Libridine - Il miglior forum di libri e lettori d'Italia, recensioni, consigli di lettura

Posts written by Jack DiSpade

view post Posted: 9/6/2016, 02:27 Raduno Agrituristico - 11/12 giugno 2016 - Raduni
C'è mica qualche anima buona che passa da Arezzo per darmi uno strappo fino alla meta?
view post Posted: 11/5/2016, 17:14 la "bisca" dell'OSA 2016 - 2016
CITAZIONE
Ivanhoe di Scott (temo più classico che avventura)

sicuramente un romanzo di avventura oltre che storico e classico, non crdo ci siano problemi se le categorie si sovrappongono. La Freccia Nera io l-ho letto per la missione ragazzi, consigliatissimo, ne ho parlato anche nella piccola biblioteca ;)
view post Posted: 30/4/2016, 08:49 Jack DiSpade 2016 - Diari di lettura passati
Aggiornamento last minute prima che finisca il mese :P
Letto Come vivere alla moda ( Sonia Tiffany Grispo).

jpg

Pessimo. intanto è declinato totalmente al femminile e io sono un maschietto... Ma soprattutto non ha organicità, manca totalmente una struttura coerente, sembra una raccolta di post da fashon blog messi a caso ( e probabilmente lo è). Il contenuto è di scarsissima utilità, fondamentalmente aneddotica e nozionistica sulla storia della moda, con tanto di marchette a marche e siti vari. Sconsigliato.
Adesso sono impantanato con Murder most foul, una raccolta di racconti delittuosi in inglese. Il mio problema è che ho la fissa di segnarmi e andare a cercare tutti i vocaboli che non conosco, anche se potrei tranquillamente scorrere le pagine... intento nobile, ma noto che abbassa parecchio la mia voglia di iniziare la sessione di lettura... mese scarso comunque, mi sa che ho il blocco del lettore :(
view post Posted: 18/4/2016, 08:50 Jack DiSpade 2016 - Diari di lettura passati
finito Kaputt di Curzio Malaparte

jpg

Una buona lettura, in genere non mi piace l'ambientazione WW2, ma questo libro è meritevole. Non lo definirei un romanzo vero e proprio, si tratta di una serie di aneddoti (un sapiente mix di testimonianza e invenzione poetica) in una cornice traballante. Sono episodi molto forti che descrivono le follie e gli orrori della guerra, senza risparmiare dettagli raccapriccianti e costruendo quadri altamente evocativi, quasi poetici, spesso velati anche da un leggero umorismo nero. Tuttavia non posso dire che il libro "scorra bene" la lettura è spesso faticosa, i momenti salienti sono sempre accompagnati da lunghi cincischiamenti e spesso non si capisce dove Curzio voglia andare a parare. Inoltre, ricorre spesso a dialoghi in lingua straniera (soprattutto francese, ma anche tedesco, russo, rumeno), che per chi, come me, non è poliglotta, risultano assolutamente incomprensibili. La prosa è quella tipica della letteratura italiana del periodo: aulica, retorica, estetizzante (ricorda un po' D'annunzio per intenderci) e se da una parte regala qualche perla, dall'altra risulta alla lunga stucchevole e leziosa.
view post Posted: 14/4/2016, 18:22 la "bisca" dell'OSA 2016 - 2016
Auguri, io l'ho messo nemesi perché ho rinunciato dopo poche pagine, non ci capivo nulla! Poi facci sapere come è andata!
view post Posted: 14/4/2016, 18:18 Jack DiSpade 2016 - Diari di lettura passati
Ciao Niniel, fai pure, nessun problema!
view post Posted: 28/3/2016, 07:10 Diario di bordo Jack DiSpade - 2016
CITAZIONE
zitta zitta che se mi sente Phra si arrabbia: Baricco a prescindere NON lo dovevi segliere

concordo... ma non diciamolo alla Phra, sarà un nostro segreto :ph34r:
view post Posted: 28/3/2016, 07:00 Stevenson, Robert Louis - La freccia nera - La nostra piccola biblioteca


Trama
L'inghilterra è squassata dalla Guerra delle due Rose e Lord Brakley ne ha approfittato per accumulare titoli e ricchezze. Un giorno dalla boscaglia una freccia nera uccide uno dei suoi sottoposti, consegnado contemporaneamente un messaggio: Lord Brakley e i suoi luogotenenti sono minacciati di morte, per punirli della morte del padre del giovane Richard Shelton, di cui Lord Brakley è tutore. Richard decide così di indagare sul suo passato, uscendo così dalle grazie del suo protettore. Comincia per lui una serie di peripezie che lo porteranno a conoscere chi si cela dietro alle misteriose frecce nere che terrorizzano la zona.

