Calvino, Italo - Marcovaldo

Ho ascoltato parte di questi racconti riuscendo a capire perché Calvino è veramente un genio, non certo per le cose cervellotiche che piacciono ai cosiddetti intellettuali convinti che un libro incomprensibile sia una genialata ed un libro comprensibile a tutti uno sciocco prodotto commerciale. Sempre che l'autore non abbia pubblicato anche qualcosa di incomprensibile, nel qual caso sembrano disposti a perdonarlo.

Edited by sacha71 - 25/7/2018, 06:50

Sulla pedanteria (vera o supposta). Leggo su wikipedia che alcuni racconti erano già usciti (prima della pubblicazione della raccolta) sulle pagine dell' Unità. Devo presumere che la comprensibilità da me esaltata nel precedente post abbia a che fare con il realismo socialista, e che tale canone abbia a che fare con la scelta di un operaio come protagonista e con la sua rappresentazione come essere dall' animo puro, una sorta di bambino nel corpo di un adulto.

Per mia fortuna il materiale audio che mi permise di conoscere Marcovaldo non aveva una prefazione a spiegare tutto ciò, altrimenti più che trovarlo pedante lo avrei scartato a priori come paccottiglia ideologica.

Mi sorge tuttavia per l'ennesima volta il dubbio che sistemi autoritari e censori possano far bene alla cultura, se son riusciti a far uscire Calvino dal suo labirinto di pippe mentali, o almeno a fargli produrre una p.m. all' apparenza semplice.