Posts written by taksya

Titolo Il nodo Windsor
Titolo originale The Windsor Knot
Autore S.J. Bennett
Serie Her Majesty the Queen Investigates #1
Traduttore Monica Pavani
Genere giallo, spionaggio
Paese U.K.
Lingua inglese
Prima edizione 2020
Edizione italiana 2021
Editore italiano Mondadori
Pagine 352
Trama
È un mite inizio di primavera al castello di Windsor e la regina Elisabetta si sta preparando per le celebrazioni del suo novantesimo compleanno. Le attività tuttavia sono bruscamente interrotte non appena il giovane pianista russo che ha deliziato gli ospiti la sera precedente viene ritrovato cadavere, completamente nudo, appeso in camera sua con la cintura della vestaglia. Quando le indagini si concentrano sulla servitù, la regina capisce che la polizia sta seguendo la pista sbagliata. Con l'aiuto dell'inesperta ma solerte assistente Rozie Oshodi, appena assunta dopo una breve carriera come bancaria e tre anni trascorsi nella reale artiglieria, Sua Maestà decide di vederci chiaro, dando finalmente spazio alla grande passione che coltiva segretamente fin da ragazzina, quella dell'investigazione.

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La sola cosa originale in Il nodo Windsor è l'ambientazione. Avere tra i protagonisti principali Elisabetta II è di certo una novità e tutta la parte che gira attorno alla Sua persona, ai rituali di Corte, alle attività private e sociali della Regina e dei suoi collaboratori è interessante e, presumo, attendibile.
La storia gialla, tra omicidi e spionaggio, è invece raffazzonata, con indizi buttati un po' a caso e uno spiegone finale da parte degli investigatori che non soddisfa e rende la figura della Regina investigatrice quasi accessoria.
Elisabetta non indaga, fa raccogliere informazioni in giro, tira le somme e fa in modo che chi segue le indagini arrivi alle stesse conclusioni... che, fortunatamente, sono quelle giuste.
La protagonista della serie, Regina a parte, è Rozie Oshodi, la sua nuova assistente segretaria personale. Giovane, elegante, ex militare, di origini nigeriane, Rozie è quella che indaga in segreto, facendo poi rapporto al Boss e restando fuori dalle elucubrazioni della regnante, almeno fino a quando i poveri investigatori non presentano caso e soluzione a Sua Maestà.
Personaggio interessante, utile perché puoi anche utilizzare la novantenne Regina del Regno Unito (ecc, ecc...) come fulcro della storia, ma non puoi mandarla in giro a scoperchiare segreti o interrogare sospetti.

Vista la delusione su più livelli, il solo interesse per la vita di corte non giustifica altre letture.


2 / 5

Edited by Klart - 12/9/2022, 15:38

Nuovo audiodrama con Andy come protagonista, questa volta David Llewellyn mi è piaciuto.

Vincitore del concorso dedicato a Paul Spragg, è un ottimo racconto.
Speriamo che in BF adottino l'autore.

Titolo La Crociata dei Bambini
Autore Tullio Avoledo
Serie Metro 2033 Universe
Genere fantascienza
Paese Italia
Lingua italiano
Prima edizione 2014
Editore italiano Multiplayer.it
Pagine 349
Trama
Sono passati vent’anni da quando l’apocalisse atomica
ha cancellato la civiltà dalla Terra. Come le altre metropoli del pianeta, anche Milano è un cumulo di macerie in cui gli scampati alla distruzione sopravvivono sottoterra, nelle gallerie della vecchia rete metropolitana, divisi in comunità e perennemente in lotta per il controllo delle poche risorse disponibili. John Daniels, giovane seminarista ai tempi della catastrofe e già protagonista de
Le Radici del Cielo, dovrà cercare, fra le comunità che popolano la metro milanese, nuovi alleati per la sua crociata contro il Male. Daniels, infatti, ha una missione da compiere: distruggere con una bomba il disumano fanatismo che si è annidato tra i resti della cattolicità romana, nelle Catacombe di San Callisto. L’inattesa piega degli eventi, però, costringe il sacerdote a Milano per recuperare l’ordigno sottrattogli dai Figli dell’Ira, un nemico potente e crudele che terrorizza i gruppi di sopravvissuti della desolata provincia lombarda. Con La Crociata dei Bambini Tullio Avoledo aggiunge un tassello importante all’universo espanso di Metro 2033, fantascienti co mondo interattivo creato dallo scrittore russo Dmitry Glukhovsky.

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Dopo Le radici del cielo, Tullio Avoledo ritorna nel mondo di Metro 2033 creato da Dmitry Glukhovsky, per aggiungere un nuovo capitolo al lato italiano de mondo post catastrofe nucleare.
Seguiamo sempre le vicende di padre John "Jack" Daniels che, da Roma e dopo essere passato per Venezia, si ritrova in quel che resta di Milano.
Il non ricordare Le radici del cielo mi ha creato qualche difficoltà ma, più o meno, le vicende principali vengono raccontate ai nuovi personaggi e mi hanno permesso di seguire la storia.
Come sempre la fauna post apocalittica mi sembra esageratamente sviluppata considerando il breve periodo trascorso dalla catastrofe, mentre non stupisce che la nuova umanità (come nei capitoli russi) sia riportata nella barbarie.
Questa volta la storia si sviluppa seguendo le linee della metro, tornando su binari più classici, pur mantenendo un'atmosfera italianissima.
Molti riferimenti a luoghi familiari, personaggi un po' stereotipati, un finale che non finisce... preludio ad una terza parte, che dovrebbe chiudere il cerchio?