Recensione

Di Stevenson avevo letto solo L'Isola del tesoro, che ho trovato sicuramente migliore de La Freccia nera, ma sono anche passati una ventina d'anni, quindi prendete questo paragone con le pinze. Inanzitutto consiglio una ripassata preliminare alla guerra delle due rose, io mi son trovato benissimo anche con la pagina di wikipedia; conoscere il contesto non è imprescindibile per la lettura del romanzo, ma sicuramente aiuta a capire il clima e le dinamiche in cui si inserisce: in quegli anni Lancaster e York lottavano e si alternavano continuamente alla guida del regno, determinando anche la sorte dei faudatari, per cui, i feudi cambiavano signore continuamente, tanto che la gleba stessa stentava a tenere il conto (come il libro mostra bene nel prologo); le posizioni erano altamente instabili, la buona stella dei signorotti poteva sorgere e tramontare nell'arco di un battibaleno, per cui tutti cercavano di sfruttare al massimo il momento propizio, accumulando ricchezze, eliminando avversari, vessando la popolazione e ingaggiando frequenti battaglie; la lealtà al proprio signore era altrettanto ballerina e i cambi fazione all'ordine del giorno, determinati soprattutto da valutazioni sulla situazione politica e scelte di comodo. Quindi sarebbe bene dare una scorsa anche veloce alle vicende storiche, che in ogni caso vi faranno comodo se avete Shakespeare nella tbr.

La narrazione è ovviamente magistralle, contiene il giusto equilibrio tra azione, dialoghi e descrizioni, ma devo dire che a livello strutturale è presente qualche passaggio "stridente", in cui il protagonista Dick muta il suo status e il suo rapporto con gli altri personaggi nell'arco di pochi secondi (non posso dire di più senza spoiler). Il romanzo presenta una serie numerosa e variegata di situazione avventurose: taverne, fughe per il bosco, assalti al castello, navigazioni per mare, travestimenti e infiltrazioni, complotti di corte e molto altro. Le battaglie scalano lungo la storia divenendo sempre più importanti: dal duello alla schermaglia, fino a battaglie con veri e prori eserciti.

Interessante come è stato trattato il protagonista Richard "Dick" Shelton. Egli è chiaramente caratterizzato dal candore e la sventatezza della giovane età, ma durante il suo percorso si macchia di non pochi crimini: uccide più volte , ruba, tradisce, mente; tutto ciò lo fa quasi istintivamente, senza porsi dubbi morali e senza giudicarsi con lo stesso metro con cui giudica i propri nemici. Eppure, nonostante tutti gli omicidi e i soprusi commessi, è sempre guidato da un codice cavalleresco a cui mai verrebbe meno, anche a scapito di tutte le convenienze e le giustificazioni. Non siamo quindi di fronte a un romanzo di formazione, ma a un romanzo cavalleresco, in cui il ragazzo dall'inizio alla fine mantiene un comportamento da sir (benché solo alla fine gli verrà conferito tale titolo). Codice cavalleresco che Stevenson critica abbastanza esplicitimante per bocca del vecchio capitano Arblaster: per raggiungere i suoi scopi Dick lo ha derubato di tutto, rovinandogli per sempre la vita; in seguito si troverà nella posizione di avergli salva la vita, rinunciando a incredibili ricchezze, cosa che il suo onore gli impone di fare. Ma non c'è traccia di perdono negli occhi del vecchio marinaio, a che vale una vita tanto miserabile? Non era forse meglio la forca che quell'esistenza di sofferenza? Dick non si dà risposta a questa domanda, e continua le sue avventure combattendo, combattendo e uccidendo, sempre al servizio di qualcuno; perché "un uomo degno di questo nome dovrà pur combattere da un lato o dall'altro degli schieramenti". Dick non ha idee politiche e non sa cosa sia meglio per il paese, lotta in quanto cavaliere o aspirante tale, per un bisogno quasi esistenziale di mettere la sua spada al servizio di un lord.
view post Posted: 22/3/2016, 18:09 Diario di bordo Jack DiSpade - 2016
Cambio City di Baricco :sick: con Kaputt di Malaparte
view post Posted: 22/3/2016, 18:05 Jack DiSpade 2016 - Diari di lettura passati
Abbandonato City di Baricco, cosa che non faccio quasi mai, specie se ho speso soldi, ma questa è davvero una poltiglia escrementizia che non sono riuscito a mandar giù per più di 50 pgg.
Si riparte con Kaputt di Curzio malaparte.
103 replies since 28/7/2012