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Rovelli, Carlo - Buchi bianchi

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view post Posted on 14/6/2023, 17:32
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Rovelli-Carlo-Buchi-bianchi



Trama da Amazon: « Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri, che pullulano nell’universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po’ più in là...? ».

Recensione: Ho letto molti libri di Rovelli e non potevo lasciarmi scappare questo, soprattutto perché parla di una teoria relativamente nuova - l'esistenza di buchi bianchi, appunto - su cui Rovelli stesso e altri stanno lavorando da qualche anno.
Tuttavia, è un libro che ha ricevuto un certo numero di critiche, perché, a seconda dei recensori, troppo tecnico o troppo poco; e poi cosa c'entrano tutte quelle citazioni dantesche, dannazione?
Beh, il libro è per i tipi di Adelphi, che non è mai stata una casa editrice dedica a pubblicazioni scientifiche in senso stretto, anzi proprio perché pubblica con essa, il libro contiene (come del resto altri del medesimo autore) ciò che è lecito aspettarsi da queste premesse: è un impasto meraviglioso di scienza, letteratura, filosofia, umanità come in molti suoi libri. Rovelli mi fa ben sperare che qualcuno raccoglierà la sua eredità e si batterà per considerare idiota - come in effetti è - la dicotomia tra sapere umanistico e scientifico, in quanto è tutto (e la parte finale di questo libro lo testimonia) sapere umanistico, nel senso di "Homo sum, humani nihil a me alienum puto" (sono un essere umano e non ritengo estraneo a me niente che sia umano).
La parte finale, in cui parla del processo della conoscenza inserito nella consapevolezza che non siamo altro dalla natura, dal cosmo, dalle cose, ma siamo esattamente tutto ciò e anche di più, è veramente emozionante.
E dunque che dire a proposito del tema principale del libro, cioè i buchi bianchi? La spiegazione non è agilissima, perché una tale materia si presta solo fino a un certo punto a essere ridotta per la divulgazione a profani; per me, che sono da tanti anni lettrice di libri di fisica teorica, è stato ben comprensibile. Per altri potrebbe essere un filo più ostico, però...ci sono i disegnini! E sono molto molto utili.

Edited by Lulysa - 29/2/2024, 19:03
 
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view post Posted on 14/6/2023, 20:01
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Bomba d'acqua

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CITAZIONE (-Bobbi- @ 14/6/2023, 18:32) 
... considerare idiota - come in effetti è - la dicotomia tra sapere umanistico e scientifico, ...

Una simile dicotomia esiste più che altro in campo pedagogico, e nasce a mio avviso dalla necessità di decidere se formare una persona che sa "poco di tutto e tutto di niente", quindi dotata di un sapere e soprattutto di una capacità di indagare la realtà di tipo "eclettico", oppure una persona che sa "tutto di qualcosa e nulla di tutto il resto", dotato quindi di un sapere e di una capacità di indagine di tipo specialistico.

Almeno a parole il sistema scolastico italiano negli ultimi 50 anni si sarebbe orientato ad un concetto di formazione più ampio e flessibile che non la mera formazione di "specialisti", peccato che (almeno a giudicare dai risultati) le intenzioni siano rimaste tali, e che si sia persa la capacità di formare le figure specialistiche che il mondo del lavoro richiede senza riuscire a raggiungere l'obiettivo di formare "cittadini migliori", in grado di partecipare attivamente alla vita pubblica (tale sembra fosse l'intenzione delle nostre classi politiche).

Tutto ciò si sarebbe dovuto realizzare aiutando l'individuo a sviluppare le proprie capacità oltre ad acquisire conoscenze, intendo capacità come quella di indagine, il pensiero logico, la capacità di analisi, di sintesi ecc ecc e sembra che anche in questo la scuola vecchio tipo non fosse poi tanto peggiore.

Il fatto è che ad un sacco di ragazzi nell' età della formazione non importa un bel nulla di sviluppare capacità simili, comunque non di più di quanto gli importi sviluppare conoscenze più o meno specialistiche e che, persa la motivazione principale della scuola tradizionale (=acquisire una capacità professionale per entrare nel mondo del lavoro) di diventare "cittadini brillanti" solo per partecipare attivamente alla vita pubblica gli importi ancor meno. In compenso sono abbastanza svegli da rivendicare che sia chi si occupa della cosa pubblica ad occuparsi di loro piuttosto che il contrario.
 
