https://www.google.it/imgres?imgurl=http:/...hDFwQMwghKAEwAQTrama: Frank Bascombe ha vissuto una vita non più avventurosa di quella di tanti altri americani. Giornalista sportivo, agente immobiliare, due matrimoni, due figli grandi che vivono lontano, molti traslochi. A sessantotto anni, Frank si è ritirato a vita privata, ha venduto la casa sull’oceano dove si era trasferito con la seconda moglie ed è tornato a Haddam, la città che forse racchiude il segreto di tutti i suoi dispiaceri.
L’uragano che un giorno d’autunno si abbatte sulla costa del New Jersey distruggendo la ridente stazione balneare dove Frank aveva creduto di poter esorcizzare i suoi fantasmi ne diventa in un lampo il principale evocatore. Il passato ritorna e parla con la voce di amici falsi, traditori o moribondi. Se la vita è davvero, come riflette Frank, “una questione di sottrazione graduale”, che altro ti resta quando una catastrofe naturale ti ha sottratto tutto, compresa la casa dove hai trascorso i migliori anni della tua esistenza? L’ultimo romanzo di Richard Ford è il bilancio, non privo di sorprese e di humour, di una vita che potrebbe non essere poi così diversa dalla nostra.
recensione: Se questo è stato il commiato di Frank Bascombe, allora sono un po’ deluso.
C’è sempre la profondità e la complessità (a volte pure eccessiva) delle riflessioni del protagonista, così come la precisa descrizione di alcuni aspetti della società americana. Però ritengo non sia all’altezza dei precedenti due romanzi della trilogia.
Mi trovo molto d’accordo con la teoria della vecchiaia come fase di “sottrazione graduale” e con le considerazioni sull’amicizia e sul matrimonio e a questo proposito ritrovo quel rapporto di latente antipatia e attrazione che ho per Bascombe, per il suo essere cinico e distaccato…forse perché temo di ritrovare quel che vorrei essere o che penso dovrei essere?
Citazione preferita “il matrimonio non è altro che una storia che ha la pretesa di essere l’unica storia”.
Arrivederci, Frank
Voto 7/10