Libridine - Il miglior forum di libri e lettori d'Italia, recensioni, consigli di lettura

Posts written by -Bobbi-

view post Posted: 12/4/2021, 16:44 La persona dopo di me... - Forum libero dove parlare di quello che si vuole
No, e ne sarei comunque incapace

La pddm vorrebbe cambiar casa
view post Posted: 12/4/2021, 16:37 GdL Anthony Trollope - Mini Gruppi di Lettura passati
CITAZIONE (Maverick_81 @ 12/4/2021, 13:34) 
scusate, mi sono inoltrato nel mio primo Trollope, per esattezza "L'amministratore", voi che siete esperti come lo definireste come genere? romanzo di che tipo?

Non sono brava in queste cose...direi per conto mio che il romanzo vittoriano è un genere a sé stante.
L'amministratore è quello della saga che mi è piaciuto di meno, un inizio un po' debole e forse non il meglio per capire se ti piace il genere. Sicuramente un romanzo "di costume".
view post Posted: 28/3/2021, 16:42 Bobbidiario 2021 - Diari di lettura passati
CITAZIONE (benji09 @ 22/3/2021, 15:09) 
CITAZIONE (-Bobbi- @ 7/2/2021, 18:08) 
Dopo aver finito l'insolitamente bel Trollope (cioè, solitamente è bello, ma lo trovo un po' insolito negli eventi), attacco con Collins con Le foglie cadute.

Non conoscono Le foglie cadute.
Come lo hai trovato?
:hi:

E' un Collins "minore", piuttosto insolito per le tematiche affrontate e i protagonisti.
Mi sembra, da quel che so, che rispecchi molte idee dell'autore in tema di sociale.
Il libro finisce alludendo a un seguito, che però non è mai stato scritto, a quanto ne so.Tuttavia si conclude in qualche modo, non lascia in sospeso nulla.

Letta la prima uscita della collana I signori della guerra, in uscita con la Gazzetta dello Sport.
E' dedicato a Churchill e l'ho trovato molto molto bello e utile.
view post Posted: 16/3/2021, 23:00 Sindrome Astronzeneca - Forum libero dove parlare di quello che si vuole
Problema inesistente: ad un 80enne inietteranno lo Pfizer, per il momento.
In quanto agli effetti collaterali, ho diversi amici e conoscenti che hanno avuto febbre e dolori forti anche con quelli.
La febbre non è una malattia, ma una reazione dell'organismo. Per quanto mi riguarda, saluterei la febbre come una benedizione, perché vorrebbe dire che sta funzionando alla grande.

Io sono l'unica della mia scuola non ancora chiamata per il vaccino e mi stavo consumando nell'attesa. Ovviamente farò Astra Zeneca, e non vedo l'ora.

La questione del 65% è mal posta e in ogni caso se tutti si vaccinassero, il 95 o 65% diventerebbe una questione sensata come discutere sul sesso degli angeli. L'importante è vaccinarsi.
Le morti, ammesso che siano legate al vaccino (e finora l'unico nesso è quello temporale, cioè pura coincidenza letta a posteriori, finché non diversamente dimostrato), sono in percentuale risibile sulle dosi fatte.
Sinceramente questa fobia non la comprendo minimamente.
Le uniche cose che contano sono i dati: e in UK i casi e i morti sono calati drasticamente in pochissimo tempo con solo il 25% di popolazione vaccinata, di cui molti con Astra Zeneca. Gli unici dati che contano.
view post Posted: 7/2/2021, 18:08 Bobbidiario 2021 - Diari di lettura passati
Dopo aver finito l'insolitamente bel Trollope (cioè, solitamente è bello, ma lo trovo un po' insolito negli eventi), attacco con Collins con Le foglie cadute.
view post Posted: 7/2/2021, 17:03 GdL Anthony Trollope - Mini Gruppi di Lettura passati
Io l'ho già terminato e...sorpresa! C'è un finale abbastanza inconsueto.
view post Posted: 21/1/2021, 08:27 GdL Anthony Trollope - Mini Gruppi di Lettura passati
Grazie! Così me lo procuro, pronta a partire.
view post Posted: 19/1/2021, 15:54 GdL Anthony Trollope - Mini Gruppi di Lettura passati
Ragazze, la prossima lettura sarà, presumibilmente, La casetta ad Allington?
view post Posted: 18/1/2021, 18:47 Dickens, Charles - Diario americano - La nostra piccola biblioteca
Una cosa che ho pensato per tutto il tempo, mentre leggevo questo libro, è che oggi Dickens verrebbe bollato con l'etichetta ormai stantia di radical chic, quel termine che si usa per connotare i privilegiati che hanno idee progressiste e per i quali è fin troppo facile fare i paladini di tali idee, tanto non debbono occuparsi delle vili difficoltà che ha chi si dibatte tra le difficoltà materiali (come se poi, nota a margine mia, chi ha la fortuna di non esser povero non abbia diritto ad avere le sue idee, quali che siano).

