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| Questo libro è davvero estenuante! Ma nel senso buono, se così si può dire... Dopo averlo letto mi è difficile non pensare a Ray Garraty, il protagonista, ogni volta che vedo qualcuno correre per strada o il volantino di una corsa.. Perchè quella corsa l'ho vissuta anch'io, ho conosciuto la stanchezza, la spossatezza e il terrore! In un universo alternativo governato governato da una rigida dittatura militare comandata dal "Maggiore" viene organizzata ogni anno "la marcia". 100 marciatori che camminano fino a che non ne rimane uno soltanto. Le regole sono rigide: se esci dal percorso, sei congedato, se superi le 3 ammonizioni sei congedato, se la tua media va sotto le 4 miglia orarie (6 km ora circa) prendi un'ammonizione.. Sarebbe troppo facile se il congedo fosse una pacca sulla spalla e magari un "ritenta, sarai più fortunato" ed infatti non è così, ma è una fucilata (o più). Con Ray conosciamo gli altri partecipanti, le loro storie, conosciamo le implicazioni fisiche e psicologiche di una lunga privazione di sonno, di una marcia costante, di mancanza di cibo (ma non di acqua). Conosciamo il premio, tutto quello che vuoi per tutta la tua vita" e capiamo perchè tanti volontari accettano una morte certa contro quell'1% di possibilità. King riesce a descrivere tutto con una maestria incredibile. Ho sentito la fatica di Ray e la sua angoscia, la pazzia che lo circondava di una manifestazione atroce.. Davvero molto bello!
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