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Orwell, George - 1984

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PepperAnn
view post Posted on 18/12/2007, 22:28




premessa: è il primo post che inserisco

trama: in un ipotetico 1984, il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. in Oceania, la cui capitale è londra, la società è governata secondo i principi del socing, il Socialismo inglese, dal Grande fratello , che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sn le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, nn c'è legge scritta. Niente ,apparentemente, è proibito. Tranne pensare, se nn secondo i dettami del Socing. Tranne amare, se non con il fine esclusivo di riprodursi. Tranne divertirsi, se non cn i programmi televisi di propaganda. Tranne vivere, se nn secondo gli usi e i costumi imposti dall'infallibile e onniscente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. ovunque grandi manifesti che lo ritraggono, con i suoi grossi baffi neri, ovunque slogan politici da lui ideati: "la guerra è pace"; 2la libertà è schiavitù"; "l'ignoranza è forza". dal loro rifugio, in uno scenario desolante, il protagonista, Winston Smith e Julia, la sua compagna, lottano diperatamente per conservare un granello di umanità.


recensione personale: questo libro è fantastico. è un libro rivelazione. guardiamoci attorno: quanto c'è di vero?? quanto c'è di vergine e puro?? cosa nn è frutto della volontà superiore di banche e governi?? cosa ci è rimasto, cosa abbiamo nelle nostre mani?? sabbia che scorre via... la nostra libertà che fine ha fatto?? crediamo di essere liberi..facciamo manifestazioni , scendiamo in piazza, urliamo, credendo di aver raggiunto così la massima indipendenza dalle autorità, crediamo di andare contro il sistema, ma il sistema è dentro di noi.. cosa ci resta?? solo la nostra mente, solo lì siamo veramente liberi..il mio professore di filosofia dice che la mente è l'unico limite posto al mondo esterno, è l'unico posto dove possiamo ancora essere liberi..ma libertà significa saper filosofare, saper ragionare, pensare e criticare..
questo libro è fantastico, certo presenta la realtà cn particolare enfasi e iperboli, ma forse è l'unico modo questo, per farci rendere conto che nn siamo liberi..siamo tutti legati ad una realtà che nn ci appartiene, ma qui, dentro la nostra testa, forse possiamo mantenere un minimo di umanità..se la situazione dovesse continuare a crollare, se nn riuscissimo più a filosofare, se continueremo a chiudere gli occhi, allora nn faremo altro che dare maggiore potere a loro, i nemici della nostra indipendenza, i soldi, le banche , la politica, il materialismo, il consumismo, e tutto ciò che di + negativo esiste, ed allora gli apriremo le porte alla nostra mente e potranno manipolarci cn maggiore facilità..perchè avremo perso l'utima briciola di libertà..

cm sn andata??
 
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AlessandraMoon
view post Posted on 19/12/2007, 22:40




CITAZIONE (PepperAnn @ 19/12/2007, 21:30)
e cmq..qst libro ve lo consiglio vivamente, è veramente bello e profondo, emozionante, eccellente!!!!

Io l'ho studiato quando ho fatto l'esame per l'università di Cambridge, anke "La fattoria degli animali", poi alla fine mi avvisarono ke tra i libri proposti poteva uscire anke 1984, così me lo studiai in inglese..e infatti all'esame feci un articolo di giornale su questo libro, se non mi sbaglio la traccia riguardava il protagonista, mi ricordo solo ke come titolo misi "The double face of the hero", una cosa del genere...in qualke modo l'ho assaggiato, e lo trovai molto interessante..e infatti è in lista...questa lunga lunga lista...
 
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Ultimato
view post Posted on 26/12/2007, 21:27




CITAZIONE (PepperAnn @ 18/12/2007, 22:28)
il mio professore di filosofia dice che la mente è l'unico limite posto al mondo esterno, è l'unico posto dove possiamo ancora essere liberi..ma libertà significa saper filosofare, saper ragionare, pensare e criticare..

cm sn andata??

