Carroll, Lewis - Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie & Al di là dello specchio

Carroll, Lewis - Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie & Al di là dello specchio

Trama:

Come da titolo, la mia edizione (Einaudi Tascabili Classici) contiene entrambi i testi con protagonista la piccola Alice, ma il mio parere è molto discordante tra i due.
Se nel primo ho trovato piacevole il nonsenso, che ha acceso la mia fantasia e mi ha fatto passeggiare assieme ad Alice attraverso il Paese delle Meraviglie, il secondo mi è risultato per la maggior parte del tempo incomprensibile, non riuscivo proprio a figurarmi i paesaggi e le scene descritte dall'autore e mi sono davvero annoiata, al punto che la prima parte l'ho finita in un giorno, mentre per la seconda ho impiegato una settimana: non c'è minimamente paragone tra le due!
A mio parere non vale la pena di leggere Al di là dello specchio, rovina le atmosfere che si vengono a creare con la lettura precedente. L'unica nota positiva che vi ho trovato è stato ritrovare alcuni passaggi della trasposizione della Disney, come i fiori parlanti o la favola del tricheco e del falegname.
Una piccola nota negativa per la mia edizione: l'introduzione è illeggibile, noiosa al punto che sembra carta vetrata, e le note a piè di pagina il più delle volte sono totalmente inutili, l'unica funzione è quella di fermare il ritmo della lettura... Insomma, se volete leggerlo, cercatelo diverso dal mio!

Voto:
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie: 8/10
Al di là dello specchio: 5/10

Linkato

Edited by Lulysa - 16/10/2023, 10:31

Ho trovato l'Alice del libro una bambina non troppo simpatica... Alice nel paese delle meraviglie è comunque a tratti divertente, ma Attraverso lo specchio proprio no. Non aggiungo di più perché questo libro in generale non mi ha dato nulla.

Non ho altro da dire

credo che non sia una lettura semplice, ci sono molte filastrocche che sono parodie di poesie o canti tradizionali dell'era vittoriana o allusioni a personaggi dell'epoca, che per forza di cose non appartengono alla nostra cultura, a parte i giochi di parole e matematici che potrebbero essere appetibili per chi ha studiato filologia inglese ...

non so se vogliio sciupare i ricordi della mia infanzia, Alice è stata una delle "fiabe" che più ho amato insieme al "Mago di Oz" (già da piccola detestavo le varie principesse in attesa dei principi azzurri)

Alice è simpaticissima, a me piace moltissimo, curiosa, ma consapevole di se stessa, di chi è nella vita "reale" e pur trovandosi in situazioni "strane" non perde il suo aplomb per quanto possa una bambina di 7 anni, educata ad essere cortese con gli altri ...

Carroll è geniale, il senso dell'umorismo e del non-sense è spiccato, ed è un vero "eccentrico" come venivano definite le persone un po' irriverenti in epoca vittoriana ...

Attraverso lo specchio mi ha fatto decisamente rivalutare il libro nel complesso: l'ho trovato molto più divertente e con molta più logica legata alla partita di scacchi in cui si ha l'evoluzione concreta di Alice che da pedone



Forse Alice nel paese delle meraviglie mi sarebbe piaciuto di più se avesse avuto meno note che se da un lato integrano le informazioni a nostra disposizione, dall'altro rallentano la lettura ^^

Personalmente ho apprezzato molto di più Alice che Attraverso lo specchio, e questo è strano, dato che normalmente a me piacciono le letture "di senso". Alice nel paese delle meraviglie, invece, a mio parere va preso per quel che è: la celebrazione dell'irrazionale e del nonsense, l'inno al fantastico più sfrenato, la pura emozionalità e zero razionalità di un sogno trasportato nella realtà. Inoltre ho adorato i giochi di parole e il rovesciamento delle canzoncine della tradizione. Naturalmente se fossimo stati inglesi e soprattutto di quell'epoca avremmo apprezzato molto di più, tuttavia Busi è stato all'altezza del compito, non semplicemente traducendo ma trasponendo totalmente il testo, tant'è che l'uso delle note è ridotto al minimo.
Attraverso lo specchio ha sicuramente un senso, è presente un percorso vero, una specie di evoluzione, ma è piatto, le emozioni insesistenti, il divertimento latita quasi sempre (con qualche eccezione) e manca di quelle trovate brillanti della prima favola, di quello spirito arguto che spiazza.