Il libroHa dodici anni e al mattino andrà sposa.
Lei e la madre sono sdraiate sullo stuoino, abbracciate: «Il giorno piú triste nella vita di una ragazza è il giorno del matrimonio» dice la madre. «Poi, se Dio vuole, le cose migliorano». Dopo la morte del padre, lo zio le ha trovato un buon partito. Un vedovo con un figlio di due anni. Come lei, appartiene a una famiglia di cristiani. Perché sia disposto a prendere in moglie una ragazzina senza dote non è dato sapere, ma si mormora che la famiglia sia afflitta da una strana maledizione: in ogni generazione almeno una persona muore affogata. E, nel Kerala, l’acqua è ovunque. Lí, il monsone nutre non soltanto la terra, ma anche il corpo e l’anima, creando una particolare alleanza con la terra, con Dio, con la vita. E chi non rispetta questo patto con l’acqua, che collega tutti nel tempo e nello spazio, è perduto. La giovane sposa viene accolta con affetto nella nuova famiglia e, nell’arco della sua lunga e straordinaria vita, non soltanto conoscerà la gioia di un grande amore e il dolore di infinite perdite, ma sarà testimone di cambiamenti epocali, attraverso i suoi occhi e quelli dei suoi discendenti.
Il commentoBello. Certo lunghetto, certo in certi momenti ti chiedi "Ma questo tipo è utile? Lo ritroverò nella narrazione?" e certamente ci sono tantissimi personaggi con nomi impossibili, così come tantissimi termini malayali (spero di aver azzeccato il termine) che non hanno traduzione ne spiegazione, ma che poi si capiscono per il contesto. Ma a me tutte queste cose non hanno dato alcun fastidio, anzi, posso dire che questo libro mi ha catturato dall'inizio e facevo fatica a posarlo nonostante il bruciore agli occhi o gli ardormentamenti temporanei a tarda notte. E ancora me lo sento risuonare nella mente, anche se ho iniziato un nuovo libro. E' la storia di una famiglia a partire da una bambina di dodici anni a cui è morto il padre e lo zio le trova subito un marito. Ecco il fenomeno delle spose bambine che esiste ancora oggi in certi luoghi un po' arretrati del mondo. Ed è bellissimo il passaggio dei dubbi del marito quarantenne che non si sente di prendere in sposa una bambina. Poi la cosa funziona e questa bambina diventa il fulcro di tutta la narrazione.
Questa vicenda si intreccia con quella di un giovane medico scozzese che va in India perchè in patria non c'è posto per lui che non è di buona famiglia. Dopo tutta la seconda parte dedicata a questo medico, poi scompare e riappare ogni tanto, incidentalmente. Solo alla fine si rivela tutta la sua importanza nella vicenda.
Si incontrano fatti storici alternati ad altri inventati, quadri con una certa carica comica (la riunione religiosa annuale con la traduzione "creativa" delle parole del prete), passaggi veramente tragici, e non sono proprio pochi, parti veramente struggenti. C'è anche un pizzico di magia, un fantasma ed un elefante molto particolare. In tutto questo una sorta di maledizione che colpisce la famiglia in questione, un tributo di vite all'acqua. La bimba, diventata adulta e poi vecchia, lo chiama "Il Morbo". E non sbaglia, ha una spiegazione e sarà l'ultima della dinastia a capire e rivelare.
E poi ci sono amori, contrastati, tribolati, disperati. E finisce con un'immagine dolcissima e struggente. Veramente bello.
Un'avvertenza: l'autore è medico (ha studiato a Madras), quindi le cose mediche, autopsie, sintomi, evidenze, sono molto ben descritte. Può infastidire. Ma è comunque un libro consigliabile.
Edited by Lulysa - 8/2/2024, 09:22