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 Oui, c'est moi
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| Beh, che dire? Che le realtà italiane sono diversissime tra loro. Ho la fortuna di conoscere bene le biblioteche di Pesaro, Cesena, Forlì, Forlimpopoli, e la mitica Sormani di Milano, nonchè la piccola biblio di quartiere dove sono volontaria. Di queste 6, ognuna ha regolamenti diversi, approcci diversi al lettore, personale più o meno competente, disponibilità; quindi non me la sento di dare un giudizio globale. Certo è che le biblio sono una risorsa fondamentale soprattutto per chi non può permettersi l'acquisto del libro. Vedo tanti extracomunitari e relativi figli che si servono delle biblio e le utilizzano con grande interesse.
Ecco su queste frasi del francese: "Nelle biblioteche italiane i lettori potenziali non entrano per tre grandi motivi…. non si aspettano che le biblioteche funzionino… non si aspettano di trovare il libro che cercano non si aspettano di essere trattati come dei lettori…" sono d'accordo. L'incentivazione alla lettura tramite le biblioteche non funziona, purtroppo o funziona in maniera minima....i pregiudizi sono radicati, come se andare in biblio non per esigenze di studio, fosse indice della vergogna di non poter comprare libri....e lo Stato si preoccupa molto poco delle biblio...
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