Giornata di sole
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| Il romanzo, ascrivibile al genere fantasy d’ambientazione tardo-medievale, presenta preponderanti risvolti intimistici e riflessivi, con cui si analizzano le contraddizioni tra il singolo, i suoi pensieri, la sua personalità, le sue aspirazioni, e la collettività, imperniata su valori e tradizioni condivise e fortemente accentranti. I processi storici relativi alla formazione di una società e delle sue fondamenta ideologiche vengono messi in evidenza: i principi religiosi e politici svolgono il ruolo di collante tra i membri del popolo, il quale si identifica in un sistema concettuale consolidato e vetusto, che offre protezione, conforto e la prospettiva di un premio dopo la morte secondo quanto si ha compiuto in vita per la patria e quanto si ha affinato il proprio spirito. Tali pensieri egemonici, che inneggiano a una civiltà e a principi declamati quali i migliori a cui aspirare, sono davvero gli unici concepibili? Un quesito che si insinua gradualmente nella mente del protagonista, estremamente duttile e critica, e che viene formulato anche da alcuni movimenti progressisti che cominciano a destabilizzare l’Impero. Altresì, un ruolo preponderante nel romanzo è svolto dalla paura: una sorta di personaggio invisibile e onnipresente, rappresentato da un’entità al limite tra effimera astrattezza e violenta materialità. Essa rappresenta tanto la dualità mente-corpo, quanto la tirannia che le paure esercitano sull'uomo. Alla luce di quanto suddetto, il libro si propone di veicolare critiche e tematiche strettamente attinenti alla realtà storica e umana, sfruttando elementi estremizzati dal contesto fantastico per esaltarne le problematiche, attraverso una materia che rimanga gradevole e intrigante. Pertanto, il romanzo si offre a un target vasto e molto diversificato, a partire dall’età adolescenziale.
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