Appena prima del lockdown partecipai con la mia prima ad un incontro tenuto da un'associazione di bibliotecari della mia provincia che si occupa di promozione della lettura e si concentra su libri per adolescenti e giovani adulti. Detta così, avrebbe dovuto interessarmi poco, invece è stato un incontro molto bello. Tra i libri consigliati, di cui si forniva in genere l'inizio della storia, c'era questo, One.
Le protagoniste sono Tippi e Grace (chiamate così dai loro genitori appassionati di Hitchcock), due gemelle siamesi, unite dalla vita in giù. Per quasi tutta la loro esistenza sono state educate in casa, ma improvvisamente i fondi vengono ridotti e non consentono più di istruirle a domicilio, ma solo di pagare la retta per una scuola (peraltro ben frequentata). Quindi le due sedicenni si trovano improvvisamente proiettate all'esterno, in un liceo, un posto difficile anche per due ragazze "normali". La famiglia consta di un papà, ubriacone e fallito, di una madre che lavora duramente, di una sorella minore, da loro soprannominata Drago, con una passione sfegatata per la danza classica e la disperata dicotomia tra l'amore verso quelle due sorelle speciali e la necessità di prendere fiato da quella famiglia così problematica. Ad un certo punto, però, la madre viene licenziata e la situazione si fa difficile, mentre una delle gemelle un giorno sviene a scuola...
One è un romanzo bellissimo, caldo, avvolgente come una spira di benessere, poetico, intimo, scioccante, commovente, tutto assieme. E' scritto quasi in versi, come se fosse una lunga canzone d'amore (cosa che sulle prime mi aveva un po' destabilizzato, invece la lettura è stata scorrevolissima). Evita banalità e retorica sul tema e, alla fine è un romanzo sull'amore, sull'adolescenza, sulla voglia di crescere, sulla difficoltà di vivere che poi è di tutti, sul crescere e sul decidere di sé stessi e delle persone che si amano. Un romanzo davvero consigliato, una piacevolissima sorpresa.
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