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Lindqvist, John Ajvide - Lasciami entrare

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KatieLaRochejaquelein
view post Posted on 7/2/2010, 14:39




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Lasciami entrare - John A. Lindqvist

Trama: A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l’inizio di una lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma anche c'è anche chi pensa all'opera di un serial killer.
Mentre nel quartiere si diffonde la paura, il dodicenne Oskar, affascinato dalle imprese dell'assassino, gioisce segretamente sperando che sia finalmente giunta l’ora della rivalsa nei confronti dei bulletti che ogni giorno lo tormentano a scuola. Ma non è l’unica novità nella sua vita, perché Oskar ha finalmente un'amica, una coetanea che si è appena trasferita nel quartiere. Presto i due ragazzini diventano più che semplici amici. Ma c’è qualcosa di strano in Eli, dal viso smunto, i capelli scuri e i grani occhi. Emana uno strano odore, non ha mai freddo, se salta sembra volare e, soprattutto, esce di casa soltanto la notte...



Recensione:Questa prima esperienza con un autore svedese è stata una piacevole sorpresa.
John Lindqvist ha un modo di scrivere molto raffinato e scorrevole. I suoi intrecci paralleli conferiscono al plot ritmo e coinvolgimento. Sembra di vederla... di toccarla con mano la telecamera che si sposta da un personaggio all'altro... Non si fa fatica ad immaginare il film anche per chi, come me, non lo ha ancora visto ( Il film è stato vincitore del prestigioso Tribeca Film Festival 2008 ed è uscito nelle sale italiane a gennaio 2009).
Questa è una storia di solitudine e di emarginazione. Come spesso accade nella solitudine ci si ritrova... è una condizione dell'anima in grado di attrarre...
I due protagonisti sono due calamite destinate ad attrarsi senza possibilità di rimedio... fanno parte dello stesso mondo pur non essendo affatto simili...
Oskar e Eli sono soli e nella loro solitudine si ritrovano. Il loro è un universo di disadattati, di fuori casta e per questo condividono lo stesso destino.
Ci sono molti temi in questo romanzo: pedofilia, bullismo, prostituzione, droga. Può sembrare strano, mail fatto che nella storia ci sia un vampiro passa quasi in secondo piano...
E' un romanzo di formazione malinconico e cupo, ma tuttavia realistico e lontano anni luce dai suoi concorrenti di oltre oceano. L'hanno definito "L'anti-twilight" per eccellenza ed è più che evidente il perché !!!! Non ci sono eroi... niente "belli e dannati" !!! Solo la cruda e orribile realtà che non riesce a piegare i sentimenti più importanti: l'amore e l'amicizia.
Ottimo romanzo, leggetelo !!!

Edited by Lulysa - 15/10/2023, 21:03
 
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Worthless
view post Posted on 7/2/2010, 15:13




Mi sembra veramente interessante, e penso di leggerlo prima o poi.
 
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Mara_z
view post Posted on 7/2/2010, 15:17




se vince il sondaggio saremo in diversi a leggerlo
 
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.:ApettaVale:.
view post Posted on 7/2/2010, 16:02




Aggiustato il titolo e inserito nell'indice ;)
 
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Worthless
view post Posted on 7/2/2010, 16:22




CITAZIONE (Mara_z @ 7/2/2010, 15:17)
se vince il sondaggio saremo in diversi a leggerlo

Vero, l'unica pecca è il prezzo decisamente alto :cry:
 
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Laura Palmer
view post Posted on 7/2/2010, 16:25




beh, ci sono pur sempre le biblioteche...a mali estremi :)
 
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Mara_z
view post Posted on 7/2/2010, 16:53




infatti io l'ho già adocchiato in biblioteca
 
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Worthless
view post Posted on 7/2/2010, 16:55




CITAZIONE (Laura Palmer @ 7/2/2010, 16:25)
beh, ci sono pur sempre le biblioteche...a mali estremi :)

È un'ottima idea, non ci avevo proprio pensato^^
 
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Mara_z
view post Posted on 24/2/2010, 10:03




Ciò che maggiormente mi ha colpita è la narrazione, nonostante costellata da descrizioni forti riesce ad essere sempre delicata e a raggiunge specialmente nella fase conclusiva momenti lirici e fiabeschi.

Oskar, protagonista dodicenne, vive con la madre separata, è il classico adolescente, è un ragazzo dotato di grande sensibilità, legge molto ed vittima dei bulli della scuola i quali riescono a farlo vivere in un clima di perenne tensione e paura, ed inoltre nessuno più gli si avvicina per paura di essere preso di mira, quindi Oskar è solo e soffre la solitudine e l'emarginazione nella quale vive.
Ma si sa, solitudine chiama altra solitudine ed è immediata l'empatia fra lui ed Eli, una bambina (?)strana che da poco è venuta a vivere con il padre (?) nello stesso complesso condominiale di Oskar, diventano amici con la naturalezza di qualsiasi bambino, Oskar una sera le presta il suo cubo Rubik e lei glielo restituisce perfettamente completato due giorni dopo.
Ma le "stranezze" di Eli non passano inosservate ad un attento osservatore quale è Oskar che mette piano piano in relazione questa strana famiglia, Eli e il padre, con gli avvenimenti inspiegabili e drammatici che iniziano a scuotere il quartiere.

