E venne il tempo della classifica libresca 2016.
Stavolta partendo dai "bassifondi" e andando a salire:
10) La moglie perfetta - Roberto Costantiniunico scrittore italiano presente nella mia classifica e per giunta ultimo, mi piacciono gli autori italiani ma quest'anno non ho avuto la fortuna di cimentarmi in letture particolarmente memorabili o forse ho alzato il livello specie in tema thriller
9) Il mosaico di Parsifal - Robert Ludlum
ho scelto probabilmente il più classico tra gli autori di spy story, gli intrecci complicatissimi e spesso inestricabili di Ludlum che alla fine mirabilmente si dipanano me lo hanno fatto preferire al più accessibile Silva...col quale comunque il genere è ben messo per i prossimi anni
8) Alex - Pierre Lemaitre
un autore imprescindibile, di quelli con i quali vai sul sicuro, ogni suo romanzo riesce a strapparti da qualunque altra occupazione.....il piacere di leggere Lemaitre è secondo solo a quello del "raccontare" di averlo letto
7) Nemesi - Jo Nesbo
impossibile non inserirlo, un maestro "vero" in un genere che pullula di maestri presunti, uno di quegli autori che una volta conosciuto non lo dimentichi e, soprattutto, non lo abbandoni più
6) Unbroken - Laura Hillenbranduna grande storia di guerra e, soprattutto, di uomini, per ricordare gli orrori della prima e comprendere fin dove possa spingersi la forza dei secondi
5) Suite francese - Irene Nemirowskyanche in questo contesto si parla di guerra ma vista dalla parte della popolazione civile, più che di atti eroici, di spirito di sacrificio qui si analizza l'animo umano che spesso non ne esce in modo trionfale.....da leggere per capire ma soprattutto per guardare dentro se stessi
4) Irene - Pierre Lemaitree fu così che Lemaitre con la sua doppia presenza fece fuori dalla mia personalissima graduatoria nientemeno che Peter May, Irene oltre ad essere un grande thriller è anche un'indimenticabile dichiarazione d'amore al genere....e quando si scrive di quello che si ama il lettore se ne accorge
3) Cime tempestose - Emily Brontë Al di là dell'essere comunque un classico di quelli difficili da non menzionare per spiegare questo terzo posto bisogna leggere cosa c'è al primo.....insomma, per chi ha avuto la bontà di giungere fin qui ancora un po' di pazienza
2) Dio di illusioni - Donna Tartt
semplicemente la mia scrittrice di romanzi ideali, starei ore a leggerla se pure decidesse di pubblicare la lista dei detersivi da acquistare al supermercato....parafrasando una vecchia pubblicità dei miei tempi (quando Annibale addestrava gli elefanti o giù di lì) con quella penna può scrivere ciò che vuole
1) Jane Eyre - Charlotte Brontë
Regola numero 1:
mai leggere il romanzo preferito di tua moglie, avendola disattesa il dialogo che ne è scaturito di recente è stato, più o meno, questo:
"Hai preparato la tua lista dei migliori libri di quest'anno?"
"Veramente no, dovevo?
"Eh, direi! Cosa metterai ai primi posti?"
"Ma avevo pensato niente classici, insomma niente Jane Eyre e niente Brontë"
"Beh, se hai deciso di stilare una classifica dei migliori libri letti non puoi non mettere Jane Eyre!"
"In realtà non avrei nemmeno deciso, ad ogni modo se la faccio ci schiaffo dentro pure Jane Eyre"
"Certo, se hai deciso d'inserire Jane Eyre in classifica non puoi non metterlo al primo posto"
"In verità neppure questo avevo deciso, almeno non autonomamente, comunque ok primo posto Jane Eyre....se lo merita tutto"
Stabilito il primo posto mi son detto: "E Cime tempestose? Vogliamo fare proprio questo torto all'altra Brontë?"
E allora pure lei sul podio magari inframezzata dalla Tartt che forse c'azzecca poco con le due sorelle ma, insomma, giusto per dare quella spruzzatina di contemporaneità che non guasta.
Scherzi a parte Jane Eyre rimane un signor romanzo che si porta dietro l'indubbio pregio di far discutere ancora oggi, direi, senza volerne scrivere un'altra mini recensione (le ho praticamente disseminate per tutto il forum), che riesce nell'impresa di piacere alla quasi totalità delle donne senza, tutto sommato, risultare troppo urticante per gli uomini......e scusate se è poco.
Libro peggiore:
Malaparte, morte come me - Monaldi & Sorti
Più che il peggiore (non vorrei sembrare ingeneroso) è stato decisamente il più deludente, avevo aspettative altissime e alla fine della fiera mi sono trovato davanti ad una storia inverosimile ai limiti del puerile, gli autori mi sono parsi più attenti ad utilizzare pervicacemente termini desueti che non a dare al romanzo quel minimo di credibilità che a mio modestissimo parere avrebbe giovato.
Soprattutto una grande occasione persa, sempre a mio sindacabilissimo parere sia chiaro, tanto più visto il grande lavoro di ricerca svolto dai due romanzieri e che avrebbe probabilmente meritato sviluppi migliori di una sorta di polpettone gossip che in alcuni frangenti sembra scritto da Daniela Del Secco d'Aragona.....detto col massimo rispetto per Monaldi & Sorti.....e pure per la marchesa dai.
Un caro saluto e un augurio di un anno di letture gratificanti a tutti quelli che avranno avuto la bontà di giungere al fine di questa pappardella.
Un saluto e un augurio, se possibile ancora maggiore, a quelli che non se la saranno sentita.....sappiatelo, avete tutta la mia comprensione