Stephen King, Le notti di Salem
TramaUno scrittore torna nel villaggio della sua infanzia, conosciuto come 'Salem's Lot, per esorcizzare una terribile esperienza vissuta da ragazzino a Casa Marsten, un misterioso edificio che domina il paese. Ma chi è il sedicente signor Barlow, il nuovo proprietario della dimora? Perchè la sua presenza è percepibile solo dopo il tramonto? E che cosa sta succedendo ai pacifici abitanti della cittadina? Un geniale intreccio tra quotidianità e orrore, un racconto gistrale sulle nostre paure più profonde, sconfinate e irrazionali, dove il male affiora riga dopo riga, in un crescendo inarrestabile.
Recensione personaleOramai mi potrei definire un appassionato di Stephen King, complice anche il fatto che nel forum abbiamo preso la malsana idea di leggere tutti i suoi libri (sarà un virus?). Quelle che possono essere le mie impressioni mi piace viverle insieme a voi per cui comincio: la prima cosa che si nota subito è la maestria nella descrizione dei luoghi e, ancor di più, dei personaggi, di tipo introspettivo, mettendo a nudo tutto il loro carattere ma anche i loro sentimenti, le loro ansie e, soprattutto, le loro paure. E il bello è che, conoscendo la trama, sai che prima o poi arriva il momento di distacco dalla realtà, il momento in cui tutto si trasforma, ma quel momento non è netto, non preciso, non ben delineato ma arriva pian piano, come una grossa sfera pesante che rotola su un pendio non molto ripido, prima piano poi sempre più veloce, poi non lo puoi più fermare! Ed è così che avviene con King: la situazione è normale all'inizio, ma aleggia nell'aria un qualcosa di insolito, un filo nascosto che inizialmente è sempre nelle pieghe psicologiche del protagonista e tu pensi "è tutto nella sua testa", ma poi la realtà si nasconde, arretra, il sipario si alza, e il terrore e l'oscurità spuntano fuori, e tu non puoi far altro che continuare a leggere le pagine , sbigottito, impaurito e ammaliato dalle lettere che ti scorrono sotto gli occhi.
Un altro punto che mi piace molto è la sua idea del male: il male non è solo nella persone che lo commettono ma resta nei luoghi in cui è avvenuto, come un vapore che penetra nella carta e la impregna, la solleva; il male diventa un'entità fisica, si impersona nelle cose e le anima, ed è in grado, come un insidioso virus, di contagiare tutti, nessuno escluso...
... dormirete ancora stanotte??? ....
:oh:
Voto 8