I due non sono gli unici protagonisti, altri personaggi animano la storia, tutti importanti, a tutti viene dato notevole spessore, ma la vera protagonista assoluta secondo me è la Solitudine che è il denominatore comune di tutti i protagonisti.
E il motore della storia è la forza dell'amicizia, del sentirsi accolti da qualcun altro, Oskar infatti grazie a Eli ritroverà fiducia in se stesso, nelle proprie capacità, l'amore, l'amicizia sono una spinta pontentissima, ma questa amicizia per lui così importante e determinante non sarà senza dolore, Oskar lascerà il suo mondo segreto e fantastico di bambino per entrare nella vita reale di adulto, e qualcosa deve morire perchè qualcosa possa nascere e vivere ...
 
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Laura Palmer
view post Posted on 28/2/2010, 09:23




Ho apprezzato moltissimo questo romanzo, e l’avrei anche amato di più se non avessi visto il film (peraltro ignoravo che fosse tratto da un libro, allora), che comunque è fedelissimo al romanzo e molto ben realizzato.

Così ho avuto sempre davanti agli occhi i volti di Oskar ed Eli e il fatto di conoscere la storia non ha inficiato la lettura di questo bel libro.
E’ un libro crudele, in alcuni punti truculento, ambientato in una realtà contemporanea fatta di disagio, di perdita di identità, di difficoltà nei confronti degli altri, di debolezze umane, di miseria morale o di piccole furbizie. L’amore però non manca (anzi!): quello della madre di Oskar, che fa del suo meglio ma che è in ogni caso inadeguata, quello di Lacke per Virginia e di Virginia per Lacke, amore grande ma anch’esso mutilo, un fiore che stenta a sbocciare a causa delle paure e degli egoismi; l’amore malato di Håkan per Eli, e infine l’amore reciproco di Eli ed Oskar.

A me questo libro piace perché è molto più vicino all’idea di vero amore che ho io, che, nel corso degli anni, si è allontanato tantissimo dall’idea romantica di amore puro che sboccia improvviso e che rende il mondo migliore, che crea follia, ma sana. Secondo me spesso (non sempre, ma molto più frequentemente di quanto si creda) nella vita reale l’amore è generato da situazioni poco piacevoli, da disagio, da errore, da perdita, anche da azioni cattive. Non parlo di serial killers, ovviamente, ma di miserie spirituali in cui ognuno di noi potrebbe prima o poi incappare.


Non esistono neppure personaggi buoni e cattivi in senso stretto, semmai esistono personaggi deboli e personaggi forti, ma anche quelli che vessano Oskar sono ragazzini in preda alle loro miserie e difficoltà, insomma in questo libro ci sono azioni cattive ma manca, a mio parere, la cattiveria fine a se stessa, immotivata e perpetrata per il puro gusto di farlo. E questo, a dispetto dell’atmosfera cupa e del generale disegno sconfortante dell’opera, è un segno di speranza.


Come hanno detto altri, qui la vera protagonista è la solitudine, e non direi degli adolescenti, ma dell’essere umano in generale. Solitudine di fronte agli altri, di fronte al mondo, di fronte alla società, di fronte, penso, soprattutto alle proprie debolezze. Oskar ed Eli uniscono la propria solitudine e ne fanno una sola, ma che rimane tale (ovviamente non potranno relazionarsi ad altri).

Ho letto altri commenti secondo i quali alla fine il rapporto Oskar-Eli
SPOILER (click to view)
si configura come amicizia e non come amore perché si scopre che Eli era un maschio. Secondo me è una “stupidaggine moralistica”, prima era amore quando Eli sembrava una femmina, ora è amicizia…ma l’amore tra loro non è mai stato amore nel senso stretto e neppure però amicizia in senso stretto. E poi se vogliamo dirla tutta Eli si è trasformato in un’età in cui vige ancora l’indifferenziazione tipicamente infantile.

Rimane un interrogativo amaro sullo sviluppo delle loro vite:
SPOILER (click to view)
Oskar crescerà e diventerà un nuovo Håkan oppure si convincerà a diventare come Eli per non abbandonarlo mai?


E’ stato giustamente definito l’anti-Twilight, non perché scardini intenzionalmente il mondo patinato e da Bold and Beautiful in cui tutti sono belli, socialmente ineccepibili, e senza un (vero) problema al mondo, ma perché rappresenta un ‘umanità decisamente più vera, con personaggi realistici, plausibile persino nella figura del vampiro che ovviamente non esiste, almeno fisicamente: esiste però moralmente, e si nasconde in ogni persona che ama veramente...
 