Per come la vedo io anche questa libertà va tenuta ben stretta... i mezzi di comunicazione usati da questa società portano sempre più ad indurci a ragionare nel modo da loro prefissato. Guardiamo buona parte dei giovani... (oddio ho 20 anni e già parlo così :( )

Complimenti per la recensione comunque :)
 
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PepperAnn
view post Posted on 26/12/2007, 23:28




tutto ci induce a pensare nel modo prefissato... può sembrare idiota, ma in fondo viviamo in una specie di matrix..noi siamo macchine comandate , inconsapevolmente vediamo e facciamo qll che loro vogliono che noi facciamo..e ti giuro qst libro te lo fa capire veramente...
bè nn dispiacerti io ho 16 anni e la penso così!! in fondo... prima si capisce la realtà meglio è....
la libertà assoluta forse è un'utopia, ma nella nostra testa possiamo ancora essere liberi.. a questo proposito ti consiglierei di guardare, credo stia su youtube, roberto benigni che su raiuno ha letto e commentato il terzo canto della divina commedia...appena lo trovo sul tubo lo linko...
 
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view post Posted on 6/6/2008, 09:36
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Delirio universale

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Mia recensione
E' un capolavoro... su questo non si sfugge... uno di quei libri da avere, da leggere e da custodire gelosamente... geniale, inquietante e angosciante soprattutto nella parte finale. un capolavoro assoluto...
"1984" costituisce un appello alla coscienza individuale e un'esortazione a non rinunciare ad essere se stessi. Redime e rivaluta l'individualismo, presentato come nemico della collettività.
E' stupefacente come Orwell sia riuscito a coinvolgere tutte le trattative della vita in un solo libro, ha scritto uno dei libri più belli e terribili della storia umana, per tanti di quegli aspetti da essere straordinario.
Una delle cose che mi ha colpito di più è stata la riduzione della lingua per rendere impossibile anche la concezione stessa del pensiero..."perchè un pensiero non può nascere senza le parole necessarie a comporlo"... questa frase mi ha ipressionato, ma questa invece mi è rimasta dentro e credo lo rimarrà per molto tempo: ""E' solo conciliando gli opposti che si può mantenere il potere in eterno".
Stupendo...

Voto: 10/10 (e io non ne do' molti di 10 ;) )...
 
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wendy.moira
view post Posted on 6/6/2008, 10:23




è vero, è veramente bellissimo...purtroppo troppo spesso sentiamo la minaccia di qualcosa di simile, ma non ci rendiamo conto che qualcosa di simile potrebbe realmente accadere.
è per questo, soprattutto da quando ho letto questo libro che non mi fido più solo della televisione e dei quotidiani..bisogna cercare le proprie informazioni anche in altri modi o si rischia di rimanere vittime di quello che ci vogliono far credere. Bisogna lottare per conquistarsi la vera liertà intellettuale e informativa, o si rischia qualcosa di simile a quello descritto da Orwell (magari non cos' tragico :dentoni: )
Io gli do 9.5, sia per il libro in sè sia per il messaggio che vuole mandare.

ps. questo post contiene opinioni molto personali :)
 
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l.pallina
view post Posted on 7/6/2008, 11:41




L'ho letto un anno fa dietro l'imposizione del professore come lettura mensile(poi non se ne era fatto più niente perchè secondo i miei compagni era troppo crudo e violento dal punto di vista sessusale..ma come si può???!!?) e l'ho trovato assolutamente stupendo!E' inquietante perchè giorno dopo giorno mi sembra che quello che ha previsto Orwell nel 1948 si sta avverando. Vedo attorno a me persone che non ragionano con la loro testa, ma sono "manipolate" dalla tv e dai mass media in generale. Il libro non ha il classico bel finale in cui il "bene" ha la meglio. Il nostro mondo come andrà a finire?

9,9/10 (è un capolavoro, merita il 10, ma mi riservo sempre di darlo)
 
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PepperAnn
view post Posted on 8/6/2008, 19:27




è un libro che deve esser letto.
ma soprattutto capito...
e pensare he da qst libro ne hanno tratto uno dei reality più merdosi del modno!
 
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Masetto
view post Posted on 1/8/2008, 08:33




CITAZIONE (universo3000 @ 6/6/2008, 10:36)
E' un capolavoro... su questo non si sfugge... uno di quei libri da avere, da leggere e da custodire gelosamente... geniale, inquietante e angosciante soprattutto nella parte finale. un capolavoro assoluto...
"1984" costituisce un appello alla coscienza individuale e un'esortazione a non rinunciare ad essere se stessi. Redime e rivaluta l'individualismo, presentato come nemico della collettività.
E' stupefacente come Orwell sia riuscito a coinvolgere tutte le trattative della vita in un solo libro, ha scritto uno dei libri più belli e terribili della storia umana, per tanti di quegli aspetti da essere straordinario.
Una delle cose che mi ha colpito di più è stata la riduzione della lingua per rendere impossibile anche la concezione stessa del pensiero...

