Recensione:
Prima apparizione del commissario Adamsberg e tutto il suo "entourage" di collaboratori, fidanzata-non fidanzata, e inchieste che partendo da un motivo poco appariscente e inizialmente addirittura assurdo, porta poi sempre a sordide e terribili conclusioni.
Qui in pratica inizia il suo periplo di investigatore ermetico e bislacco ma sempre umanissimo e intuitivo in un modo che "neppure lui sa spiegarsi". Una figura di ispettore che nulla ha da invidiare a quella di Maigret, con sex appeal da Belmondo, e che per "vestiario" e trascuratezza può approssimarsi al Colombo di Peter Falk, in uno straniante miscuglio.
C'è anche da dire che ben difficilmente si riesce a scorgere prima del termine del giallo chi si cela dietro i delitti!
Voto 8/10
La trama:
Da quattro mesi i marciapiedi di Parigi riservano una sorpresa apparentemente innocua: grandi cerchi blu tracciati con il gesso, e al centro una serie di oggetti stravaganti: un trombone, una pinzetta, un vasetto di yogurt, una candela... I giornalisti indagano per sfamare l'interesse dei lettori e gli psicologi si dividono tra chi grida al maniaco, e chi ipotizza la burla. Adamsberg, però, non trova nulla di divertente nell'escalation dei cerchi: la sua fine psicologia di conoscitore del male gli lascia intuire che dietro l'apparente stramberia si nasconde qualcosa di morboso. E ben presto i fatti gli danno ragione: un'altra alba e un altro cerchio su un marciapiede, ma stavolta, al centro esatto, un corpo di donna. Parte così una corsa contro il tempo per fermare un assassino del quale si ignora letteralmente tutto.
Edited by ~ Niniel ~ - 29/11/2016, 23:19