Trama:
Il protagonista Mike Noonan è un affermato autore di romanzi, che vive nel Maine ed è colpito da un grave blocco dello scrittore, dopo la morte improvvisa della moglie Johanna (detta Jo) per un aneurisma al cervello non diagnosticato in tempo. Mike è scosso soprattutto per il test di gravidanza ritrovato addosso a sua moglie, che però non gli aveva rivelato di essere incinta. La morte di Jo lo rende incapace di scrivere senza andare incontro ad attacchi di panico, tanto che, per mantenere l'agente e l'editore all'oscuro circa il suo blocco, Mike è costretto a recuperare alcuni romanzi inediti composti anni prima, pur di rispettare gli impegni contrattuali.
Quattro anni dopo la morte di Jo, Mike inizia ad avere incubi ricorrenti ambientati nella loro residenza estiva sul lago, nella città non registrata di TR-90. Decide di affrontare le sue paure e si dirige in quella casa, nota alla gente del luogo come Sara Laughs. In città, Mike incontra una giovane vedova, Mattie Devore, e la sua figlioletta Kyra. Il marito di Mattie era il figlio di Max Devore, un uomo ricco e influente, che non ha mai approvato il matrimonio del figlio. Max vuole la custodia di sua nipote e Mike decide di assumere un avvocato come un atto di gentilezza verso Mattie. Mentre si affeziona sempre più alla ragazza, Mike apprende da alcune persone che Jo spesso tornava in città. Quando Max Devore improvvisamente si suicida, Mattie e Kyra sembrano liberate dalla sua influenza. Sia Mike che Kyra avvertono delle presenze nelle loro case. L'autore si rende conto che il fantasma di Jo lo assiste nella soluzione del mistero di Sara Tidwell, la cantante blues il cui spirito abita ancora la loro casa.
Mia recensione:
Se devo essere sincera, non so come recensire questo libro, perché mi ha spiazzato. Avevo deciso di leggerlo dopo essere rimasta affascinata da Misery, opera dello stesso autore conclusa poco tempo fa. Ne ho rimandato la lettura per molto tempo non amando il genere horror: lo ritenevo poco interessante, ma con Misery ero rimasta incollata al libro con un coinvolgimento che da un po’ non provavo più.
Poi, quando l’ho iniziato, per le prime 500 pagine non mi è piaciuto granché, (e lo si vede dal tempo che ho impiegato per leggerlo, 24 giorni per 608 pagine!!), la storia mi sembrava tirata per i capelli, con poco pathos, e soprattutto senza un filo logico tra gli eventi. Insomma mi sembrava un libro scritto solo per far cassa, ma senza che l’autore avesse una idea degna di essere sviluppata in un romanzo. Non c’erano i colpi di scena che attendevo con ansia, non ho mai desiderato di girare pagina per vedere cosa sarebbe successo… la trama proseguiva lenta e placida.
Ma… nelle ultime 100 pagine tutto è cambiato: ritmo, tensione, coinvolgimento e tutti i pezzi sono andati al loro posto come un puzzle che magicamente si è ricomposto sotto i miei occhi: King si è rivelato geniale e degno della fama che circonda il suo nome.
Un altro aspetto positivo del romanzo è stato lo stile con cui è stato scritto, che fa emergere la bravura di King nel descrivere personaggi e situazioni. Alla fine, ogni singola frase risulta costruita perfettamente, il lettore riesce a cogliere esattamente quello che lo scrittore vuole dire, le descrizioni sono ricche, ma non inutili… insomma si apprezza anche un ottimo narratore che conosce tutti i trucchi del mestiere e che riesce in qualche modo a farti vedere nei suoi protagonisti sempre un po' di te stesso, le debolezze e le meschinità di ogni uomo. Gli piace portarti all'interno dei suoi incubi, descrivendo i luoghi per filo e per segno, dandoti una sensazione quasi fisica di appartenenza a quel luogo e si dilunga parecchio nelle descrizioni, risultando a volte pedante e prolisso, per poi dare ritmo all’azione.
Dimenticavo il voto: 7/10
E' comunque un libro che consiglierei.
Edited by ~ Niniel ~ - 4/12/2016, 11:17