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view post Posted on 16/6/2023, 19:22
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Guarda, io a scuola ci lavoro e so che, nonostante le tantissime criticità, non è assolutamente vero che ai ragazzi non importi nulla di diventare bravi cittadini o di coltivare materie e conoscenze non finalizzate al lavoro. Anzi, a dire il vero, ai ragazzi, salvo quelli che non amano studiare perché amano da sempre lavorare (bontà loro!), non interessa affatto pensare al lavoro mentre sono a scuola. Sono spinti a farlo dall'incessante propaganda dei governi a considerare inutili le conoscenze (ovviamente: più si conosce, più e meglio si pensa e si scandaglia il reale) e a concepire la scuola come utile al lavoro, dal terrorismo psicologico di chi (ministri, la quasi totalità dei quali di scuola non sa nulla e loro lacché) prospetta scenari postapocalittici e cose simili.
Chi sta a scuola sa bene invece che questa retorica sui giovani ha rotto un po' le gonadi.
Non è neanche vero che la scuola italiana sia orientata a insegnare, male, un po' di tutto. Indubbiamente non è come le scuole estere, dove si abbandona lo studio di tutto ciò che non è inerente all'indirizzo di studio. Noi, mantenendo italiano e storia anche nei professionali, siamo diversi e direi per fortuna. Almeno non sforniamo gente che non sa chi è Napoleone (fatti veri da rinomati licei inglesi e tedeschi) a 18 anni. Se permetti, è davvero una cosa bellissima.
E' del tutto ovvio che la grande complessità del mondo contemporaneo obblighi a specializzarsi perché non si può conoscere tutto nel dettaglio. Ma questo ha poco a che fare con la suddetta dicotomia, perché se Rovelli può discettare di Anassimandro e di gravità e io posso insegnare la tragedia greca e capire l'equazione di Dirac (e sono mediocre in matematica) allora possono tutti, perché né io né Rovelli né chiunque altro come noi è speciale o diverso. Siamo normalissimi esseri umani. La dicotomia è generata a livello didattico da chi crede che sviluppare prima, nell'infanzia, una propensione per esempio linguistica rispetto a una matematica equivalga a dire che quel bambino non è portato per la matematica e automaticamente si molla un bel po' in quella direzione. Uno dei numerosissimi errori di pedagogisti e insegnanti delle primarie. Non è che per forza tutti debbano essere interessati a tutto, dico solo che a mio parere non esistono davvero persone negate per qualcosa, ma solo persone che sono state portate a negare una parte, magari non brillante ma presente, di sé stessi. Peraltro io non insegno alla primaria, per cui non potrei porre rimedio a ciò.
 
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view post Posted on 19/6/2023, 15:22
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Bomba d'acqua

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Apprezzo sempre il punto di vista degli "addetti ai lavori", colgo le frecciate alla politica (immagino che espressioni come "incessante propaganda" e terrorismo psicologico" siano volutamente iperboliche, comunque, anche se non lo fossero, ok, è il tuo punto di vista), ciò che mi preme concludere è che il punto di vista di chi un certo mondo lo vede dal fuori, per quanto limitato e spesso confuso, è l' unico spunto che abbiamo per non diventare, noi che in quel mondo ci stiamo dentro, autoreferenziali.
 
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view post Posted on 19/6/2023, 16:37
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Tempesta tropicale

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Anche a me Buchi bianchi é piaciuto molto, soprattutto per la descrizione del processo creativo dello scienziato.
Davvero bello!
 
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view post Posted on 24/6/2023, 07:39
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Oui, c'est moi

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Avevo provato a leggere un precedente libro di Rovelli (non chiedetemi il titolo perchè non lo ricordo), ma stavo facendo una enorme fatica (io e la matematica viviamo su 2 opposti pianeti), ma la curiosità di riprovarci è sempre lì, magari stavolta mi andrà meglio. :mpmuu: fingers crossed!
 
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view post Posted on 3/7/2023, 19:16
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CITAZIONE (phra @ 24/6/2023, 08:39) 
Avevo provato a leggere un precedente libro di Rovelli (non chiedetemi il titolo perchè non lo ricordo), ma stavo facendo una enorme fatica (io e la matematica viviamo su 2 opposti pianeti), ma la curiosità di riprovarci è sempre lì, magari stavolta mi andrà meglio. :mpmuu: fingers crossed!

Devi provare a leggere Sette brevi lezioni di fisica, lì non c'è quasi niente di tecnico
 
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Leah‚
view post Posted on 6/7/2023, 08:04




Anche io ho letto questo libro quest'anno! Forse non semplicissimo nella sua parte tecnica, ma sicuramente interessante e pieno di esempi e schemi che aiutano a comprendere.. poi oh, io penso che la curiosità sia legittima, anche se non si capisce tutto quel "qualcosa" che si capisce ha già il suo valore!
Mi è piaciuta tantissimo proprio la capacità di mettere insieme scienza e letteratura, un gesto azzardato forse, ma come dicevi tu Bobbi secondo me geniale proprio nel far capire che non è vero che chi ama la scienza non può amare Dante!

Non ho ancora letto altro di Rovelli (ho un libro che si chiama mi sembra "L'Universo non è come ci appare"), ma di sicuro lo farò.. dopo la scomparsa Stephen Hawking mi mancavano questi libri di astrofisica per quasi-neofiti!
 
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view post Posted on 22/2/2024, 14:24
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Commento di Gwenog

Stavolta sono stata un po' troppo ottimista: ascoltarlo in audiolibro camminando non è stata una grande idea; per quanto chiarissimo sia Rovelli nell'esporre e meraviglioso Paolo Cresta nel leggere, è un'impresa titanica star dietro a tutto per una che in fisica è sempre stata una capra... ma per fortuna se ne rende conto pure l'autore, che ogni tanto butta lì un "se non vi è chiaro, non preoccupatevi". Ok, non mi preoccupo :sorriso1:
 
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view post Posted on 25/2/2024, 09:04
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Tsunami spaventoso

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Anche io ho ascoltato L'ordine del tempo in audiolibro :lol:
 
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view post Posted on 29/3/2024, 16:22
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Giornata di sole

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Un libro che è davvero un piccolo grande saggio da uno dei più apprezzati fisici italiani.
 
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