This is the diary of Mave! - 2024 edition

"I fratelli che volevano cambiare il mondo - La storia di John e Bob Kennedy" di Walter Veltroni è una sorta di saggio storico dentro un diario a sua volta dentro un romanzo storico. Segue la storia di una ragazza italiana immigrata in America che racconta mediante il suo diario la storia appunto di John e Bob Kennedy (ma anche di Martin Luther King) che lei ha vissuto da militante politica. E' indirizzato ai ragazzi ma va bene per tutti per fare un ripasso.

non male e scorre bene

"La Società dei rimandati a settembre" di Guido Tortorella è un romanzo che parte da un evento fantascientifico (cioè il casuale ritorno indietro nel tempo dei protagonisti) per poi svilupparsi in modo sentimentale e drammatico seguendo le loro vite, raccontate a turno in prima persona dai due in una sorta di diario. Non male.

completata la rilettura dopo 14 anni di "Persuasione" di zia Jane

ora che ho letto tutti e 5 i romanzi sentimentali della Austen posso stilare una classifica:
1) Persuasione
2) Orgoglio e pregiudizio
3) Ragione e sentimento
4) Emma
5) Mansfield Park

"Il passeggero inglese" di Matthew Kneale è un'avventura storica raccontata in prima persona dai vari personaggi principali e secondari, forse ad un certo punto pure troppi; il tipo di scrittura cambia a seconda del livello di cultura del personaggio di turno, cioè, per esempio, Peevay l’aborigeno che non sa bene l’inglese racconta tutto in modo sgrammaticato. Il tutto ha uno sfondo di ironia per le idee religiose (il vicario è un fanatico), morali e scientifiche (il dottore è mega-razzista anche tra bianchi) del tempo. In definitiva una buona lettura che mi ha fatto scoprire come nell’Ottocento sono stati maltrattati e sterminati dagli inglesi gli aborigeni della Tasmania.

Finito "Scomode verità - Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza" di Alessandro Di Battista, il titolo del libro è più che chiaro sul suo contenuto quindi non mi dilungo. Merita 5 stelle perchè è uno dei pochi italiani che dice le cose come stanno.

Con "Non ho ucciso l'Uomo Ragno" finalmente gli appassionati degli 883 come me vengono a scoprire cos'è successo a Mauro Repetto prima, durante e dopo l'abbandono del duo musicale. Checché ne dica secondo me un po' ha sofferto che dopo anni passati ad essere il trascinatore dei due quando erano ancora sconosciuti, quando sono esplosi il leader/frontman/voce è diventato Max (anche per volontà di Mauro stesso) e lui si è ridotto a fare il ballerino dietro. Quindi per me ha fatto bene a mollare, fare appunto il ballerino dietro Max per il resto della vita non era 'sta gran prospettiva. E comunque Max se l'è cavata benissimo anche da solo.