CITAZIONE (Sentiero92 @ 6/4/2015, 00:17)
È stata una delusione assurda, è un libro di cui avevo sentito tantissimo parlare, l'ho letto per il gioco dell'Osa e pensavo mi lasciasse almeno qualcosa. Ho trovato invece la storia molto banale, era super prevedibili, adornata di paroloni per darle corpo. Un romanzo con tanta volgarità gratuita ed inutile.
La cosa che in qualche modo può lasciare sorpresi è lo stile usato, complesso, ricco di metafore, molto imprevedibile.
Ho terminato proprio ora la lettura del libro. L'ho iniziato perché era lì, a casa dei miei genitori a cui ho fatto visita, e avrei avuto quel pomeriggio del tempo da passare nella sala da aspetto del dentista. Così, l'ho preso e l'ho iniziato.
L'ho terminato, ma se anche non l'avessi letto non mi sarei persa niente.
Mi trovo abbastanza d'accordo con Sentiero92, la Mazzantini sa scrivere ma per me lo stile è troppo snob, ostentazione pura. Non mi piace il tentativo (poi forzatura) di raccontare emozioni profonde usando frasi e figure retoriche che, a mio avviso, significano poi ben poco.
Cit.:
"La amo come non ho mai amato nessuno. La amo come un mendicante, come un lupo, come un ramo di ortica. La amo come un taglio nel vetro". La amo come un taglio nel vetro??? Ma che significaaaa?!?
Spero che un uomo non mi dica mai una cosa così perché gli direi di andare a farsi un giro..
Per me è troppo, mi ha dato spesso l'idea di voler esprimere a tutti i costi delle emozioni estreme, ma con un linguaggio altrettanto estremo, ostentato, direi quasi al limite del bizzarro.
Non mi sono piaciuti neanche i personaggi. Lui, Timoteo, davvero un uomo sgradevole, falso in varie maniere, violento e ben poco innamorato, di tutti. Italia dovrebbe essere l'eroina della storia, ma non ci trovo niente di eccezionale, se non il buon senso di fare quello che ha fatto, essendo lui un uomo sposato che la cerca e poi la molla....
Infine, la moglie Elsa è lì, che naviga a vista e fa la parte della mogliettina bene che forse qualcosa sa, ma preferisce non sapere per non scombussolare la sua vita borghese. Forse è il personaggio che più mi è piaciuto.
Detto ciò, non lo consiglierei e non leggerò sicuramente altro della Mazzantini.