E credo che a qualcuno il sospetto sia venuto davvero, leggendo certi passi, salvo che Dickens la povertà la conobbe e assaporò davvero e per di più si fece interamente da solo, per cui era più che qualificato per parlare di certi argomenti nei toni spesso sferzanti che caratterizzano questo resoconto di viaggio.

Dickens trascorse circa 6 mesi negli Stati Uniti (con una puntatina in Canada) con sua moglie, e girò per gran parte dell'allora territorio statunitense, annotando con precisione le sue impressioni e descrizioni di persone, luoghi, istituzioni. Il suo racconto prende le mosse direttamente dal viaggio di andata, su un piroscafo in partenza da Liverpool e finisce nello stesso modo. Il libro ha poi due capitoli conclusivi, uno dedicato alla schiavitù e l'altro con le conclusioni.

Si capisce, leggendo questo resoconto, come mai gli americani lo tennero in odio per anni (fino a una riconciliazione avvenuta nei suoi ultimi anni di vita), poiché Dickens non lesina aspri rimproveri e taglienti giudizi su alcuni aspetti della società e della politica americane. Ma, a onor del vero, non lesina neanche complimenti, quando trova che sia il caso di farli. In particolare, sembra di capire che fosse molto colpito dalle scuole e dagli istituti per bambini speciali (all'inizio spende diverse pagine per descrivere in modo approfondito l'educazione di una bambina sordocieca, un racconto davvero interessante), mentre è disgustato assloutamente dalla schiavitù, da alcune carceri (mentre ne elogia altre), da alcune abitudini (come sputare incessantemente a terra tabacco, arrivando a dire che non si può raccoglier niente da terra).

Il capitolo dedicato Washington e alla visita al parlamento mi ha molto colpito: Dickens non ebbe una grande impressione della politica americana (e per inciso non ebbe grande opinione mai nemmento del parlamento inglese) nel suo complesso, e anche se in generale pensa che la politica soffra degli stessi mali ovunque, pare di capire, da diversi punti sparsi nel libro (idea che userà anche in Martin Chuzzlewitt, dove dirà - splendidamente incisivo - che gli americani amano talmente la libertà da prendersi delle libertà con essa) che una nazione che ha una Costituzione così roboante in termini di "felicità" e sua ricerca, soffra particolarmente di ipocrisia, laddove questo diritto alla felicità è appannaggio di una ben precisa casta di esseri umani.

Molti gli episodi che colpiscono: dal già citato istituto, ad alcune carceri, al manicomio, all'incontro in treno con una madre e bambini schiavi appena comprati e separati dal padre (rimasto con vecchio padrone), all'incontro con un capo tribù indiano (veramente molto suggestivo), sono tanti i brani che danno da pensare per la loro modernità.

Altri sono invece sicuramente invecchiati male, per esempio il riferimento alla poca salubrità di vaste zone ancora non urbanizzate o domate dall'uomo, o il resoconto particolareggiato di spostamenti e condizioni delle strade, di cibi e abitudini di viaggio, che sicuramente potevano interessare il lettore ottocentesco, ben poco avvezzo al viaggio e che quindi si beveva ogni notizia, mentre per noi risultano particolari superflui che rallentano la narrazione.
view post Posted: 18/1/2021, 17:15 Bobbidiario 2021 - Diari di lettura passati
Grazie mille a tutti voi.
Avrei voluto passare dai vostri diari a salutarvi, ma ho prescrizione medica di rimanere al pc, fino a fine mese, il minimo indispensabile, per cui rinvierò le visite.

Ho finito il primo volume dell'anno, un Dickens soprendente.

