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King, Stephen - L'ultimo cavaliere , (La Torre nera #1)

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view post Posted on 18/10/2008, 10:22
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Delirio universale

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L'ultimo cavaliere. La torre nera. Vol. 1 di Stephen King

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Trama:
Una saga fantastica, ambientata in un mondo di sinistre atmosfere e macabre minacce, che appare come lo specchio oscuro di quello reale. Qui, in uno sconfinato paesaggio apocalittico, l'eterno, epico scontro fra il bene e il male s'incarna in uno dei più evocativi paesaggi concepiti dall'autore: Roland di Gilead, l'ultimo cavaliere, leggendaria figura di eroe solitario sulle tracce di un enigmatico uomo in nero, verso una misteriosa Torre proibita.

Mia recensione:
Dopo averlo finito mi sono preso qualche giorno prima di fare una recensione su questo libro.
Onestamente lo trovo un po' difficile visto che si tratta del primo di una saga composta di 7 libri e si capisce che è una specie di preambolo a qualcosa di molto più importante (almeno spero).
Il libro mi è piaciuto parecchio... la storia, l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi sono magistrali... l'imprevedibilità regna sovrana...
In alcuni tratti la narrazione però diventa un po' pesante e lenta per poi comunque riscattarsi con un finale davvero bellissimo (che poi non è un finale ma un inizio di un qualcosa che verrà)...
Insomma buono ma non ottimo, in attesa di leggere il seguito che mi auguro sia, come da molti detto, un vero capolavoro...

Voto: 7,5/10

Edited by ~ Niniel ~ - 2/11/2016, 23:54
 
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wendy.moira
view post Posted on 18/10/2008, 19:41




per curiosità...numero di pagine?
 
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view post Posted on 18/10/2008, 21:52
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Delirio universale

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CITAZIONE (wendy.moira @ 18/10/2008, 20:41)
per curiosità...numero di pagine?

223... perchè? :huh:
 
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Laura Palmer
view post Posted on 19/10/2008, 14:46




Io ho appena attaccato il volume numero 7, l'ultimo...guarda, secondo me il secondo e il terzo sono i migliori (finora) ma tutti sono molto belli. Concordo con il fatto che la narrazione sia in alcuni punti lenta...comunque è stato scritto molti anni fa, gli altri sono più recenti e risentono di meno dello stile "epico da prima opera fantasy" che forse King ha messo in questo volume.
Pensa che, dato che a me il fantasy in generale non piace, pur essendo una fanatica kinghiana, fino a meno di due anni fa non avevo intenzione di leggerlo...poi il grande entusiasmo di alcuni miei amici mi ha convinto. E devo dire che è più fantastico che fantasy, quindi rientra anche nei miei gusti.
Spero che leggerai presto il seguito! :)
 
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view post Posted on 7/8/2016, 15:13
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Commento di Ethelfleda Stark:


Non avevo letto ancora nulla di King.
Metto sotto spoiler le mie impressioni, perché non posso non citare passi salienti della trama:


Premetto che personalmente faccio un po' di confusione se ci sono molti salti temporali o flashback, quindi non nego che la lettura dell'Ultimo Cavaliere mi abbia messo un po' in difficoltà.
La storia si svolge in un mondo post apocalittico, che assume le sembianze del Far West del 1800. Roland Deschain, il protagonista, è un pistolero ed è l'unico superstite di un ordine cavalleresco; laconico, determinato e spietato se le circostanze lo richiedono (come dimostra la morte di Jake), ricorda molto i personaggi di Eastwood nei Western di Leone (nota per me molto positiva). Roland è all'inseguimento dell' Uomo in nero, figura che sino alla fine rimane nel mistero, così come parte della missione di Roland.
La narrazione diventa (sovente) poetica: la descrizione del deserto in cui Roland si è lanciato per inseguire l'uomo in Nero, di un mondo distrutto da una catastrofe (ancora non chiara), la consapevolezza del proprio ruolo e delle difficili scelte che richiede, lo stesso dialogo finale con L'Uomo in Nero (di cui sicuramente mi sarò persa qualche parte\significato... nonostante l'abbia riletto due volte <_<).
Le cose che mi hanno positivamente colpito dell'Ultimo Cavaliere sono:
1) Roland. Del pistolero mi ha colpito tutto: non solo le vicende che viviamo con lui (tutto l'episodio a Tull per me è stato impressionante... condividevo con Roland ogni singolo passo della sua corsa per la sopravvivenza :circle:), ma la determinazione a portare avanti la propria missione, cosa che richiede scelte difficili e dolorose da affrontare (penso soprattutto a Jake, perché a Tull il pistolero non aveva molta scelta..), nonché l'amarezza e il senso di colpa che continuano a perseguitarlo ( elementi che si possono percepire sia nelle sue parole, sia quando rivede i volti delle persone che ha ucciso).
Anche se i Flashback mi hanno un po' confuso, la storia del Roland ragazzo è la parte che ho seguito con più interesse: fra le scene più impressionanti, il duello col suo maestro.
2) Il fascino del mondo in cui si svolge la storia: una commistione di malinconia, confusione e solitudine.

