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Le recensioni dei forumisti...

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view post Posted on 20/11/2009, 19:37

Il generale inverno

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view post Posted on 21/11/2009, 00:09
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Oui, c'est moi

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Alcune correzioni minime, dietro input di Hit
 
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view post Posted on 23/11/2009, 09:34
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Oui, c'est moi

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Ho inserito nell'indice della nostra Piccola Biblioteca, il link a questo 3d
 
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view post Posted on 2/12/2009, 20:06
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Tempesta di neve

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Devo ammettere di essere partita con qualche perplessità, visto che il tuo libro, Lamp, non appartiene a uno dei miei generi preferiti ma alla fine sono rimasta davvero piacevolmente soddisfatta di questa lettura.

Mi sono divertita un sacco a leggerlo!(Il Tano e la sua parlata non proprio lombarda sono un spasso! :P)
 
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view post Posted on 2/12/2009, 20:31

Il generale inverno

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view post Posted on 14/1/2010, 08:36
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Oui, c'est moi

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L'ho letto i primi giorni dell'anno....sto preparando la recensione :smily:
 
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view post Posted on 14/1/2010, 08:43

Il generale inverno

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ottimo ottimo ottimo...
 
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view post Posted on 11/2/2010, 10:55
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Oui, c'est moi

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Ho aspettato tanto a leggerlo..me lo volevo proprio gustare. Ed è stato il piccolo gioiellino che speravo. Come i quadri di Bruegel, brulicanti di persone, animali e oggetti, così è stata questa “finestra” su un mondo che non c’è più. Oltre i simpaticissimi personaggi principali (W Tano!!!), protagonista è il paesino con la sua folla vociante. Mi piace questo lasciare tanto spazio alle chiacchiere di paese, come se il villaggio fosse un microcosmo pulsante di vita. Me le sono proprio immaginate queste viuzze e questa chiesetta, la taverna, l’organo, anche se più che in epoca napoleonica, mi sembrava di stare in un allegro Medioevo….
Piacevolissima immersione in questo mondo vitale che tanto ricorda i piccoli borghi in cui ancora oggi si conosce vita, morte e miracoli di tutta la comunità, “foresti” compresi.
Scrittura sempre attenta a chi legge, che non sale in cattedra, ma ti accoglie come se fosse il tinello di casa sua, con un bel focolare acceso e un pentolone, fumante di spezie, pronto per essere servito.
Il mistero, in fondo, è solo un pretesto per sbirciare un po’ nelle vite quotidiane di questi Melegnanesi e sentirsene partecipi.
Mi piace pensare che questo romanzo, insieme a “Il cane del Santo”, sia solo il secondo tassello di un mosaico che spero Lele vorrà completare in futuro. Attendo nuove piccole gemme dell’entroterra lombardo.

Voto: 9/10
 
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view post Posted on 11/2/2010, 11:31

Il generale inverno

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view post Posted on 14/4/2013, 06:05
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Tempesta tropicale

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Ed eccola qui. Ci metto anche la trama, seppur presa dalla copertina. io, con le trame, non ci so fare :)
Gaspare, manovale dei Serassi costruttori d'organo, davanti ad un succulento piatto di risotto col piccione scopre che è tutto sbagliato. Le ossa ritrovate nelle canne dell'organo non sono quello che sembrano. Non appartengono ad un colombo bensì ad una mano. Come sono finite cinque dita in altrettante canne dello strumento musicale? Nella Melegnano ottocentesca del periodo post napoleonico Tano, il locandiere siciliano immigrato che parla solo il siciliano, Malalingua, il suo traduttore con la sci, L'Angiul sacrista, Enrico detto Il marchese, megalomane carceriere del castello, e la bellissima Cecilia aiuteranno, senza volerlo, Gaspare a svelare un mistero di cui tutti ignorano, fino alla fine, l'esistenza.

Non è un vero noir, più una novella. A tratti mi ha ricordato l'ironia delle novelle boccaccesche. La prosa è semplice e scorrevole: fila via come un treno.
Le descrizioni dei personaggi sono il suo punto forte, secondo me. E ce ne sono molti, di personaggi- particolarmente divertente le Turc-
la trama ha un andamento classico: il protagonista passa da un personaggio all'altro, facendosi raccontare la propria versione e giungendo, alla fine, alla risoluzione del mistero tramite l'intuizione.
Particolarmente apprezzato per il tono leggero e ironico, che la rendono una lettura piacevole, una pausa graziosa. Quel che piace sono le descrizioni del paese, questo iscriversi della storia completamente lì. È una storia di paese, che si svolge interamente al suo interno, dove un ragazzo- di fuori, ovvio- risolve un mistero grazie all'aiuto di tutti questi personaggi che hanno, ciscuno, la sua caratterizzazione: si sente bene la provincia, si sentono bene gli anni post napoleonici... sembra di essere lì.
In definitiva mi è piaciuto,l'ho trovato divertente e, per certi versi, l'ho sentito molto vicino.
 
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view post Posted on 16/4/2013, 07:51

Il generale inverno

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Grazie...
 
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snap
view post Posted on 7/5/2013, 22:29




Impressioni:
Il libro è stato una piacevole scoperta. Avevo letto la trama e incuriosito mi ero riproposto, appena possibile, di buttare il naso tra le sue pagine. E così, finalmente, ho fatto.
L'impressione è simile a quelle di chi mi ha preceduto. La trama abbastanza lineare e leggera ma mai banale o frivola mi ha fatto facilmente perdere il senso del tempo. La giornata uggiosa certo ha aiutato la concentrazione ma la storia del fortunato Gaspare (ah, Cecilia! - me ne potrei innamorare) e della sua indagine tra i personaggi di Melegnano hanno calamitato la mia attenzione.
La simpatia dei personaggi che l'anima semplice del protagonista incontra girando il borgo mi hanno fatto sorridere dalla prima all'ultima pagina. In particolare ho molto apprezzato il trapiantato Tano Le Turc con le sue uscite di saggezza popolare, il medico ipocondriaco e, ovviamente, Gaspare con i suoi modi da paesano che da forestiero diventa l'oggetto di tutte le dicerie di paese.
Insomma un gran bel libro

Voto: 8/10
 
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26 replies since 15/6/2009, 09:38   837 views
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