organizzandosi socialmente, economicamente e politicamente. durante la Rivoluzione, però, Napoleon, un maiale che faceva parte dell'amministrazione, prende il potere completamente nelle sue mani cacciando l'avversario. di qui ha inizio il cambiamento: l'emergere di una classe dominante, la supremazia di essa, lo sfruttamento degli animali meno intelligenti, la povertà causata dall'ignoranza e dall'ingenuità, il particolarismo, l'ipocrisia. ed ecco che nasce la dittatura, e coloro che tanto volevano essere diversi non fanno altro che omologarsi a chi precedentemente avevano tanto disprezzato e allontanato per ideali, usi e costumi.
Orwell con quest'opera voleva rivolgere una critica all'unione sovietica, alla dittatura. il romanzo rappresenta una bellissima allegoria della politica. tutto ha inizio con una sorta di manifesto politico, nel quale vengono definite le idee base per lo stato che gli animali dovevano conquistare eliminando la razza umana, stabilendo i principi dell'Animalismo. buoni principi che però vengono trascurati, violati, alterati, da chi ha preso il potere e che smette di credere in ciò che lo aveva fatto iniziare a battersi. l'ipocrisia che caratterizza la classe dominante dei maiali è, secondo me, molto attuale, come anche l'avidità di potere, l'essere pronti a tutto pur di vincere, di arricchirsi, il desiderio di sovrastare qualcuno, l'arroganza del sentirsi un gradino più su. Orwell ci fa capire quanto l'ignoranza del "suddito" permetta a chi si differenzia per intelligenza a prendere il potere sfruttando quest'ignoranza, marciandoci sopra, e fingendo interesse. e quanto l'ignoranza del popolo porti alla miseria, alla morte ma anche alla sconfitta personale, alla delusione incredula. un libro breve che fa sorridere, per la sua ironia, ma che fa anche pensare, per il suo significato. 9 / 10
|