Fra le cose che non definirei negative, ma più che altro come elementi che mi hanno messo in difficoltà metto:
1) I dialoghi con L'Uomo in Nero: immagino già gli strabuzzamenti dei fan della serie, ma già il linguaggio poetico ed enigmatico ogni tanto mi metteva in difficoltà, se ci aggiungiamo anche elementi di filosofia, per me diventa facilissimo perdermi.

.

Mi hanno detto che lo stile dei volumi successivi è più lineare (quindi direi piuttosto diverso);
La storia mi ha preso, quindi procederò assolutamente con il secondo volume.... chissà se accompagnerò Roland sino alla fine della sua missione... :).


 
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view post Posted on 29/7/2017, 09:25
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I have a dream

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Roland che insegue l'uomo nero, che gli sfugge, che lo insegue, che gli sfugge....per 223 pagine. Come costante rimangono: la torre nera, i resti del fuoco,il deserto, l'arsura, Roland che pensa, l'uomo nero che si fa beffe di lui...insomma....un inizio un po' strano e alquanto disarmante. Ma se consideriamo che l'autore è King, diciamo che può anche prendersi questo tipo di libertà. Attendo il volume successivo con la speranza che qualcosa si smuova.
 
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view post Posted on 31/7/2017, 07:47
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A mio parere, Mari, il primo è il meno bello della saga (anche se ha qualche parte memorabile, come il famoso incipit); anche io ero poco convinta (tant'è che ho posticipato la lettura della saga a quando avessi letto tutti gli altri King usciti fino a quel momento), ma dal secondo decolla che è un piacere e va in crescendo. Assicurato.
 
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view post Posted on 12/8/2018, 14:50
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Ho lasciato L'ultimo cavaliere su uno scaffale per decenni, lui e la serie che lo vede come primo capitolo, in attesa che i giochi fossero compiuti. Ma la voglia di leggerlo è stata sempre minata dai commenti poco entusiasti per il primo volume e, spesso, estremamente positivi per il resto della serie.
Non posso dire che l'aver visto il film mi abbia ispirata (anche se posso dire che, senza il filtro della lettura, non l'ho trovato poi così brutto), posso invece dire che il Pistolero aveva, durante l'ascolto, il volto di Idris Elba e non di Clint Eastwood.
Ascolto, dicevamo, perché se non avessi subito la lettura, con molta probabilità non sarei riuscita a finirlo.
L'ambientazione western, post apocalittica, al confine tra il nostro mondo e altri non definiti, è interessante. I personaggi, presentati nel corso della storia, dopo un po' diventano noiosi, così come i vari momenti di azione, annegati nel solito mare di prolissità kinghiana.
Alla fine, in un delirio psichedelico di spiegazioni e visioni, si resta con un nulla di fatto, chiedendosi se il resto sia così immaginificamente splendido come dicono i fan.
La lettura di George Guidall è ottima, con interpretazione e caratterizzazioni azzeccate. Peccato che i prossimi non siano letti da lui. Perché, la sola cosa certa, continuerò ad ascoltare la serie, per non correre rischi.



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view post Posted on 12/8/2018, 15:52
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CITAZIONE (taksya @ 12/8/2018, 15:50) 
Alla fine, in un delirio psichedelico di spiegazioni e visioni, si resta con un nulla di fatto, chiedendosi se il resto sia così immaginificamente splendido come dicono i fan.

È il mio stesso identico pensiero.
 
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view post Posted on 12/8/2018, 16:04
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Quello che mi sostiene nel proseguire è che quasi tutti dicono che il primo è sottotono rispetto al resto.
Vedremo...
 
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