-Lilli |
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| Hai perfettamente ragione! Infatti credo che nel mio caso molto sia dovuto anche al pregiudizio generato dalla scuola... Verga purtroppo lo conosco bene e con lui ho perso le speranze, ma riguardo la Deledda ti darò ascolto senz'altro... Credo anche di avere buona parte delle sue opere nella libreria. La questione della drammaticità come dicevo, per quanto sia lontana dal mio modo di vedere la realtà, non è di per sè un qualcosa che mi faccia escludere a priori un autore; ti basti pensare che tra le mie future letture c'è Tess dei D'Urberville di Thomas Hardy, che è l'emblema della tragedia e di quella visione dell'esistenza che proprio non riesco a digerire... Però una persona che mi conosce bene è certa che mi piacerà... Staremo a vedere! Del resto, dopo aver letto l'Hardy più leggero, sono arrivata alla conclusione che preferisco sicuramente le tragedie...
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