Stephen King scrive Shining alla fine degli anni 70, ambientando l’opera in un hotel perché influenzato dal suo recente soggiorno con la moglie presso lo Stanley Hotel poco prima che questo chiudesse per la pausa invernale. Inizialmente la storia doveva essere ambientata in un parco divertimenti ma l’aspetto spettrale dell’hotel avviato alla chiusura temporanea ribaltò completamente l’idea dell’autore catapultando le vicende nell’inquietante e immaginario Overlook, sulle montagne del Colorado.
Jack Torrance – ex insegnante, scrittore in declino ed ex alcolista – cerca di mantenere la sua famiglia, la moglie Wendy e il piccolo Danny, scrivendo una commedia che però fatica a vedere la luce. Le insistenze del suo editore, la sete di alcol e gli sguardi accusatori della moglie non sono però di aiuto e in poco tempo Jack si ritrova con un blocco dello scrittore che gli arreca frustrazione e riaccende in lui una vecchia abitudine, gli accessi d’ira.
Jack decide, preso da un moto di apprensione per la sua famiglia, di mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro che potesse sfamarli in attesa che la sua commedia sbanchi al botteghino, trova così lavoro all’Overlook. L’Overlook, un famoso hotel sulle montagne del Colorado, nei tempi passati è stato ospite di molti personaggi famosi e ha visto accadere fatti gravi come omicidi e suicidi. Ancora più spaventoso è ciò che è successo alla precedente famiglia di custodi, padre madre e due figlie piccole…tutti morti, uccisi dalla follia….
La famiglia Torrance vive spesso momenti di instabilità non solo economica ma soprattutto emotiva, sono tutti mentalmente instabili a modo loro.
Wendy – moglie di Jack – è una donna modesta, la sua gentilezza e pacatezza sono estremamente marcate e si contrappongono in modo assolutamente evidente alla sua innata predisposizione all’autocommiserazione.
Danny Torrance è un bambino vivace, divertente e precoce che è nato in una famiglia troppo complicata. La sua grande caratteristica è la luccicanza, sente i sentimenti degli altri, i loro pensieri e se si concentra molto bene può comunicare telepaticamente con altre persone dotate dello shining. Danny ha un amico, il suo miglior amico, si chiama Tony ed esiste solo nella sua immaginazione. Tony all’inizio lo trasportava con la mente in posti meravigliosi dove lui poteva nascondersi e divertirsi mentre in casa si consumavano le classiche tragedie di chi ha genitori tristi e un padre alcolizzato.
Col tempo però, soprattutto nei pochi mesi precedenti al trasferimento all’hotel, Tony gli mostra immagini raccapriccianti, spaventose e spesso indecifrabili. Danny gli chiede di smettere e, quando Tony si fa più insistente, cerca di escluderlo dai suoi pensieri. Le allucinazioni però, se così si possono chiamare, si fanno più forti e una parola inizia a farsi strada nella mente di Danny, una parola indecifrabile e spaventosa: REDRUM. Cosa vuole dire Tony a Danny? Perché il bambino non riesce a staccarsi dalle immagini terrificanti che popolano la sua mente giorno e notte? Danny è sempre preoccupato per il suo papà, pensa sempre a lui e cerca di “sentire” i suoi sentimenti quando sono lontani. E proprio quando cerca di capire se il padre sta bene, arrivano le immagini terribili che lo fanno sentire in pericolo.
Il piano della famiglia Torrance per i cinque mesi di soggiorno all’Overlook, isolati dal mondo in mezzo alla neve delle montagne del Colorado, è quello di rinsaldare i loro legami e dimenticare le vecchie vicende che hanno lasciato tra loro fratture insanabili. La vita nell’hotel inizia in modo così semplice e divertente che nella mente di Wendy nulla può andare storto, Jack scrive come non ha mai scritto prima e Danny sembra non parlare più con il suo amico immaginario. Lei riesce a prendersi cura di tutti senza timori e la vista scorre lenta e piacevole come mai ha fatto da molti anni.
Prima di restare soli, il cuoco dell’hotel – il signor Halloran, anche lui dotato dello shining – intima a Danny di non avvicinarsi alla camera 217 per nessun motivo e lo rincuora dicendogli che tutto ciò che sentirà e vedrà durante il suo soggiorno sarà solo nella sua immaginazione e basterà volgere lo sguardo per farli sparire.
Jack inizia a bere alcol invisibile che un solerte Lloyd, ex cameriere dell’Overlook, gli serve con gentilezza al bancone del bar mentre gli spettri danzano nel salone e fanno festa come se non fossero mai morti.
Danny cede all’unico divieto che gli è stato dato e Wendy, in preda all’isteria, accusa Jack di aver fatto del male al figlio senza interrogarsi su ciò che succede intorno a loro.
Tutto precipita quando l’Overlook fa un’offerta irripetibile a Jack, uccidili tutti e diventerai il nuovo direttore dell’hotel dei morti.
Finalmente qualcuno che crede in lui, che non lo critica e lo stima.
Questa è un’offerta che non si può declinare. E’ così che inizia la caccia finale, quella in cui tutti sono in pericolo e tutti sono cacciatori.
Danny dà la caccia ai mostri, sicuro di poter vincere finché non si rende conto di essere lui stesso cacciato, da suo padre…
Wendy dà la caccia a Jack, sicura che lui sia impazzito.
Jack dà la caccia a moglie e figlio per poter ottenere un avanzamento di carriera e magari poter ballare ancora con quella bellissima morta che gli fa la corte…
Edited by Lulysa - 27/2/2024, 18:52