Trama da Amazon: Nel discorso pubblico italiano e internazionale c’è una formula che ritorna costantemente: «la Germania ha saputo fare i conti con il nazismo». Se però andiamo a verificare quanto c’è di vero in questa frase, ci accorgiamo quanto il passato nazista abbia condizionato il lungo dopoguerra tedesco, generando una tacita e continua tensione, ma producendo solo occasionalmente effettive prese di responsabilità. In questo libro scopriremo come, dopo decenni di oblio e di silenzio interessato, si è cominciato ad affrontare questo tema. Soprattutto dopo la riunificazione del 1990, quando la rielaborazione dei crimini nazisti si fa strumento di unità politica e collettiva. Il periodo della Guerra fredda, invece, si distingue per la mancata riflessione sul passato; un passato sospeso, spesso rinnegato. Partendo dalle rovine della Germania post-bellica, passando per i movimenti studenteschi del ʼ68 e arrivando ai memoriali odierni, queste pagine raccontano biografie chiave, vicende emblematiche e dibattiti esemplari. E mostrano che ‘i conti’ sono stati fatti, sì, ma solo in parte e, forse, troppo tardi.
Recensione: Tommaso Speccher, La Germania si che ha fatto i conti con il nazismo: Complimenti all’amico e concittadino Tommaso Speccher!
Il libro ha mantenuto tutte le aspettative che avevo dopo aver ascoltato la presentazione di Tommaso alla libreria Arcadia, poche settimane fa.
Le analisi precise, basate sugli studi compiuti dall”autore nei suoi 15 anni berlinesi, fanno riflettere sul secondo dopoguerra tedesco e su tutte le implicazioni che la stessa storia della Germania ha avuto anche sul resto dell’Europa.
Mi sono piaciuti molto gli approfondimenti su alcune figure chiave, sulla loro opera ed il loro esempio e su alcuni studi che hanno influenzato il dibattito sui crimini nazisti. Penso a “la questione della colpa” di Karl Jaspers, al lavoro di giudice e giurista di Fritz Bauer, a quello dei politici come Willy Brandt e Helmut Kohl.
Inutile dire che non conoscevo gran parte delle vicende riportate da Tommaso e su altre ne avevo una vaga idea. Reputo che si tratti di una lettura preziosa, che fa riflettere ed anche arrabbiare, dove ci rende conto di quanti criminali siano rimasti impuniti ed abbiano assunto posizioni di vertice nella vita politica e/o lavorativa della Germania, negando rilievo invece a figure importanti, ad esempio, di quella che è stata la Resistenza tedesca al regime dittatoriale. Al riguardo, mi piace molto il riferimento, che si trova nelle ultime pagine del libro, alla storia di Erika von Brockdorff, oppositrice della follia nazista barbamente decapitata nel 1943, la cui vicenda viene ricordata dalla figlia che Tommaso ha avuto modo di conoscere.
Leggete questo libro scritto in maniera chiara e precisa, non ve ne pentirete, anzi vi farà riflettere e capire quanto sia fondamentale riflettere sul passato per evitare errori nel presente e nel futuro.
Voto 9/10
Edited by Lulysa - 1/3/2024, 21:42