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King, Stephen - Carrie

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l.pallina
view post Posted on 1/5/2008, 12:20




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Questo romanzo narra la storia di Carrietta "Carrie" White, una ragazza di Chamberlain che viene rinchiusa in casa dalla madre Margaret, una fondamentalista cristiana.
Gli unici momenti in cui la ragazza può uscire è per recarsi a scuola, dove però è vittima degli scherni delle compagne da quando era piccola.
Il romanzo ha inizio quando, dopo l'ora di educazione fisica, Carrie ha il primo ciclo mestruale ed è in preda al terrore non avendone mai sentito parlare. Le compagne, invece di aiutarla, le vanno contro e la deridono a gran voce. Quando torna a casa, la madre la rinchiude(come è già successo spesso in passato) in uno sgabuzzino per ore al fine di farle espiare le sue colpe: secondo la madre il sangue è arrivato perchè la ragazza si è in qualche modo macchiata del "peccato".
Viene ora messo in evidenza una capacità della ragazza che nemmeno lei sino a quel momento era conscia di possedere: la telecinesi.
Il romanzo prosegue con un tentativo di riscatto della ragazza, bruscamente interrotto dalla cattiveria delle persone...


Non voglio proseguire oltre per non svelare il finale a chi ancora non avesse letto questo libro e aggiungerò solo le mie opinioni.
E' il primo romanzo di King che leggo(la sua fama l'ha preceduto ma in genere diffido dei libri troppo commerciali) e mi ha lasciata stupita per uno stile molto particolare. La vicenda non viene raccontata infatti da un solo punto di vista, ma da numerosi e differenti: quello di Carrie, delle commissioni e dei giornali che in seguito si sono interessate della vicenda, delle persone che hanno vissuto quei momenti in prima persona.
Ho apprezzato molto la capacità dell'autore di far crescere la tensione in molti momenti e di saper trasmettere sentimenti come la disperazione, la rabbia, l'angoscia che in molti libri risultano invece piatti e non convincenti.
Non posso fare paragoni con altri romanzi di questo autore, ma è certamente una lettura piacevole(aggettivo sbagliato vista la trama e il genere, ma adatto per il modo di scrivere) per chiunque abbia a disposizione una serata, considerando l'esiguo spessore del libro.

Voto:7/10

Edited by Lulysa - 17/2/2024, 12:41
 
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view post Posted on 1/5/2008, 15:37
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Delirio universale

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Complimenti per la tua prima recensione... :lol: :lol: ... ho solo modificato il titolo della discussione per uniformarlo agli altri ;)
 
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l.pallina
view post Posted on 1/5/2008, 15:41




Grazie! :P


CITAZIONE
ho solo modificato il titolo della discussione per uniformarlo agli altri

perfetto un pò d'ordine ci vuole!la prossima volta vedrò di metterlo giusto io!:P
 
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RosaT.
view post Posted on 2/5/2008, 11:22




Ho letto questo libro la scorsa estate ... mi è piaciuto abbastanza, leggendo mi sono ricodrata di aver visto molti anni fa un film tratto da questo libro niente male.
 
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*melissa*
view post Posted on 2/5/2008, 19:07




è quella che ha dato la fama a king, ma anche quello in cui mostra tutta l'immaturità di una penna ancora giovane. mi ha sorpresa proprio per il fatto che ha affinato lo stile in maniera sorprendente (e dire che invece, la lunga marcia, più o meno dello stesso periodo non mostra tutta questa acerbità).
è propria di king quella qualità che tu hai apprezzato tanto: uno schema orizzontale dei punti di vista dei personaggi. se ti è piaciuto carrie per questo motivo, leggi it, e rimarrai estasiata.
 
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Antiopev
view post Posted on 19/7/2012, 16:15




Ho letto il libro un paio di anni fa! e si anchio lo consiglierei per una lettura tranquilla e nulla di più.
personalmente su certi punti, l'ho trovato noioso, carina la storia ma il tutto un pò nullo. King riesce a sfornare di meglio!
 