Quoto :B):
 
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Scarlettword
view post Posted on 26/8/2008, 16:01




IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA”.

Sembrerebbe una frase pronunciata in questi ultimi anni, un’espressione con cui siamo soliti ricordarci a vicenda che satelliti, sistemi di telecomunicazione e chissà quali altre tecnologie sono sempre puntate su di noi e possono registrare le nostre azioni e le nostre parole in qualunque istante.

Stupisce invece sapere che questa frase è stata scritta nel 1948 da George Orwell, nel suo romanzo “1984”: una vera ispirazione profetica, una visione apocalittica e inquietante che in un certo senso, in termini di metafora esistenziale, è accostabile alla realtà dei giorni nostri.


Attraverso il racconto della vita del protagonista, Orwell ci coinvolge in un mondo post-atomico, frutto della sua personale inquietudine, scaturita dopo le due guerre mondiali e l’olocausto.
La realtà descritta è quella dello Stato dell’Oceania, una delle tre superpotenze in cui è divisa la Terra. L’Oceania è governata secondo leggi di regime, ma non mira solo a controllare ogni singola azione dei suoi cittadini, aspira addirittura a condizionarne il pensiero, determinandolo con strumenti plagianti di comunicazione di massa e reprimendolo con sistemi di tortura efferata, finalizzati all’epurazione della mente dei singoli dai discostamenti dal pensiero collettivo imperante.

Tra le pagine del racconto prendono forma i timori dell’autore verso le tendenze più totalitarie dello Stato e verso l’omologazione delle menti degli individui immersi nel mare indefinito della collettività, la cui fragilità consiste appunto nell’uniformarsi a ciò che Orwell definisce “bipensiero”: l’annullamento della libertà intellettuale, posto in essere attraverso l’assoggettamento del ragionamento collettivo alla volontà del “partito”, e l’accettazione di una realtà quotidianamente falsificata e negata dai mezzi di comunicazione, manipolati a loro volta dall’entità oligarchica al potere.

La Guerra è Pace.
La libertà è schiavitù.
L’ignoranza è forza
.”

Il pensiero è potere e in quanto tale temibile minaccia per chi il potere lo detiene e vuole conservarlo. Il controllo del pensiero è sinonimo di mantenimento dello status di supremazia di un gruppo sull’altro, per tale motivo è fondamentale sacrificare chiunque minacci tale controllo.

Tutto il romanzo è permeato dalla speranza che il protagonista ed eroe positivo, “l’ultimo uomo” rappresentante di un’umanità piena, fatta di sentimenti, emozioni, idee personali, aspirazioni, possa sconfiggere il “Partito”, alleandosi a suoi simili non del tutto assimilati dal sistema.

Ma il vero potere di cambiare le cose Orwell lo riconsegna in mano ai “prolet”, a quella parte della popolazione, che tanto ricorda il terzo stato, la parte “bassa” della società, ma anche quella che vive mossa dagli impulsi più viscerali e spontanei, che viene lasciata libera di agire secondo le normali leggi della natura e di pensare liberamente, in quanto ritenuta “priva di intelletto” e quindi innocua. Secondo l’autore nei “prolet” risiede la speranza di sconfiggere il Partito, ma scrive anche che: “Finché non diverranno coscienti della loro forza, non si ribelleranno e, finché non si ribelleranno, non diverranno coscienti della loro forza”. Una metafora interessante su cui riflettere per ritrovare un’autocoscienza personale, anche oggi perduta nei labirinti dell’assimilazione agli pseudo-modelli che quotidianamente i mezzi di comunicazione ci impongono come ideali a cui ispirarci.

