Non rimanere soli di Giorgio Scerbanenco I° edizione luglio 1945, ripubblicato da Garzanti nel 2003, dal 2007 nei tascabili "Elefanti", cioè l'edizione che ho letto io; segnalo che in precedenza, nel 1995 il romanzo era stato ripubblicato da una quasi sconosciuta casa editrice Il Melangolo di Genova
Trama da ibs:
Federico Navel è un ragazzo "ancora allo stato brado", perso nelle distruzioni della seconda guerra mondiale, in fuga dall'Italia verso la Svizzera. Il suo è un viaggio alla scoperta dell'amicizia, dell'innamoramento e dell'amore. In quei tempi difficili, tanto Federico quanto l'amico Giovanni, quanto le due donne che incontra, Milla e Mutti, hanno inizialmente per compagna solo la loro solitudine. Mentre intorno a loro aleggia la cupa violenza della morte, si incontreranno in un percorso che condurrà il giovane protagonista a una nuova e più matura consapevolezza.
La mia recensione:
BELLISSIMA SCOPERTA QUESTO ROMANZO! Premetto che di Scerbanenco avevo letto sinora solo "Venere privata" (il primo della serie dedicata a Duca Lamberti), ma con questo libro in gran parte autobiografico Scerbanenco, che già mi aveva impressionato favorevolmente, mi ha proprio conquistato. Si tratta di una narrazione in tre "notti", cioè in tre parti strettamente connesse fra loro, dove emerge come principio fondamentale l'importanza dei sentimenti anche nei momenti di difficoltà, quale appunto lo scoppio di un conflitto a fuoco, o in mezzo ai problemi famigliari (si pensi alla vita del giovane Federico prima dell'affermazione nel mondo del lavoro...); ma soprattutto, ciò che emerge in maniera drammatica è ciò che anche l'autore stesso con la sua incredibile vicenda personale (prima o poi inserirò nell'apposita sezione una nota biografica) vuole affermare e cioè l'importanza di essere vicini il più possibile alle persone a cui si vuole bene. Splendida anche la tecnica narrativa che nelle tre parti ci espone le vicende dei tre personaggi principali intimamente legati fra loro, con destini simili (proprio perchè rimasti soli...), ma allo stesso tempo differenti...
Un libro che merita, anche per scoprire un autore troppo sottovalutato e che forse solo recentemente è stato, almeno in parte, riscoperto ed apprezzato. Molto interessante la lunga e preziosa postfazione "Giorgio Scerbanenco una cronologia" a cura di Nunzia Monanni (ultima compagna di vita dell'autore prima della sua inaspettata e prematura scomparsa nel 1969 a soli 58 anni di vita.
Vi riporto un passo che mi è piaciuto particolarmente, passo che potrebbe benissimo essere trascritto nel nostro post delle citazioni... dunque:
"una donna sola è ben povera incompleta cosa, un uomo solo è una ben inutile forza che non sa come applicarsi e si sperpera invano. Tutte e due insieme formano invece un essere saggio e potente, dolce e imperioso, un microcosmo che come una luce attraversa la notte di questa nostra vita e forse non si spegne di là dall'orizzonte, ma continua a slendere in altre sconosciute esistenze.
Tutte e due insieme formano un essere immortale. Non si muore se non si rimane soli. Piangete chi è morto solo. Egli è veramente morto. non pensate a coloro che la morte ha trovati uniti perchè neppure essa può separarli..." (cit. pag. 221).
Voto: 9,5 su 10
Titolo Non rimanere soli
Autore Scerbanenco Giorgio
Prezzo € 9,00
Dati 2007, 316 p., brossura
Editore Garzanti Libri (collana Gli elefanti)
Edited by ~ Niniel ~ - 27/11/2016, 11:15