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Sevy_
view post Posted on 24/7/2012, 11:50




Il bello di questo libro è che fino al colpo di scena verso alla fine non succede praticamente niente. Nonostante questo ti prende dalla prima all'ultima pagina, o almeno per me è stato così.
Anche questo libro lo consiglierei a chi è alle prime armi con King, è molto breve rispetto agli altri libri e anche scorrevole.

Voto 7.5
 
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view post Posted on 14/11/2012, 13:54
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Tifone apocalittico

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L'ho trovato molto bello e ti tiene incollato alle pagine fino alla parola FINE.
I personaggi sono stati approfonditi al livello psicologico mentre l'aspetto fisico non ha avuto la stessa cura e lo stile narrativo ti convolge con l'alternanza della narrazione con articoli successivi agli avvenimenti.
Il mio preferito al momento!
 
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lassaggialibri
view post Posted on 10/2/2014, 17:19




Quaranta. Sono gli anni portati splendidamente da Carrie, il primo romanzo pubblicato dal maestro King. Sciolta e a tratti dimentica delle regole di costruzione grammaticale, la scrittura sembra essere avanti di trent’anni rispetto agli anni ’70. Particolarmente moderno è poi l’approccio scelto dall’autore, che alterna il racconto dal punto di vista di Carrie e sua madre, alle cronache giornalistiche e agli estratti dei libri che, in seguito alle vicende che videro protagonista la cittadina di Chamberlain, vennero scritti. Tutto inventato, ovviamente. E che da vita ad un romanzo horror indimenticabile. Ma che solo horror non è. Perché già in quest’opera si intravede la capacità del maestro americano di raccontare storie, delineare personaggi e scandagliare l’animo umano, fatto di grandezze e piccolezze, viltà e atti di coraggio. Da riscoprire per chi, come me, ancora non l’aveva letto.
 
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view post Posted on 20/4/2015, 11:01
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Disincantato. Lettore onnivoro di cose strane.

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Un buon romanzo, non tanto maturo nello stile (è pur sempre un'opera prima), dove quello che conta non è tanto il terrore, ma quello che ti fa sentire Carrie con la sua figura. Man mano che leggevo, sentivo crescere in me un misto di pietà e di comprensione per lei, arrivando a capire tutta sua rabbia dopo lo scherzo al ballo.
L'orrore che avviene dopo è, secondo me, simbolico: rappresenta l'ira irrazionale e potente che ogni adolescente si tiene dentro, che prima o poi esploderà in tutta la sua forza distruttrice.

Visto in un certo modo, Carrie è tecnicamente un horror ben fatto e mai banale, di quelli che prendono linfa dal binomio adolescente/perdita dell'innocenza.
Ma questa visione limita tantissimo l'opera: essa si estende oltre, mostrando una fine e notevole analisi psicologica che si impone sull'inchiostro.
 
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marcostraz
view post Posted on 30/4/2015, 09:08




Uno dei primi King che ho letto, ed uno dei miei preferiti...
 
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view post Posted on 10/7/2019, 21:35
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Temporale

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Non condivido le opinioni riguardo allo stile di King in questo libro: non ci vedo niente di acerbo né immaturo, anzi, dimostra di gestire i vari flussi di coscienza, gli spezzoni di articoli di giornali e i passi dei testi che analizzano l'evento centrale del libro non solo in maniera ardita ma anche esperta. Ciò che invece ritengo un po' un indice di inesperienza è il fatto che fino alla fine King non sappia decidere che cosa è questa opera: in alcuni momenti ti sembra di leggere un libro che parla della gioventù americana di quegli anni, a partire dalla protagonista, Carrie, una ragazzina persa, vittima dei bulli e di sua madre, patetica, che desidera di essere felice ma ha così tanta paura di rimanere delusa che non vuole nemmeno ammetterlo a se stessa; ma anche i suoi schifosi compagni sono dei personaggi sviluppati in maniera piena e profonda. Da questo punto di vista, il potere telecinetico è superfluo.
In altre parti invece, soprattutto verso la fine, ciò che predomina è l'elemento sovrannaturale: il potere telecinetico di Carrie ha una valenza quasi satanica, la ragazzina si aggira per la città ricoperta di sangue con l'aria spiritata, e ognuno sente come un presagio e sa istantaneamente, pur non avendolo visto né sentito, che la causa di tutto ciò è Carietta White. Qui si ripresenta uno dei temi ricorrenti di King (almeno da quello che ho capito): non sono alcuni abitanti di Chamberlain a meritare la morte, ma è tutto il tessuto sociale, la stessa città con i suoi luoghi e i suoi edifici a dover bruciare perché intrisi del Male.
Questo è inevitabilmente un libro molto triste, e per chi ha letto l'introduzione scritta dallo stesso King lo è ancora di più: l'opera infatti è dedicata a due ragazze coetanee di King che venivano prese di mira a scuola; entrambe sono morte molto giovani, l'una a causa di una malattia, l'altra suicida.
Mi ha fatto riconsiderare King: ora sono curioso di leggere altro di suo.
 