Sorprende come le tematiche affrontate dal racconto siano più che mai attuali e come Orwell utilizzi termini e concetti divenuti di uso corrente ai giorni nostri. L’acronimo “GF” (Grande Fratello) su tutti.
Ci stupiamo così a pensare che lo scoramento dell’autore è pure il nostro: la disillusione nei confronti delle capacità del singolo di lottare contro lo strapotere di pochi e il senso di impotenza, sconfitta e rassegnazione di fronte ad eventi che non ci sentiamo in grado non solo di cambiare, ma nemmeno di influenzare; la paura del totalitarismo e la coscienza che le guerre servano solo a sostenere ciclicamente l’economia a dispetto degli ingenti costi in termini di vite umane, che, a conti fatti, hanno minor valore economico, in quanto “prodotti” presenti in abbondanza sul pianeta; il terrore dello strapotere dei mezzi di comunicazione, che mistificano la realtà e cambiano la memoria storica, fino ad annullarla; la perdita dell’individualismo in nome di una coscienza collettiva che è serva del potere dell’oligarchia partitica; la manipolazione, semplificazione, riduzione della lingua, che diviene il principale strumento di contenimento del ragionamento individuale, all’interno di un disegno che mira alla disintegrazione del libero pensiero.

Un libro da leggere tutto d’un fiato, ma concendendosi le pause necessarie ad individuare le tante analogie con l’odierna società che si nutre di TV, comunicati stampa, bollettini di guerra, sentimenti plastificati dai “reality”, appiattimento del pensiero, isolamento delle diversità, smarrimento della dignità umana, deresponsabilizzazione della coscienza individuale, neologismi che privano la lingua d’origine della propria identità, mode e pseudo-valori che allontanano volutamente l’attenzione di ognuno di noi dalla visione di ciò che accade realmente nel mondo di cui siamo parte.

Un'opera scritta in modo semplice, comprensibile, che coinvolge il lettore fin dalla prima pagina. Una lettura assolutamente da consigliare.

Scarlettword
http://scarlettword.blogspot.com
 
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abtonung
view post Posted on 7/10/2008, 16:11




mi trovo d'accordo con tutte le vostre opinioni.

un libro che ti fa sicuramente riflettere,che ti fa stringere il cuore quando ti parla di una società che non vorremmo ma alla quale piano piano,anche se spero non così drasticamente,andiamo incontro.
uomini senza cultura,senza libertà,senza pace,senza amore,senza pensiero: animali. e chi crede di salvarsi non ha ugualmente scampo.
orwell è stato geniale nell'ideare quest'opera interessante per la tematica,emozionante e coinvolgente per la trama.

mi dispiace solo di aver preso il libro in biblioteca e doverlo quindi restituire.:(

9 - 9,5

 
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wendy.moira
view post Posted on 7/10/2008, 17:41




ab compralo appena puoi...è uno dei must della biblioteca di casa!!!
 
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l.pallina
view post Posted on 8/10/2008, 13:16




CITAZIONE (abtonung @ 7/10/2008, 17:11)
mi trovo d'accordo con tutte le vostre opinioni.

un libro che ti fa sicuramente riflettere,che ti fa stringere il cuore quando ti parla di una società che non vorremmo ma alla quale piano piano,anche se spero non così drasticamente,andiamo incontro.
uomini senza cultura,senza libertà,senza pace,senza amore,senza pensiero: animali. e chi crede di salvarsi non ha ugualmente scampo.
orwell è stato geniale nell'ideare quest'opera interessante per la tematica,emozionante e coinvolgente per la trama.

mi dispiace solo di aver preso il libro in biblioteca e doverlo quindi restituire.:(

9 - 9,5

A me l'avevano prestato così da poco l'ho acquistato!Non può davvero mancare! :)
 
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abtonung
view post Posted on 8/10/2008, 15:09




infatti appena ne avrò l'occasione lo comprerò...o magari lo proporrò da leggere a mia mamma...;)
 
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view post Posted on 28/3/2009, 23:20
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Grandinata estiva

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Un libro "vero". Nel senso che, può sembrare assurdo, nei limiti concessi dalla realtà tecnologica del tempo, molte delle cose dall'autore previste si sono avverate non molti anni dopo la pubblicazione del libro, e proprio a pochi chilometri da casa nostra. Mi ha messo un'angoscia addosso che ho faticato a lavar via, ma ha segnato profondamente le mie convinzioni.
 
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46 replies since 18/12/2007, 22:28   1202 views
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