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Mara_z
view post Posted on 28/2/2010, 11:18




CITAZIONE (Laura Palmer @ 28/2/2010, 09:23)
A me questo libro piace perché è molto più vicino all’idea di vero amore che ho io, che, nel corso degli anni, si è allontanato tantissimo dall’idea romantica di amore puro che sboccia improvviso e che rende il mondo migliore, che crea follia, ma sana. Secondo me spesso (non sempre, ma molto più frequentemente di quanto si creda) nella vita reale l’amore è generato da situazioni poco piacevoli, da disagio, da errore, da perdita, anche da azioni cattive. Non parlo di serial killers, ovviamente, ma di miserie spirituali in cui ognuno di noi potrebbe prima o poi incappare.

anche per me l'idea dell'amore non rientra nei canoni di fanciulle ingenue ed eroiche, e uomini senza macchia nè paura, non esiste questo tipo di umanità, le persone portano un personale bagaglio di contraddizioni, di piccole miserie e meschinità al pari di slanci generosi, e l'amore risponde sempre ad un bisogno, ad una compensazione a due facce della stessa medaglia, e soprattutto l'amore non vince tutto e tutti. Ecco perchè mi è piaciuto molto come viene rappresentato in questo libro, l'amore ha dei limiti, quelli che noi stessi abbiamo.

CITAZIONE (Laura Palmer @ 28/2/2010, 09:23)
Rimane un interrogativo amaro sullo sviluppo delle loro vite:
SPOILER (click to view)
Oskar crescerà e diventerà un nuovo Håkan oppure si convincerà a diventare come Eli per non abbandonarlo mai?

credo che questa sia la parte più fiabesca in assoluto, ma anche la più realistica, quella che ci trasmette la speranza, motore delle nostre esistenze
 
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Laura Palmer
view post Posted on 28/2/2010, 13:03




D'accordissimo con tutto quello che hai scritto...(saremo mica delle ciniche senza speranza? xD)
 
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Mara_z
view post Posted on 28/2/2010, 14:10




CITAZIONE (Laura Palmer @ 28/2/2010, 13:03)
D'accordissimo con tutto quello che hai scritto...(saremo mica delle ciniche senza speranza? xD)

chi lo sa! oppure magari siamo delle concrete idealiste :lol:

(grazie per l'opportunità di questa lettura, non l'avrei mai intrapresa se non nella circostanza di un GdL)
 
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view post Posted on 2/3/2010, 10:18
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The purple Witch

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Devo dire che le "storpiature" che pare vadano tanto di moda ultimamente sulla figura classica del vampiro mi fanno un po' storcere la bocca.
Questo è forse l'unico neo che ho riscontrato nel romanzo.
SPOILER (click to view)
Si tratta piuttosto di creature mostruose con determinati poteri che, fra l'altro, si nutrono di sangue, un miscuglio fra transformer, pipistrelli e chissà che altro..... il fatto che volino, che possano cambiare la forma del loro corpo, le pupille ecc ecc.

Però la trama è scorrevole, lo stile piacevole e i personaggi "entrano", sia i buoni che i cattivi.
Piuttosto netto lo stacco fra adulti e ragazzi, i primi quasi tutti da disprezzare, chi per un lato chi per un altro, si va dal fanatismo, all'ossessione, dal vizio all'assoluta mancanza di valori e/o sentimenti; in questa scarsità emerge soltanto un sentimento positivo, mai veramente sbocciato, che però aumenta di importanza proprio quando finisce male.... come è vero che ci si rende conto delle cose importanti solo quando si perdono!
Per contro, e forse proprio per l'inadeguatezza degli adulti, fra i giovani c'è disagio, affrontato in modo diverso da ognuno, ma comunque sintomatico.
L'unione fa la forza ed ecco che c'è l'immancabile trio di bulli che se la prende con i "perdenti", ci sono le vittime di turno, i vigliacchi che non si schierano ma si defilano, contenti di essere ignorati.
E fra i più grandi i teppistelli, col loro rifugio dove isolarsi dalle sofferenze del mondo adulto, dai genitori egoisti che non li capiscono, non li ascoltano, non leggono i segnali.
Tutto questo è uno spaccato di solitudine e realtà in mezzo a una storia di fantasia. E forse è proprio questo che non ti lascia abbandonare la lettura anche se.... diciamocelo... per noi amanti del vero horror, questi finti vampiri un po' hanno rotto :P


 
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Worthless
view post Posted on 2/3/2010, 11:17




Non sono molto d'accordo, perchè sarebbero finti vampiri? Certo ci sono cose che si discostano dalla tradizione, ma a mio avviso sono molti di più i punti in comune.

 
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44 replies since 7/2/2010, 14:39   775 views
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