Si è lasciato leggere ma non ha colpito più di tanto, ai livelli di Metro 2034... forse sono i secondi capitoli ad essere generalmente più deludenti.


3 / 5

Partita depennando la A.

Primo boxset dedicato a Martha Jones.
Nella media, ma nulla di eccezionale.

Secondo romanzo ambientato nell'universo di Metro 2033.
Passabile, ma niente di trascendentale.

Pubblicato in concomitanza con il decimo anniversario della tragedia.

Non si tratta di non cogliere o apprezzare l'ironia di Paasilinna, leggo da sempre humor più o meno nero britannico o francese, dove la morte e le disfatte umane sono solo uno degli argomenti su cui costruire romanzi paradossali.
Ma la consequenzialità degli eventi narrati nel libro, la non caratterizzazione della massa dei suicidi (dalla quale emergono sì e no una mezza dozzina di caratteri, a loro volta macchiettistici), il tono maschilista di tutta la vicenda (probabilmente non voluto e retaggio della cultura... è una cavolata, ma leggere più volte del "svegliarlo le donne per cucinare", come se un branco di maschi non sapessero neppure mettere su un caffè o preparare un panino, mi ha dato fastidio), le situazioni assurde ma fini a loro stesse che si susseguono.
Il tutto mi ha dato l'impressione di essere una sorta di check list da spuntare, per arrivare al finale catartico (per i personaggi) ma del tutto scontato per me.
Probabilmente non ho la sensibilità per gradire l'autore, ma mi ha lasciato del tutto indifferente (non una risatina o una sorpresa) per tutta la lettura.

Ho sempre sentito parlare di Arto Paasilinna con toni entusiastici ma, dopo aver terminato Piccoli suicidi tra amici, posso dire di non esserne rimasta impressionata.
Non è l'ambientazione nordica, molto meno cupa di tanti thriller letti. Probabilmente voleva essere umoristico, anche se nero... fallimento, per quanto mi riguarda, su entrambi i fronti.
Sarà che, fin dall'inizio, sapevo benissimo che nessuno si sarebbe suicidato, se non per errore o svista del destino. Tutti i suicidi che ho incontrato, pochi per fortuna, non hanno mai pubblicizzato le loro intenzioni o chiesto apertamente aiuto mentre, dal primo all'ultimo, i vari personaggi non fanno altro che parlare e dimostrare che, di morire, non ne hanno veramente intenzione.
I personaggi, tranne una mezza dozzina, sono tutti mescolati sullo sfondo, citati a volte, ma mai con una personalità definita.
Non hanno una personalità neppure i pochi più citati, sembrano tutti macchiette bidimensionali, caricature di veri personaggi, per niente tragici o eroici.
Nonostante tutto il libro si lascia leggere, è breve e lo stile/traduzione non è pesante.
So che ne hanno anche tratto un film, ma non credo che lo guarderò, così come penserò due volte prima di leggere un altro libro di Paasilinna.


2 / 5

Deludente, rispetto alle odi lette rivolte all'autore

dalla A alla Z

A - Tullio Avoledo, La crociata dei bambini
B - S.J. Bennett, The Windsor knot
C - Andrew Caldecott Wyntertide
D - Bruce Dickinson, A cosa serve questo pulsante
E - Andreas Eschbach, L'occhio di Dio
F - Jasper Fforde, The Song of the Quarkbeast
G - Patricia Gibney, L'ospite inatteso
H - Grady Hendrix,Paperbacks from Hell
I - Eric Idle, Always Look on the Bright Side of Life
J - Billy Jensen, Chase Darkness with Me: How One True-Crime Writer Started Solving Murders
K - Dean Koontz, Forever Odd
L - Douglas Lindsay, The Cutting Edge of Barney Thomson
M - China Miéville, Perdido Street Station
N - Scott Nicholson, After: the echo
O - Peadar Ó Guilín, The Call
P - Douglas Preston, Blue Labyrinth
Q - Kwei Quartey, The Missing American
R - Mordecai Roshwald, Livello 7
S - Dan Simmons, Drood
T - Frank Tayell, Work. Rest. Repeat.
U - John Updike, The Witches of Eastwick
V - Jules Verne, Voyage au Centre de la Terre (Viaggio al centro della terra)
W - Charles "Tex"Watson, Manson's Right-Hand Man Speaks Out
X - Diana Xarissa, Aunt Bessie Assumes
Y - Kyūsaku Yumeno, Bottled Hell
Z - Joseph Zuko, The infected


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Edited by taksya - 9/2/2022, 15:45

Nel 2014 avevo dato quattro stelle e commentato quanto segue...

A questa rilettura non riesco a dare più di tre stelle.
Il canovaccio è sempre quello, Castore che minaccia qualcosa (che sia andarsene o altro) e il resto degli schiavi/liberti di casa che si rivoltano,Pomponia con le sue attività sociali e gli omicidi misteriosi.
Più storie che si intersecano tra loro e vengono risolte all'ultimo minuto, lasciando più spazio al gossip che alle indagini vere e proprie.
È sempre un piacere leggerlo, ma ogni storia sembra sempre più simile alla precedente.


3 / 5

Quindicesimo Volume per Publio Aurelio Stazio e le cose si fanno ripetitive, ma le indagini ancora reggono e la lettura è sempre gradevole.

Secondo volume per il giovane War Doctor, con la Time War impazza e storie poco circonvolute.

Primo audiodrama del 2022, finito con fatica a causa del caos nella storia.
Manca ancora una parte, speriamo recuperi.

Grazie a entrambi.