Devo dire che le "storpiature" che pare vadano tanto di moda ultimamente sulla figura classica del vampiro mi fanno un po' storcere la bocca.
Questo è forse l'unico neo che ho riscontrato nel romanzo.
Si tratta piuttosto di creature mostruose con determinati poteri che, fra l'altro, si nutrono di sangue, un miscuglio fra transformer, pipistrelli e chissà che altro..... il fatto che volino, che possano cambiare la forma del loro corpo, le pupille ecc ecc.
Però la trama è scorrevole, lo stile piacevole e i personaggi "entrano", sia i buoni che i cattivi.
Piuttosto netto lo stacco fra adulti e ragazzi, i primi quasi tutti da disprezzare, chi per un lato chi per un altro, si va dal fanatismo, all'ossessione, dal vizio all'assoluta mancanza di valori e/o sentimenti; in questa scarsità emerge soltanto un sentimento positivo, mai veramente sbocciato, che però aumenta di importanza proprio quando finisce male.... come è vero che ci si rende conto delle cose importanti solo quando si perdono!
Per contro, e forse proprio per l'inadeguatezza degli adulti, fra i giovani c'è disagio, affrontato in modo diverso da ognuno, ma comunque sintomatico.
L'unione fa la forza ed ecco che c'è l'immancabile trio di bulli che se la prende con i "perdenti", ci sono le vittime di turno, i vigliacchi che non si schierano ma si defilano, contenti di essere ignorati.
E fra i più grandi i teppistelli, col loro rifugio dove isolarsi dalle sofferenze del mondo adulto, dai genitori egoisti che non li capiscono, non li ascoltano, non leggono i segnali.
Tutto questo è uno spaccato di solitudine e realtà in mezzo a una storia di fantasia. E forse è proprio questo che non ti lascia abbandonare la lettura anche se.... diciamocelo... per noi amanti del vero horror, questi finti vampiri un po' hanno rotto