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De Vigan, Delphine - Le gratitudini

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view post Posted on 17/10/2022, 08:30
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Tifone apocalittico

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De-Vigan-Delphine-Le-gratitudini

Le gratitudini, Delphine de Vigan



Trama

Michka sta perdendo le parole. Ora che le lettere e i suoni si agitano nella sua testa in un turbinio incontrollabile, l'anziana signora deve arrendersi all'evidenza: ha bisogno di un nuovo inizio. Nella casa di riposo in cui si trasferisce, a Michka rimangono le visite di Marie, un'ex vicina che da bambina passava molto tempo con lei, e le sedute settimanali con Jérôme, un giovane ortofonista che la aiuta a ritrovare le parole. Saranno proprio loro a permetterle di realizzare un ultimo, importante desiderio: dire «grazie» a chi, tanti anni prima, compì il gesto più coraggioso. (da IBS)

Recensione personale

Una donna che si affaccia alla soglia della vecchiaia comincia a soffrire di afasia; le parole pian piano vanno via, si perdono nell'oblio e le uniche persone che le restano sono una ragazza che la donna ha accolto in casa da piccola, la sua vicina, salvandola da problemi ben più grandi con la madre depressa, e la speranza di ritrovare le persone che l'hanno salvata da piccola dalla deportazione. Un romanzo delicato, lieve nella scrittura ma profondo nei sentimenti...

Edited by Lulysa - 4/3/2024, 07:01
 
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view post Posted on 1/11/2022, 21:07
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Titolo originale: Le gratitudes
Traduzione di Margherita Botto

Immaginavo che dovesse essere uno di quelli che io chiamo "libro da un giorno": sono quei libri che mi premuro di leggere d'un fiato, in un giorno solo, dedicandomici, per non far passare spazi e tempo estranei tra le pagine, per non interrompere il flusso delle parole.
Michka che sapeva domare le parole grazie al suo lavoro, pagina dopo pagina le cambia, ne crea di nuove, le adatta a sè, alla nuova sè che la malattia le impone; Jerome e Marie che cercano di parare i colpi dell'avanzata dell'afasia, con gentile costanza. E in tutte le parole, i puntini di sospensione ed i silenzi, spuntano le storie di come fu salvata Michka durante la seconda guerra mondiale, di come Michka ha salvato Marie e di come Jerome, che porta con sè un dolore, apre la porta ad uno spiraglio di riparazione.
Michka perde pian piano le parole, ma non la tenace volontà di ricambiare con un "gratis" chi le ha permesso di vivere. L'andamento delle pagine mi pare che segni il progressivo perdersi della protagonista, inframezzato da incubi in cui le parole scorrono rapide e sciolte. Orrendamente buffo: nelle situazioni spiacevoli come può esserlo un incubo in un'anziana fragile, le parole accorrono ligie alla battaglia del dialogo, ma sono praticamente inutili, trattandosi di un sogno, mentre nella veglia le parole che sarebbero essenziali, fuggono via come gocce di pioggia sul vetro della finestra.
Procedevo nella lettura incrociando ogni dito affinchè il grande desiderio di Michka potesse avverarsi e nel momento cruciale in cui avrei voluto sapere
quali parole ha scritto a chi le salvò la vita anni prima,
confesso che lì per lì sono rimasta interdetta, ma poi ho pensato che era giusto così
quelle parole appartenevano solo a Michka e alla destinataria


Mi sono commossa e intenerita nel leggere questo libro; un po' perchè sono facile alla commozione, un po' perchè mi ha ricordato gli anni trascorsi ad accudire mia nonna allettata per via di un ictus, che vedevo di giorno in giorno regredire a quando era bambina, pur riconoscendomi come nipote: uno strano miscuglio temporale, una sorta di macchina del tempo impazzita che la faceva vivere in 2 tempi diversi contemporaneamente. E nella tenacia di Marie e Jerome rivedo un po' me che non volevo arrendermi ai pezzi di vita che mia nonna perdeva per strada.
Il coinvolgimento emotivo non mi ha fatto soffermare sullo stile della De Vigan, quindi non esprimo giudizi in merito, o forse l'autrice è stata così brava a narrare nel modo migliore questa storia, che la sua cifra stilistica è proprio scomparire dietro la narrazione, non disturbare chi legge, camminare a passi silenziosi per costruire la trama.

Gratis è la parola che Michka usa per dire grazie e mi sento di dire "gratis" a Mercoledì che ha proposto la lettura :occhiacuore:


Aserio, ho modificato la trama di Ibs che avevi inserito, mi pareva svelasse un po' troppo


Edited by phra - 1/11/2022, 21:36
 
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view post Posted on 3/11/2022, 13:08
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"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"

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aggiungo anche un mio breve commento, ora che sono certa di non influenzare gli altri lettori..
libro breve, che si legge in poco ma che lascia davvero molto.
Potentissimo il tema, trattato con sensibilità e dolcezza. Libro dolce, poetico, toccante: si muove in punta di piedi nella stanza delle emozioni.
Primo romanzo che leggo della De Vigan: la promuovo a pieni voti!
 
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view post Posted on 5/11/2022, 07:30
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Oui, c'est moi

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Anche io la promuovo a pieni voti e penso di recuperare gli altri suoi libri
 
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3 replies since 17/10/2022, 08:30   76 views
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