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view post Posted on 25/10/2021, 19:20
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Tutto ciò che è tuo spetta a me di diritto, e mio dovrà essere.

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Libro scritto bene e sbalorditamene coinvolgente. Temevo che le parti "giornalistiche" che interrompevano di tanto il racconto mi avrebbero dato fastidio, invece ha contribuito a capire maggiormente il sentimento dei personaggi che girano intorno alla vicenda.
Terribile è stato immedesimarsi nei panni di Carrie che, con una madre estremamente religiosa e compagni sempre pronti a tirarle brutti tiri, finisce per esplodere e libera i suoi poteri contro chiunque le capita sotto gli occhi, colpevole o innocente che sia.
Ho vista la scena del sangue versato addosso a Carrie durante il Ballo in diverse parodie e mi sono sempre chiesto la provenienza. E questo è stato un motivo in più per leggere il romanzo.
 
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view post Posted on 22/4/2022, 11:15
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Tifone apocalittico

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Come sapete è il primo libro di King, risalente al lontano 1974 e, se non fosse stato per la moglie Tabitha, sarebbe rimasto sepolto in un cassetto. Si tratta della descrizione di una famiglia orfana di padre, i White, che vivono in una piccola e remota cittadina del Maine, Chamberlain; la madre, Margaret è una fanatica religiosa, ossessionata dal peccato e vive cercando di inculcare questi precetti alla figlioletta; per lei tutto è peccato tanto che quando la stessa di ritrova col ciclo nel bagno delle doccce, viene bersagliata dai motteggi delle amiche, che la prendono costantemente di mira da anni. non sanno però che la ragazza ha il dono della telecinesi, ovvero di spostare gli oggetti con la forza del pensiero...E' un libro che mette in luce la banalità del male in una comunità chiusa e soprattutto in un'età adolescenziale dove il pensiero è razionale ma le azioni non sempre lo sono; mette in luce le nostre fragilità e paure nel ritrovarci nella parte del soggiogato, ma anche dalla parte del branco... Che dire, ottima lettura...
 
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view post Posted on 26/4/2022, 23:02
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Grandinata estiva

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Dopo un paio di pagine mi sono resa conto che avevo già letto questo libro anni e anni fa, ero convinta di aver visto solo il film. (: L’ho riconosciuto subito dal modo in cui è impostato, alternando il racconto a estratti di deposizioni, giornali, libri ecc. Tra l’altro questo modo particolare di raccontare gli avvenimenti mi è piaciuto molto, aiuta a creare un senso di realtà. È una storia che si sa già da subito più o meno come andrà a finire, ma che si segue per capire il come, il perché di cosa sta accadendo, cosa passa per la testa dei personaggi, cosa li porta a compiere le loro azioni.

Il senso di horror non viene dalle abilità telecinetiche della protagonista, ma dall’indagine psicologica che ci mostra la sofferenza di Carrie data dall’emarginazione, il rapporto complicato tra lei e la madre, le follie della madre, le azioni dei compagni di scuola che arrivano a fare delle cattiverie impensabili anche solo perché trascinati dal branco, o da altre situazioni. È l’horror di Stephen King, che ci mostra il male dentro alle persone tramite una magistrale introspezione dei personaggi.

Un libro davvero bellissimo, di quelli che ti tengono incollata alle pagine dall’inizio alla fine.
 
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