Garcia Màrquez, Gabriel - Cent'anni di solitudine

Da José Arcadio ad Aureliano Babilonia, dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene dello zingaro Melquíades finalmente decifrate: cent'anni di solitudine della grande famiglia Buendía, i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile.

"le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda possibilità sulla terra"




Libro intrigante, appassionante, a tratti sconvolgente, a tratti confusionario, ma sicuramente libro che DEVE essere letto.
Ti porta dentro la storia. Ti lascia con il fiato sospeso.
Ti porta dentro il mondo fantastico dei Buendia.


Ve lo consiglio.

Edited by ~ Niniel ~ - 4/12/2016, 09:04

mi associo a cleo..gran scrittore,gran libro..

letto cent'anni fa, quando ero solo
forse è quasi ora di rileggerlo

rileggere un libro non è mai tempo perso..

vorrei solo aggiungere che
Il primo della stirpe è legato a un albero,
L'ultimo se lo stanno mangiando le formiche

bellissimo, il mio secondo libro preferito, assolutamente da leggere e rileggere

Secondo me è un libro piacevole, si legge con gusto, ma assolutamente non è un capolavoro.

E' un caleidoscopio di colori, una girandola di storie, avventure e amori. Il primo capitolo, per esempio, è davvero coinvolgente.
Il problema è che mancano un profondo scavo psicologico dei personaggi e un messaggio serio. Niente a che vedere, per esempio, con un libro come Delitto e castigo di Dostoevskij, incentrato sui confronti di idee e su come queste prendono corpo nell'animo dei personaggi. Dostoevskij ci mostra il "dentro" delle persone, Garcia Marquez no: lui ci fa vedere cosa fanno ma mai i loro contrasti interiori, e il sesso sembra spesso il loro unico movente.

Insomma Garcia Marquez scrive benissimo e ha fantasia da vendere, ma secondo me per fare un capolavoro ci vuole uno sguardo molto più approfondito sulle cose e le persone.

Edited by Masetto - 1/8/2008, 12:28

capolavoro perchè ha raccontato la vita attraverso la metafora di se stessa
la vita come metafora della vita
ribadisco che secondo me è un genio
voto: 10

tiè

quoto wendy...un libro eccezionale!!!

peccato! ma de gustibus...

anche mia mamma non riesce a leggerlo...è,effettivamente,molto particolare...

Lettura intensa dalla prima all'ultima pagina. Mai noioso e spesso commovente.
L'ho iniziato per caso durante un momento di noia, ho deciso di continuare la lettura del libro perchè non riuscivo a smettere.
La storia della famiglia Bluendia è narrata con un pathos straordinario, ogni personaggio meriterebbe una menzione particolare, ma non voglio dilungarmi troppo...
Per certi versi, a causa del gran numero di protagonisti, la storia risulta confusionaria...ma procedendo con la lettura si riesce ad entrare in simbiosi con la famiglia. e l'affetto che ho provato alla fine per TUTTI i suoi membri è stato incredibile..

Insomma un gran libro....consigliato a tutti...

Voto 9/10

per ovviare al problema, mi sono fatta un albero genealogico con a fianco una parola o due per identificare immediatamente chi erano i personaggi...senza quello in effetti è dura!!!

Io ci avevo pensato, ma non volendo spezzare il ritmo della lettura ho deciso di farlo senza..