Edit: il secondo.
Eh, la vecchiaia.
view post Posted: 4/1/2021, 11:45 I migliori di Libridine - anno 2020 - Letteratura & dintorni
Nel 2020 ho letto poco, ma in parte le mie energie sono state assorbite da un parziale ritorno alla lettura dei manga, che mi ha preso praticamente tutta l'estate.

Infatti credo di dover citare la lettura del manga Touch, che è veramente bellissimo e non è stato assolutamente inferiore ad un libro in emozioni e piacere.

I diamanti Eustace di Trollope, per i soliti motivi per cui Trollope piace moltissimo, nonostante la perplessità della mancanza di un personaggio forte e positivo, o forse proprio per quello.

Il primo volume delle lettere di Dickens, finalmente tradotte in italiano (intendiamoci, in minima parte, ma meglio di niente), per il buon motivo che sono come un'autobiografia. Aspetto con ansia il secondo volume e mi rammarico che non vengano tradotte tutte e 15.000

Il dottor Thorne sempre di Trollope, finora tra i miei preferiti dello scrittore

La biografia di Dickens di Aykroyd, anche questa finalmente tradotta in italiano, per quanto in versione ridotta (maledizioni a pioggia)

Breve storia di chiunque sia mai vissuto di Rutherford, un pregevolissimo e divertente saggio divulgativo che ci mostra in modo incontrovertibile quanto le cosiddette differenze "etniche" a livello genetico siano un concetto assurdo.
view post Posted: 1/1/2021, 22:52 Bobbidiario 2021 - Diari di lettura passati
Vediamo se nel 2021 riusciamo a fare peggio del solito!

IN LETTURA:



TERMINATI
GENNAIO:
1. J. Hill - A tutto gas
2. C. Dickens - Diario americano

FEBBRAIO:
3. A. Trollope - La casetta ad Allington

MARZO
4. W. Collins - Le foglie cadute
5. S. King - Later
6. R. Scevola - Winston Churchill

APRILE:
7. H.G. Wells - La macchina del tempo
8. A. Trollope - Le ultime cronache del Barset

MAGGIO:
-

GIUGNO:
-

LUGLIO:
9. M. Bettini - Homo sum
10. A. Trollope - La vita oggi

AGOSTO:
11. M. Bettini -Homo sum. Essere "umani" nel mondo antico.
12. B. Yoshimoto - N.P.
13. B. Yoshimoto - Sonno profondo
14. B. Yoshimoto - Tsugumi

NOVEMBRE:
15. S. King - Billy Summers
16. S. King - Guns. Contro le armi
17. A, Trollope - Il cugino Henry

DICEMBRE:
18. B. Yoshimoto - Su un letto di fiori
19. A, Trollope - Natale a Thompson hall

Edited by -Bobbi- - 30/12/2021, 17:20
view post Posted: 30/12/2020, 21:36 Buzzati, Dino - Il grande ritratto - La nostra piccola biblioteca
Letto nella giornata di oggi come ultimo libro dell'anno.
All'epoca ebbe recensioni piuttosto negative, ma credo di poter dire che a influenzarle fu piuttosto il genere del romanzo che la qualità dello stesso. A me Buzzati piace molto, ma non sono viziata dalla simpatia nei suoi confronti quando dico che è un gran bel racconto. In nuce contiene già la premessa del di poco posteriore Un amore, sebbene quest'ultimo sia quasi un romanzo realista, mentre Il grande ritratto è fantascientifico. La fantascienza, si sa, in Italia non è mai stata considerata, almeno fino a tempi abbastanza recenti, un genere degnamente e compiutamente letterario, di sicuro non negli anni 60.
La prima parte, sebbene alimenti un clima di attesa peraltro piuttoso "claustrofobico", effettivemente non è eccezionale e risente non poco di un'atmosfera kafkiana (nella gerarchia rigidamente ignara di se stessa, nel muro di incomprensibilità che circonda il protagonista), tanto che si comincia a pensare che il racconto finirà senza sapere effettivamente quale sia il mandato del protagonista, invece la svolta è improvvisa e abbastanza radicale.
A me il tema (molto attuale) piace molto, ma Buzzati lo declina in modo inaspettato e (per i tempi, soprattutto) originale.
Il finale è forse eccessivamente frettoloso, ma pensandoci bene non saprei dire cosa si potesse fare di meglio.
Io lo consiglio
12903 replies since 15/12/2010